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lunedì 25 maggio 2015

Un tè con ... Chiara Zanini

Per la rubrica: 

Un'altra intervista per noi, miei cari Lettori.
Questa volta prendiamo il tè con la scrittrice Chiara Zanini, che ha pubblicato sia con la casa editrice Nativi Digitali, sia con Wizards & Blackholes editori.
Chiara è autrice di "Fernweh" e "L'orologio della verità".


1.    Preferisci scrivere libri di genere fantasy oppure di fantascienza? In futuro ti dedicherai a qualche altro genere?

Amo molto il fantasy ma, non saprei spiegarmi il perché, la maggior parte delle volte scrivo storie di fantascienza, o, al massimo, a cavallo tra i due generi. Mi piace spaziare, comunque: presto uscirà un mio romanzo breve di genere Chick lit, poi ho intenzione di scrivere una storia d’amore e d’amicizia ambientata ai giorni nostri, poi un giallo, un paranormal romance… I progetti non mi mancano, per fortuna.

2. Se fossi uno dei tuoi personaggi, quale saresti?

Il personaggio che preferisco tra quelli che ho scritto finora è quello di Jen in Fernweh, il mio primo romanzo: una ragazza che, malgrado un passato difficile, sa sempre destreggiarsi in ogni situazione. È grintosa e determinata, ma capace anche di straordinari momenti di tenerezza. Vorrei essere senz’altro come lei, ma non sempre ho la sua forza.

3. Molti scrittori sono anche grandi Lettori, leggi molto? Quali sono i tuoi libri preferiti?

In effetti, io leggo sempre e da sempre. Porto con me un libro ovunque vada: potreste vedermi leggere in piedi in coda per prendere un biglietto del treno, mentre mangio al bar e a volte, perfino, camminando per strada (con il rischio di andare a sbattere contro un lampione). Amo molto i romanzi che mi trasportano in un mondo alternativo al nostro: fantasy, fantascienza, racconti storici, narrativa di viaggio, libri di autori orientali come Haruki Murakami. In sostanza, tutto ciò che fa spaziare la mente e arricchisce l’anima. Leggo molti classici (Shakespeare, Dumas, Dostoevskij), mentre tra gli autori contemporanei i miei preferiti sono Tolkien (ho letto Il signore degli anelli ogni estate per dieci anni di seguito), George R. R. Martin, Jacqueline Carey, Robert Jordan, Diana Gabaldon.

4. Chi è la persona che ha letto per prima i tuoi libri?

Raramente ho fatto leggere le mie storie ad amici e familiari, perché hanno gusti diversi dai miei e ricevere delle critiche solo perché avevo scritto un fantasy invece di un giallo mi avrebbe messo in difficoltà. I primi a leggere le mie storie, in realtà, sono stati degli sconosciuti, persone che ho incontrato nel web in forum dedicati alla scrittura, che mi hanno aiutato moltissimo a crescere, dandomi consigli competenti su cosa tenere, cosa correggere e cosa riscrivere da capo.

5. Chi è il tuo autore preferito? Perché proprio lui?

Sono indecisa tra Omero (sempre che sia esistito davvero) e Shakespeare (idem), perché entrambi offrono un’incredibile varietà di personaggi, ambientazioni e trame. In realtà, quando leggo, io cerco l’emozione; e leggere le storie di un Amleto, un Ettore, una Giulietta, mi commuove fino alle lacrime.

6. Cosa rappresentano i libri per te? E lo scrivere?

Leggere è la mia maniera per scoprire il mondo; grazie ai libri mi diverto, mi rilasso, mi emoziono. Scrivere, invece, mi aiuta a crescere ogni giorno. L’atto della scrittura si compone di tanti processi diversi: la documentazione, fondamentale per creare un buon setting; l’istinto, quando si butta giù la prima bozza, e la razionalità quando, invece, bisogna revisionare il testo e lucidarlo fino a farlo scintillare. Ognuna di queste componenti costituisce il miglior modo che conosca per arricchire me stessa e la mia personalità.

7. Stai già scrivendo un altro libro? Di cosa parlerà?

Il mio secondo romanzo, al momento di più di mille pagine, è quasi pronto (anche se lo dico da un pezzo: nella scrittura sono molto puntigliosa, per cui mi dichiaro soddisfatta solo dopo un’infinità di revisioni); si tratta di un fantasy classico con, a occhio e croce, almeno centocinquanta personaggi e decine di luoghi diversi tra villaggi, città, laghi e valichi montuosi.

8. Quando hai iniziato a scrivere libri, hai trovato difficoltà a trovare un editore? Quali problemi hai affrontato quando hai pubblicato il tuo primo libro?

Fin da quando ho cominciato a scrivere, circa una decina di anni fa, ho cercato di partecipare a più concorsi letterari possibile; spesso sono andati bene, per cui ho pubblicato diversi racconti in antologie di autori vari. Per il primo romanzo ho dovuto faticare di più: l’ho inviato a diverse case editrici di livello nazionale e solo raramente ho ricevuto una risposta. Con Nativi Digitali, invece, con cui ho pubblicato Fernweh, e con Wizards and Blackholes (con cui è uscito L’orologio della verità, un mio racconto lungo urban fantasy) mi sono trovata benissimo e non ho incontrato alcuna difficoltà: sono sempre stati veloci nel rispondere alle varie mail che ci siamo inviati, competenti e disponibili a chiarire ogni mio dubbio.

9. Qual è il tuo sogno nel cassetto legato al mondo letterario?

Confrontandomi con i lettori ho scoperto che la cosa che mi dà più soddisfazione al mondo è trovare persone che non hanno solo letto i testi, ma si sono anche appassionate ai miei personaggi al punto da cominciare a vederli con i miei stessi occhi, come se fossero persone reali. Quindi, il mio sogno è questo: poter condividere le mie storie con più persone possibile e sapere che, nel mio piccolo, sono riuscita a emozionare, parlare a chi non mi conosce direttamente con il linguaggio silenzioso dell’anima.

10. Ebook o cartaceo?

Fino a qualche tempo fa avrei detto cartaceo, perché appartenevo alla schiera dei feticisti del libro che annusano le pagine, maneggiano la sopraccoperta come se fosse il Sacro Graal, si fanno prendere da crisi di panico se un tomo si sgualcisce dentro la borsa. Ma da quando ho scoperto il digitale, dico: “ebook senza alcun dubbio!” L’ebook è versatile, lo si può acquistare con pochi clic e si legge ovunque. Peccato non averlo scoperto prima.

La mia recensione al libro "L'orologio della verità"

9 commenti:

  1. Grazie per questa intervista! Non conoscevo l'autrice ed ora sono curiosa di leggere qualcosa di suo, grazie! ^_^

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  2. Personalmente non conosco questa autrice, ma l'intervista mi piace! :)

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  3. Fernweh è quello che mi piace di più. Inoltre, concordo con la scrittrice quando dice che "leggere è la mia maniera di scoprire il mondo".

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    1. E' vero, su questo sono d'accordissimo! Con i libri mi sembra di aver viaggiato e scoperto tutti i posti del mondo *-* Anche se in realtà sono ancora qui a casa mia xD

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    2. Che c'è di meglio di viaggare senza spendere soldini? XD

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  4. Mi sono ritrovata in tanti punti...una bella intervista ad una scrittrice che non conoscevo e che sono curiosa di leggere!!! Grazie!

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  5. anche io come l'autrice leggo tanto!

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  6. Ma perché non conosco gli autori? ahhahahaha
    Comunque noo dai, a me piacciono entrambi i formati, hanno pregi e difetti. Preferisco il cartaceo, ma amo anche gli ebook.. insomma, io non saprei rispondere. Direi cartaceo, ma sapendo che non sono contro gli ebook!

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