Per la rubrica:
Quest'oggi, a Toglietemi tutto, ma non i miei libri, ospiteremo ben due scrittrici nello stesso momento.
Sto parlando di Chiara e Elisa, due ragazze giovanissime che hanno scritto assieme "Le due leggende", un fantasy che troverete presto ospite qui sul blog.
Nell'attesa di leggere il loro libro, ho posto a loro qualche domanda, leggete un pò ...
"Le due leggende"di Floridia Chiara - Migliorelli Elisa
Editore: Elpis
Quattro ragazzi con la propria storia, all'apparenza troppo giovani ma in realtà decisamente maturi ed esperti: esperti nel sopravvivere. Enan, armato della sua spada "Spirito del Drago", sarà affiancato da Enya, la giovane curatrice dall'aspetto unico da tutti ripudiato; Kei, guerriero dell'Oriente, lungo il suo cammino incontrerà Luce, la cacciatrice dal cuore di tigre. La loro meta è un'antica e temuta montagna, il Picco Gelato, alla ricerca di ciò che la gelida roccia cela nelle sue profondità. Scopriranno presto che le dure prove da affrontare saranno molte: dal maltempo al gelo totale, dalle bestie feroci a creature sconosciute e sinistre, abitanti di oscuri laghi o misteriose foreste. Così, anche le loro menti diverranno campi di battaglia: finché ciascuno di essi crollerà o si rialzerà.
1. Ciao ragazze, benvenute a Toglietemi tutto, ma non i miei libri.
Quanto siete emozionate per la pubblicazione del vostro libro?
Chiara
Arrivare alla pubblicazione vera e propria del libro è stato un percorso lungo e difficile, pieno di gioie ma anche di incertezze. Trovare la giusta casa editrice ed avere fiducia in essa è stato un passo molto bello da compiere ed anche soddisfacente. Ero molto entusiasta, e gli attimi più carichi d’emozione riguardano senza dubbio l’editing, la realizzazione della copertina e quando ho potuto toccare con mano il libro, pronto e finito. È stata un’emozione anche rileggerlo, sfogliando le pagine e annusando il buon odore della carta.
Elisa
Sono molto emozionata al riguardo, senza neppure rendermene conto sono riuscita a coronare un sogno! Dopo aver atteso a lungo, quando il momento è arrivato, il tempo è trascorso talmente in fretta da lasciarmi incredula; anche se nulla supererà la vera emozione provata nel giorno della nostra prima presentazione… È stato qualcosa di unico.
2. Parlateci un po’ di “Le due Leggende”. Di cosa parla?
Chiara
Ogni qualvolta che qualcuno mi pone questa domanda, mi viene naturale rispondere “Parla di un viaggio”, ma è una risposta riduttiva. I protagonisti partono sì per un viaggio, ma durante la lunga serie di eventi che li accompagna dovranno rivalutare se stessi, scoprendo nuovi lati di sé, e adattarsi alle nuove situazioni in cui capiteranno, curandosi anche di chi li accompagna.
Il libro inizia con una presentazione dei quattro personaggi, così da evidenziare subito i loro tratti caratteriali più emergenti e dare al lettore l’opportunità di farsi un’idea (seppure grezza) di come siano. Poche pagine dopo i personaggi si incontreranno (Enan con Enya e Kei con Luce) e da lì partirà la vera storia.
La parte più interessante del nostro libro è senza dubbio l’incontro di questi personaggi (poiché in ogni coppia uno appartiene a me e l’altro ad Elisa) e il loro modo di rapportarsi. Kei e Luce sono la coppia forse più divertente, due caratteri molto simili ma anche energici, bisticciano quasi sempre, tanto che questo diverrà un’abitudine (e un piacere).
Enan e Enya, al contrario, sono la coppia più tranquilla: lei, molto insicura ma innamorata di lui, dovrà farsi coraggio per continuare il viaggio che ha scelto di intraprendere, poiché andrà incontro a svariati pericoli. Enan è l’opposto: un giovane capace, intelligente e coraggioso con una singolare passione per i draghi; penserà soltanto al suo obiettivo, seppure avendo accanto una bella ragazza…
Elisa
“Le due leggende” è un romanzo fantasy che si basa sul viaggio intrapreso dai personaggi: questi ultimi si incontreranno durante il loro cammino solitario, e con abbondanti descrizioni nei particolari, ogni protagonista racconta ciò che accade dal proprio punto di vista. Tutti loro hanno una storia, una meta da raggiungere, un obiettivo; ma dovranno fare i conti con le avversità che sbarreranno loro la strada mettendoli alla prova, e soprattutto lasciando il segno nel loro animo, portandoli inevitabilmente a una lotta interiore.
3. Da dove è nata l’idea di questo libro?
Chiara
Io ed Elisa ci conosciamo da ben nove lunghi anni e da sempre abbiamo avuto questa singolare abitudine di inventare delle storie e i personaggi che le avrebbero vissute. Ne creavamo sempre quattro e, come è accaduto nella stesura de “Le Due Leggende”, ognuna si prendeva la responsabilità di gestirne due. Inventavamo tutto, dall’aspetto fisico al carattere, dal passato che avevano vissuto alla situazione attuale… Crescendo, questa abitudine è andata un po’ persa ma la passione permaneva.
Capitò che un giorno proposi quindi ad Elisa di scrivere delle pagine diaristiche di questi personaggi che avevamo appena inventato, uno dopo l’altro (Enan, Kei, Luce ed Enya), ideando una piccola parte della storia e quali fossero i loro obiettivi.
Ad Elisa la proposta piacque molto, così iniziammo a trascrivere quello che inventavamo, seppure con poca esperienza ma con tanta passione, inventiva e voglia di imprimere le nostre idee.
La storia de “Le due leggende” è nata da quella singola proposta, e l’abbiamo costruita attorno all’invenzione dei personaggi, compreso il ricercato Drago Bianco. La trama si è evoluta nel tempo, passo dopo passo. Noi sapevamo soltanto che i protagonisti dovevano raggiungere quella montagna temuta da tutti, ma le vicende che accadono durante il viaggio le abbiamo pensate sul momento. Non dico che questo sia stato il metodo migliore (l’abbiamo riletto, revisionato e modificato tante volte per far combaciare ogni singolo evento!), ma almeno è stata una sorpresa continua, provando le stesse emozioni dei personaggi perché mentre scrivevamo eravamo con loro e non sapevamo cosa sarebbe successo.
Elisa
Dunque, l’idea del libro è nata un po’ per caso. È partito tutto da Chiara, che da una piccola idea ha involontariamente creato uno dei protagonisti e la leggenda che insegue.
C’è da dire che io e lei abbiamo da sempre avuto un’ampia fantasia, ci piaceva fantasticare assieme pensando a svariati personaggi e inventando le loro storie, e a questa sua recente idea abbiamo creato attorno un vero e proprio mondo nuovo! Quell’unico protagonista ci piacque così tanto da decidere di trascrivere le sue avventure come se lui stesso portasse con sé un diario da viaggio; inventavamo cose nuove e apprezzavamo sempre più i risultati, tanto da chiederci: “E se provassimo a impegnarci sul serio?”
Da lì ideammo gli altri personaggi, la loro storia, e tutto quello che si trova nel libro, senza mai fermarci, continuando a partorire quella nuova avventura che sembrava prendere vita.
4. Quanto è stato difficile scrivere assieme un libro? Quali sono stati i problemi più grandi che avete dovuto affrontare?
Chiara
È stato facile e piacevole scrivere in due. Forse la parte che ha richiesto un maggiore impegno è stata proprio la revisione finale. Iniziando a scrivere senza un piano ben definito, quasi per gioco, la storia presentava diverse falle e incongruenze (perché ogni personaggio racconta le vicende accadute secondo la sua percezione, descrivendo le proprie emozioni e spesso riportando quelle del compagno o della compagna), e capitava spesso che non rispettavamo quello che l’altra aveva già scritto, per disattenzione o per equivoci.
Ciò nonostante rifarlo è stato un piacere, perché eravamo convinte che l’idea generale fosse buona e quindi lasciare quegli errori nella trama sarebbe stato un peccato; inoltre avevamo migliorato entrambe lo stile di scrittura, per cui sentimmo il bisogno di riscriverla quasi dall’inizio (essendo l’idea partita come un gioco alcune espressioni erano infantili, spesso tralasciavamo alcune spiegazioni e mancavano i dialoghi).
Elisa
Scrivere assieme a Chiara è come respirare, sin da subito ci è sembrata una cosa naturale da mettere in pratica: abbiamo il nostro metodo infallibile!
Contrariamente da quello che uno potrebbe credere, io e lei non abbiamo mai avuto divergenze causate da punti di vista differenti, abbiamo sempre trovato il giusto compromesso e in generale la pensiamo quasi allo stesso modo… I problemi che abbiamo affrontato erano di diversa natura, come ad esempio il fatto che certe cose risultassero incoerenti e sbagliate: noi scriviamo separate, ognuna nella propria casa, ed è capitato che in un pezzo scritto da lei o da me certi particolari fossero errati e incongruenti rispetto alla medesima situazione già citata dall’altra.
Per non parlare di quando, verso metà dattiloscritto, abbiamo deciso che non ci piaceva utilizzare il tempo al presente per il nostro fantasy, così abbiamo trasformato tutto al passato! E non è finita qui.
Avevamo finito il romanzo, ma dopo un periodo di pausa dalla scrittura, continuando a leggere e a migliorare nella stesura del testo, ci ritrovammo insoddisfatte e decidemmo di rifarlo daccapo: la base restò la stessa, cambiò solo il modo di esporre i fatti, in modo meno elementare, e aggiungendo qualche pezzetto in più.
5. Continuerete a scrivere assieme oppure avete idea di dividervi e scrivere ognuna per suo conto?
Per quanto mi riguarda, non penso al futuro. Mi preoccupo del presente e di ciò che stiamo facendo adesso. Io ho sempre scritto, sin da quando ero piccola (e ormai per me scrivere non rappresenta più soltanto un passatempo), ma ora come ora è impensabile che io possa riprendere a scrivere da sola.
Elisa
No, non ho mai pensato di dividermi da lei, nella scrittura. Ammetto di aver abbozzato l’idea di creare qualcosa per conto mio, ma mai abbandonando Chiara, continueremo sempre a scrivere insieme, come se fossimo una persona sola.
Ho cestinato l’idea di provarci individualmente, non sarei abbastanza spronata e finirei per mollare tutto senza raggiungere un traguardo… Ne sono certa, perché ci ho già provato più volte!
6. Consigliate ai Lettori qui in pagina tre titoli di libri a testa che devono sicuramente leggere.
Chiara
“La psichiatra” di Wulf Dorn, grazie a questo libro sono entrata nel mondo della lettura.
“Le cronache del Mondo Emerso” di Licia Troisi, è una trilogia e sono tutti magnifici, un fantasy che deve essere letto.
“Lo Hobbit” di J.R.R Tolkien.
Elisa
Non credo di riuscire a scegliere un solo libro per ogni saga che ho amato e tutt’ora amo, ma posso consigliare l’autore e appunto il nome generale delle saghe che mi hanno colpita dritta al cuore! E cioè: la “Saga di Geralt di Rivia”, di Andrzej Sapkowski; le “Cronache del ghiaccio e del fuoco”, di George R. R. Martin; infine la trilogia di Justin Cronin che comprende i titoli “Il passaggio”, “I dodici” e “La Città degli Specchi”.
7. Qual è il personaggio che più avete amato scrivere? E quali quelli in cui vi rispecchiate?
Chiara
Senza dubbio Enan: scrivendo lui ho potuto sviare dal mio essere femmina, inventando l’aspetto e il carattere di un ragazzo.
Non saprei definire in quale personaggio mi rispecchio meglio, tra Enan e Luce.
Sia l’uno che l’altra hanno qualcosa di mio. Enan possiede la passione, la tenacia verso gli obiettivi che si prefissa.
Queste sono le caratteristiche che più lo contraddistinguono ed appartengono anche al mio essere. Luce è cocciuta, per via della sua giovane età, ma sa anche farsi rispettare. Vispa e con un caratterino all’apparenza indomabile, Luce abbandona la tipica “via della donna” per cimentarsi nel tiro con l’arco, preferendo imparare a scoccare frecce e passare il suo tempo con gli altri cacciatori del villaggio piuttosto che divenire una brava donna che si occupa soltanto delle faccende di casa. È ermetica e preferisce superare da sé i suoi ostacoli. In questi aspetti lei mi somiglia molto.
Elisa
Il personaggio di cui più ho amato scrivere è stato Kei: mi è piaciuto uscire dagli schemi e dare vita ad un soggetto di sesso maschile, mi ha messa alla prova e da sempre ho desiderato farlo! È noioso essere costantemente una femminuccia, c’è bisogno di qualcosa di diverso! E interpretare Kei è stato molto soddisfacente.
Mi rispecchio invece in Enya, il personaggio femminile – d’altronde mi sono occupata di questi due! – in cui ho riversato alcuni miei lati positivi, ma anche quelli negativi. Non sono completamente io, ma interpretarla mi è venuto facile e naturale!
8. Diteci tre motivi per cui dovremmo leggere il vostro libro.
Chiara
Il libro è stato scritto con molta passione e vorrei poterla trasmettere ad ogni persona che deciderà di leggere il nostro romanzo. Dietro ogni singolo dettaglio si nascondono ore e ore di lavoro, e i personaggi sono stati creati con davvero tanta cura e affetto.
Un altro motivo è la struttura particolare del libro: scritto in prima persona dai quattro protagonisti, ognuno racconta l’avanzamento del viaggio e l’accaduto degli eventi secondo le proprie percezioni e pensieri… Tutto è collegato, ma niente è uguale!
Infine… Il seguito del libro conterrà molti più eventi, rivelando spiegazioni (volutamente) tralasciate, ed anche molta più azione, ma soprattutto… il rapporto tra le due coppie (Enan ed Enya, Kei e Luce) si evolverà!
Elisa
Tre motivi... È leggermente complicato per me esporli, percepisco questa cosa come un vanto, seppure non lo sia affatto, ma ci proverò (basandomi anche sulle
impressioni riferite da persone che l’hanno già letto).
- La trama e la particolare organizzazione delle parti e dei capitoli è organizzata in un certo modo, che invoglia il lettore a voler sapere di più, quindi è… avvincente, porta ad incuriosirvi e senza rendervene conto avrete letto quattrocento pagine in un battibaleno!
- Ci si immedesima bene nei personaggi, il tutto è descrittivo al punto giusto (paesaggi, emozioni, battaglie, ecc.), permettendo ai lettori di immergersi completamente in questo mondo, seppure di fantasia.
- Il terzo motivo è più personale. Io credo nel mondo che abbiamo creato, mi sono affezionata ai personaggi e ad ogni creatura che lo popola, per me tutto questo è una seconda realtà in cui posso entrare e vivere, uscendo per un po’ dagli schemi della vita vera. Quello che vorrei è che anche gli altri possano apprezzare il lavoro che abbiamo fatto, e che grazie a quest’ultimo possano passare buoni momenti!
impressioni riferite da persone che l’hanno già letto).
- La trama e la particolare organizzazione delle parti e dei capitoli è organizzata in un certo modo, che invoglia il lettore a voler sapere di più, quindi è… avvincente, porta ad incuriosirvi e senza rendervene conto avrete letto quattrocento pagine in un battibaleno!
- Ci si immedesima bene nei personaggi, il tutto è descrittivo al punto giusto (paesaggi, emozioni, battaglie, ecc.), permettendo ai lettori di immergersi completamente in questo mondo, seppure di fantasia.
- Il terzo motivo è più personale. Io credo nel mondo che abbiamo creato, mi sono affezionata ai personaggi e ad ogni creatura che lo popola, per me tutto questo è una seconda realtà in cui posso entrare e vivere, uscendo per un po’ dagli schemi della vita vera. Quello che vorrei è che anche gli altri possano apprezzare il lavoro che abbiamo fatto, e che grazie a quest’ultimo possano passare buoni momenti!
9. State già lavorando ad un altro libro? Se sì, potete farci delle anticipazioni?
Chiara
Il libro a cui stiamo lavorando adesso è senza dubbio il seguito de “Le Due Leggende”! Molti nostri conoscenti (ed anche non) hanno già finito il primo e attendono con ansia il secondo. Una piccola anticipazione che divulgo con piacere è che nel seguito i protagonisti di ciascuna coppia, avendo concluso il lungo viaggio, potranno indagare di più nel proprio animo e nei propri sentimenti.
Mi sento inoltre di aggiungere che un altro manoscritto attende, finito ma dormiente, di essere revisionato. Con la pubblicazione de “Le Due Leggende” è nato l’accordo, tra me e Elisa, di interrompere il thriller (seppure concluso) e di riprendere quindi tra le mani il fantasy, così da iniziare subito il seguito.
Elisa
Oh, sì. Stiamo scrivendo il seguito! E credo si possa anche svelare qualcosina… Ad esempio che abbiamo per le mani anche un thriller – seppure ancora non siamo certe se definirlo esattamente di questo genere – e abbiamo già la base e qualche idea per un romanzo ancora diverso da “Le due leggende” e il thriller, anche se non sappiamo ancora a che genere attribuirlo!
Non credo che le nostre menti smetteranno tanto presto di fantasticare.
10. Un piccolo saluto ai nostri fan.
Chiara
Il libro è un rifugio, un sostegno, una fuga dalla realtà. Leggere dona cultura, accresce l’intelligenza, amplia la mente, è uno stile di vita che in pochi riescono a comprendere… i quali godono di un vantaggio incredibile. Gli autori di ogni libro scrivono per voi e adorano faticare per voi. Adorano scrivere la notte, passare delle ore a scervellarsi per scrivere bene una sola frase che poi verrà cancellata una miriade di volte. Tutto per voi lettori. Scrivere delle storie che possano appassionarvi, emozionarvi, è il piacere di noi scrittori. E per questo vi ringraziamo!
Elisa
Carissimi lettori, con queste domande e risposte spero di avervi incuriositi almeno un po’ sul nostro romanzo fantasy! Se mai lo leggerete, sappiate che lì dentro c’è tutto il nostro amore.
Ciò che ho detto precedentemente è la pura verità, io mi metto volentieri a nudo dinanzi a voi, con confidenza, per esservi più vicina e per farvi comprendere come mi sento: sono orgogliosa di poter mostrare agli altri la nostra creazione, e lusingata per la grande possibilità che ci è stata data, perché qualcuno crede in noi.
Grazie!
Chiara
Elisa
ammiro tantissimo chi scrive in 4 mani! penso sia difficile!
RispondiEliminaNon conosco questo libro, però non sembra male dai!
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