"Il Grinch" di Dr. Seuss
Editore Mondadori
Genere Classico
Un libricino breve, concentrato, che racconta una storia di Natale il cui protagonista è il burbero Grinch.
A Chi - non - so amano tutti il Natale tranne il solitario Grinch, che proprio non lo può sopportare.
Lui se ne sta sul monte Briciolaio a rimuginare su come il Natale cancellare.
Questa storia di una notte racconta, quella che il Grinch passò a depredare.
Questo classico, divino nella sua semplicità, narra una storia con parole in rima, musicali, legate a disegni buffi e affascinanti.
"Il Grinch" è decisamente un libro per i più piccoli ma sono certa che anche i grandi sapranno apprezzarlo.
Non è possibile resistere al fascino di questo racconto, da rileggere ogni Natale!
"Devo trovare un modo, il modo più efficiente,
per bloccare il Natale di tutta questa gente!"
"Le tartarughe tornano sempre" di Enzo Gianmaria Napolillo
Editore Feltrinelli
Genere Narrativa
Salvatore vive su un'isola dove tutti abitano vicini perché è "nella vicinanza che si può placare la paura dell'infinito."
Gli isolani guardano dubbiosi il resto del mondo, è come se da esso fossero lontani mille e mille miglia.
L'isola è un posto a parte, in cui non è insolito vedere un uomo starsene sul ponte per fare compagnia alla moglie che crede sul fondo del mare.
Salvatore è un adolescente di diciassette anni, intrattiene uno scambio epistolare con Giulia, ragazza di sedici anni che vive a Milano ma che le estati, le passa sull'isola di Salvatore.
Questa, però, non è solo la storia del loro amore ma anche quella di un mare pieno di cadaveri, quelli degli immigrati che non sono riusciti ad afferrare la libertà.
Morti che scuotono la quotidianità dell'isola, fatta di riti da seguire, gesti ripetuti all'infinito, giorni tranquilli che si susseguono placidi.
Gli sbarchi sull'isola, sempre più frequenti, portano caos, attenzioni ma allontano anche Salvatore e Giulia, sempre più divisi da "una distesa insormontabile di giorni".
"Le tartarughe tornano sempre" è la storia di due ragazzi provenienti da mondi diversi ma dai cuori che battono allo stesso ritmo.
Secondo tema principale sono gli sbarchi, gli immigrati, il modo in cui vengono visti, accolti, trattati dagli isolani e dal resto del mondo.
Questo libro mostra realtà contrastanti: da una parte la modernità caotica della città, dall'altra la semplicità dell'isola; da una parte coloro che aiutano donne, bambini, uomini gettati nel mare, dopo una traversata, una fuga difficile, dall'altra chi quegli immigrati non li vuole. Filo conduttore: la storia di Salvatore e Giulia.
"... consapevole che il discorso è esaurito, senza trovare la forza di dire ciò che vorrebbe, che male e bene non hanno distinzioni così nette, che non esistono un noi e un loro, ma solo persone."
Un racconto travolgente, narrato con trasporto ed eleganza.
Una storia che tra le pagine romanzate tratta un tema ancora molto attuale.
Non ci sono scene estremamente forti ma alcune hanno il potere di scuoterti l'anima.
"Dalle rovine si può uscire più forti, si può imparare a essere meno duri con se stessi e con gli altri, trovare punti di incontro ignorati fino ad allora."
Editore Mondadori
Genere Narrativa
Leopardi avrebbe voluto scrivere una lettera a un giovane del ventesimo secolo, come accenna nello "Zibaldone".
Alessandro D'Avenia immagina di essere il destinatario di tale lettera e "L'arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita" è la sua risposta. Risposta suddivisa in quattro principali argomenti: "adolescenza, o arte di sperare; maturità, o arte di morire; riparazione, o arte di essere fragili; morire, o arte di rinascere."
Lo scrittore sviscera ogni argomento, facendo sempre riferimento a Leopardi, alle sue opere o tirando in ballo scritti, poesie di altri autori.
E mentre D'Avenia scrive a Leopardi, tra domande e risposte, mentre tenta e tentiamo di capire meglio la vita, abbiamo anche modo di conoscere il poeta, la sua vita, i suoi scritti.
Questo libro è un viaggio tra i dubbi dell'esistenza, è un viaggio nel tempo che ci porta a conversare con Leopardi, è la consapevolezza di sapere che le nostre incertezze, le nostre paure non sono solo nostre, ma comuni anche nelle altre persone.
"... l'arte da imparare in questa vita non è quella di essere invincibili e perfetti, ma quella di saper essere come si è, invincibilmente fragili e imperfetti."
Non ci sono veri e proprio personaggi, se non i ragazzi, gli studenti di cui parla D'Avenia, se non lo stesso Leopardi, figura sempre presente ma solo nelle parole dello scrittore che lo evoca.
Il mio interesse durante la lettura era altalenante. Un crescendo e diminuendo continuo. Alternavo vivo entusiasmo a sobria monotonia.
Di questo libro ho apprezzato molto lo spirito, la sua filosofia, le parole incoraggianti e soprattutto i richiami all'esistenza e al lavoro di Leopardi. Non ho invece sempre apprezzato il modo di scrivere dell'autore, a volte difficile da capire a primo impatto.
Questo mio primo approccio con D'Avenia mi ha comunque soddisfatta, tanto che proverò a leggere un altro suo libro.
"Raccontaci come si lotta per essere felici quando tutto il mondo resiste e la corrente è contraria."
Ho letto soltanto 'Il Grinch' di questi. Un libro molto carino e simpatico, anche se la struttura a filastrocca secondo me lo rende strano da leggere xD
RispondiEliminaA me è piaciuto proprio per la sua struttura, anche se a volte non era propri in rima
EliminaMi ha colpito la tua descrizione di "Le tartarughe tornano sempre", perché è uno di quei libri su cui non mi ero mai soffermata.
RispondiEliminaLo avevo sottovalutato anch'io! Devi leggerlo per scoprire il suo potenziale
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