Pagine 224
Genere Narrativa
Originalità 6
Trama 5
Narrazione 5
Personaggi 5
Descrizioni 6
Ambientazione 6
Finale: La parte più bella
Voto Finale: 5
Lingua: Francese
Flo (Florence/Firenze) è una piegatrice di carta, lei fa gli origami, ha anche un negozio dove li crea e li vende.
Un giorno, mentre è in un locale con Sandy, sua amica e collega, nota un uomo così affascinante che deve distogliere lo sguardo per non rimanerne abbagliata.
Sandy le dice che l'uomo era venuto anche al negozio e infatti, qualche giorno dopo ritorna da loro.
Ha bisogno degli origami di Flo per un matrimonio, lui è il testimone.
Flo sta bene da sola ma quando l'uomo le chiede di uscire per discutere del lavoro, non riesce a dire di no.
👉 Il libro non parla solo di Flo ma anche un po' della sorella: Rebecca, che con il figlio si trasferisce in Ungheria per lavoro ma in realtà cerca ...
👉 La storia parla del presente ma anche del passato di Flo. Nel testo infatti ci sono piccole parti che raccontano di quel passato che ancora la tormenta. Flo vive proprio nel passato, è un'ombra nel presente, la testa sempre ancorata a quello che le è successo. Vive in modalità automatica.
👉 La trama è un po' debole, non avvengono chissà quali avvenimenti. Si smuove solo sul finale, dove sono concentrare le varie svolte e sorprese.
Nella parte iniziale, in pratica, presentano solo i personaggi.
La ciliegina sulla torta sono le pagine e pagine che raccontano solo del matrimonio dove l'uomo fa da testimone.
👉 La narrazione è a scatti. Un attimo prima sono a cena e quello dopo è mattina e si risvegliano a letto. Non viene raccontato tutto per filo e per segno ma ci sono spesso dei buchi.
👉 La storia d'amore poi lasciamo perdere. Flo e l'uomo affascinante stanno insieme ma chissà perché, non si conoscono, non parlano mai di se stessi. Flo poi non gli chiede mai nulla perché "non sono affari suoi". Cioè stai con quell'uomo ma la sua vita non è affare tuo ... ok. E lui, d'altro canto, non le dice nulla per paura di farla scappare.
Il problema non è il fatto che non riescono ad aprirsi ma quel loro amore basato sul niente.
👉 Alla fine, l'unica cosa davvero interessante è il segreto di Flo, il resto è pura noia.
"Diversity Hotel" di Luca Zanforlin
Pagine 228
Genere Narrativa
Originalità 6
Trama 6
Narrazione 5
Personaggi 7
Descrizioni 6
Ambientazione 6
Finale: 😢
Voto Finale: 6+
Luca ha trentacinque anni ed è mantenuto dal padre.
Un giorno, però, un avvocato lo chiama per dirgli che suo padre vuole che gestisca un hotel nella periferia di Milano. Se non lo farà non gli darà più un soldo.
Luca decide di accettare il lavoro ma solo per sabotare l'hotel. Sceglierà i peggio condomini disponibili, gli emarginati, coloro che la società non vede di buon occhio. Con un po' di fortuna, il quartiere avrebbe presto chiesto la chiusura dell'hotel.
Ed ecco quindi che Luca affitta appartamenti a: Chantal, una giovane Lolita con l'aspetto di Moira Orfei, un transgender con il pallino per la chirurgia estetica. La Carla, un'anziana e saggia benestante. Poi ancora Alex, un ragazzo gay, anonimo che lavora per un'associazione che si occupa dei diritti della comunità lgbt. Infine Ebo e Fabiola, lui un ragazzo di colore, immigrato, lei una ragazza di centodieci chili bullizzata sui social.
"Bene, dopo una favolosa trans, una vecchia alcolizzata e un frocio ci mancava l'arrivo di Fiona con Shrek nero."
👉 La particolarità di questo libro è che ci sono più dialoghi che testo narrato. A parte l'inizio e la fine, gran parte del libro è formato dai dialoghi tra i vari personaggi. Ci sono loro nella sala da pranzo che parlano delle loro vite e di come il mondo li vede.
Effettivamente sono pochi gli eventi e concentrati soprattutto ad inizio e fine storia.
Questo aspetto ha reso la lettura più lenta. Tutti questi dialoghi non mi hanno entusiasmata molto.
👉 Sicuramente importante è il messaggio che vuole mandare.
"Ora rispondete voi: chi ha deciso un giorno che i gay, o i trans, le lesbiche o i neri valessero meno degli altri? E su quali basi?"
👉 Ancora una volta sono rimasta senza parole davanti all'indifferenza delle persone e alla cattiveria verso il diverso. Le persone diventano sempre più disumane, gli scivola tutto addosso, la coscienza va in coma e il menefreghismo è alle stelle.
👉 Questo libro mi è piaciuto per i contenuti ma non per la forma.
"E come se fa' a non ama' chi ti accetta pè quello che sei?"
Pagine 333
Genere Narrativa
Originalità 8
Trama 8
Narrazione 7
Personaggi 7
Descrizioni 7
Ambientazione 8
Finale: Lo avevo intuito
Voto Finale: 8
Istruzioni su come appendere una neonata al filo del bucato e renderla ricca.
Nei primi decenni del ventesimo secolo, all'Hotel du Barry, dentro a dei mutandoni appesi al filo dei panni, viene trovata una neonata.
Il personale dell'Hotel du Barry decide di tenerla. La viziano fin da subito, dandole una zuppiera d'argento come culla.
Un giorno, però, il proprietario dell'albergo: Daniel du Barry, viene a conoscenza della bambina e decide di adottarla, dato che è gay e il suo matrimonio è solo di facciata.
Ecco a voi: Caterina (Cat) Anastasia Lucinda du Barry (chiamata così in onore dello champagne preferito da Daniel).
Ed è così che un'orfana è stata trasformata in un'ereditiera.
Ma ... c'è dell'altro.
Cat cresce con la sua famiglia dell'hotel du Barry, una sera però, durante una festa nel giardino d'inverno, Daniel precipita giù dal tetto.
Omicidio o suicidio?
👉 Una trama davvero ricca di personaggi e avvenimenti. Il libro non solo racconta di Cat e dell'hotel ma ci offre anche un mistero da risolvere.
👉 L'hotel è l'ambientazione principale. Sorge in una delle vie più prestigiose di Londra, è il massimo dell'eleganza e della raffinatezza. I ricchi che dopo la guerra vogliono solo divertirsi, prendono d'assalto l'albergo e nelle sue camere si danno alla pazza gioia.
La parte più affasciante dell'hotel è però il labirinto, il doppio basamento, il regno del personale.
👉 Daniel, il proprietario, è un uomo generoso, fa di tutto per aiutare i meno fortunati. Lui è anche simpatico, non se la prende mai e considera i dipendenti come la sua famiglia.
👉 La moglie di Daniel, Edwina, al contrario è una serpe, tanto che il suo parrucchiere le ha bruciacchiato il cuoio cappelluto (per sbaglio eh!). Tutto l'hotel è contro di lei, forse anche perché è così severa con Cat, voleva anche mandarla in collegio, per non averla sempre tra i piedi.
👉 Ciò che mi ha affascinata è il fatto che nell'hotel nessuno giudica l'altro. Mary (cameriera) per esempio continua ad amare Sean anche se questi come secondo lavoro "intrattiene" le clienti dell'hotel.
Mi ispirano tantissimo tutti e tre ma Hotel du barry finisce in wishlist **
RispondiEliminaVedrai che bella lettura
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