Editore NATIVI DIGITALI EDIZIONI
Pagine 120
Prezzo ebook 2,99 EURO
Anno prima edizione 2013
Genere: Fantasy
Tristan Garden, nato nella campagna inglese del XIV secolo, non è
un uomo come tutti gli altri: non gli servono cibo e acqua per nutrirsi, ma storie, lette o ascoltate.
Le Storie di un Viaggiatore Immortale altro non sono che la vita di Tristan, raccontata da lui stesso, una vita fatta di pellegrinaggi e avventure a cavallo tra i secoli fino ai giorni nostri, cibandosi delle tante storie di un’umanità in perenne mutamento, ma che, come riflette amaramente Tristan, ripete spesso gli stessi errori. Le peregrinazioni e i viaggi di questo strano eroe, che invecchia quando racconta o scrive ma ringiovanisce quando ascolta o legge, sono alternate di continuo a brevi racconti di varia natura ma sempre carichi di spunti di riflessione sulla natura umana e sul potere dell’atto creativo, qualunque esso sia.
Storie di un Viaggiatore Immortale di Andrea Casalboni, a metà tra un romanzo e una raccolta di racconti, tra la storia e la finzione, è in parte un viaggio tra i continenti e i secoli, in parte una sintesi sulla storia della civiltà moderna e in parte una retrospettiva agrodolce sugli uomini, sulle loro azioni, sulle loro passioni e, ovviamente, sulle loro storie.
Ultima lettura dell’anno! Ultima lettura dell’anno! Ultima lettura dell’anno!
Attenzione! E’ con grande piacere che vi comunico che chiudo il catalogo “recensioni 2015” con un’opera fantasy piena zeppa di storie!
“Cosa? Cosa? Cosa? Che genere di storie?” mi chiederete voi.
Ebbene, miei cari Lettori, questo libro contiene il racconto della vita di una persona molto speciale, quella di Tristan Garden.
“Cos’ha di così speciale questo personaggio?”
Si nutre, letteralmente, di storie!
Tristan, infatti, per crescere e vivere non mangia cibo comune come noi ma, bensì, storie fantastiche o reali, che si procura viaggiando nel mondo per secoli e secoli.
Dopo essere cresciuto in un monastero tra pile di libri antichi, Tristan parte alla scoperta del mondo.
1360, 1450, 1598, 1600 fino ad arrivare ai giorni nostri. Il nostro protagonista non ha limiti né di tempo né di spazio.
Ha seguito menestrelli, era presente quando Gutemberg ha stampato per la prima volta un libro. Ha vissuto guerre e carestie, ha visto sovrani e despoti contendersi i troni d’Europa.
Tra racconti e personaggi vari, Tristan ci porta con sé durante l’avventura della sua vita, descrivendoci i sentimenti e i paesaggi che caratterizzano le ere attraversate.
Un libro che racchiude fatti storici e avvenimenti vari.
Un misto di pensieri e di nomi inerenti posti e persone che già conoscete o che imparerete a conoscere.
Più che la storia di Tristan, però, questo sembra il resoconto di secoli di esistenze. Il libro, infatti, parla soprattutto degli eventi in cui s’imbatte il nostro protagonista durante le sue peripezie, piuttosto che della sua vita.
Alcune parti del libro, inoltre, non si amalgamano perfettamente con il resto del testo, sono come distaccate, e finiscono con il distrarre il Lettore.
La trama è invitante ma non è stata valorizzata al massimo, sono certa, infatti, che con un po’ più di lavoro, lo scrittore sarebbe riuscito a donarci un volume ancora più brillante.
La narrazione è scorrevole ma un po’ dispersiva.
In generale, il libro non è male, anche se poteva essere realizzato meglio, concentrando maggiormente l'attenzione del Lettore sulla storia personale del protagonista.
Assegno al libro:
3 stelle su 5
Dal libro:
- "Gott mit Uns", Dio è con noi. Ma noi chi?"
- "Se questa è la guerra, non voglio vederla mai più."
- "Sarebbe bello durare quanto i racconti che abbiamo ascoltato e che raccontiamo. Ma loro dureranno più di noi. (Stefano Benni)"
- "Non combattere" significa anche capire quand'è il momento di uscire di scena."
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