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martedì 13 aprile 2021

Recensioni: "Il circolo delle invincibili sognatrici" - "La casa abbandonata di Rue Corvisart" - "L'incredibile cena dei fisici quantistici"


"Il circolo delle invincibili sognatrici" di Ana B. Nieto 

Pagine 230
Genere Narrativa

Originalità 8
Trama 7
Narrazione 8
Personaggi 7
Descrizioni 7
Ambientazione 8
Finale: Quale verità è reale?

Voto Finale: 8

Una giornalista vuole scrivere un articolo su un concittadino che era entrato nel Guinness dei primati.
Per farlo, incontra la moglie, la signora Simmons.
Torniamo indietro nel tempo, nell'autunno del 1953.
David a quel tempo era un bambino, incuriosito dalle riunioni della madre nel seminterrato.
Faceva parte di un club privato composto da cinquanta donne.
Di quel gruppo parlavano spesso in paese, dicevano che erano tutte donne senza marito, streghe che leggevano libri proibiti.
La madre di David veniva dalla Nuova Zelanda e un giorno, lasciò il figlio a una sua amica del club per fare ritorno nel suo paese d'origine.
Il tempo passò e l'amica portò il bambino dall'unico parente che conosceva: lo zio Javier che viveva e lavorava in un faro.
Fin qui sembra una storia normale ma se vi dico che David aveva una capacità sorprendente? Riusciva a incontrare la madre ... nella grotta, un posto magico a cui accedeva scendendo dentro a delle botole, un luogo che compariva ogni volta che i due volevano vedersi.

"Possiamo scegliere, ed è questo il nostro bene più prezioso."

👉 Questa storia ti confonde, ti smarrisci tra le pagine, tra ciò che è reale e ciò che potrebbe esserlo. Mille domande affollano la mente: chi è davvero la madre di David? E le donne del club? 

👉 Una battaglia tra realtà e finzione, tra una vita costruita su misura e la cruda realtà. 
Un libro quasi surreale ma sempre agganciato alla realtà.

👉 Ho apprezzato l'essenzialità del libro, nessuna pagina di troppo per allungare il brodo. 

👉 I personaggi sono criptici, le loro vite nascondono mille misteri ... oppure è l'immaginazione a renderli così particolari? 

👉 Questa lettura mi è piaciuta molto perché mi ha fatta viaggiare tra sogni e realtà, ha mischiato questi due mondi in modo equilibrato, evitando che uno prevaricasse sull'altro.

"La casa abbandonata di rue Corvisart" di Claude Izner
Vol. 8 delle Indagini di Victor Legris

Pagine 384
Genere Giallo

Originalità 7
Trama 7
Narrazione 7
Personaggi 7
Descrizioni 8
Ambientazione 9
Finale: Il punto è unire i vari pezzi

Voto Finale: 7+

Gennaio 1896.
Sulla riva del fiume, un bambino e un cane randagio osservano una barca ormeggiare.
L'attenzione del cane viene attirata da un sacco posato a terra.
Il bambino lo aiuta a raggiungerlo ma quando vede il contenuto scappa terrorizzato.
Ossa umane orlate di carne sanguinolenta.
Cosa ha a che fare questo episodio con un profumiere licenziato, un libricino trovato in una carpa e una casa abbandonata che puzza di morte?

👉 Nella prima parte del libro vengono gettate le basi del caso e viene fatto un riepilogo delle vite dei personaggi fissi della serie. Si parla cioè di coloro che animano la libreria Elzévir. Ad indagare è infatti uno dei proprietari: il libraio Victor Legris, aiutato dal suo socio e cognato: Joseph.

👉 Descrizioni, come sempre, abbondanti, precise e ricche di dettagli.
La narrazione passa da un personaggio all'altro, a volte ho rischiato di perdermi! Perché mentre andavo avanti, a volte dimenticavo le altre parti.

👉 Di questa serie amo soprattutto la parte storica, curata nei minimi dettagli. L'indagine è inventata ma lo sfondo è reale, con fatti accaduti veramente in quegli anni.

👉Si respira inoltre un forte clima parigino. Mentre si legge si ha quasi l'impressione di essere davvero a Parigi. 
L'ambientazione ricopre un ruolo importante nel testo.

👉 Il mistero lo risolviamo indizio dopo indizio, non c'è il classico finale dove vengono riuniti i sospettati. La parte davvero interessante, la più curiosa, è scoprire come si collegano i vari casi.

"L'incredibile cena dei fisici quantistici" di Gabriella Greison

Pagine 269
Genere Narrativa

Originalità 8
Trama 7
Narrazione 6
Personaggi 8
Descrizioni 6
Ambientazione 7
Finale: Si sa già come va a finire 

Voto Finale: 7

Siamo nel Salon de la Taverne Royale di Bruxelles, nel 1927.
Arriviamo puntuali, alle 19.30, come scritto sull'invito.
Lì ci mischiamo tra persone quali Einstein, Marie Curie, Bohr, Compton, Bragg, Langmuir, il re e la regina del Belgio.
Quella cena è la chiusura del V Congresso Solvay della fisica, al quale hanno partecipato ventinove personaggi, di cui diciassette premi Nobel.
La nostra storia inizia subito dopo lo scatto dell'iconica foto che immortala questi geni.


👉 Quella contenuta in questo libro è l'unica ricostruzione di quella cena. Il libro è diviso in sette capitoli, uno per portata e descrive, in linea generale, la cena e lo scambio di idee tra i partecipanti.
Il libro si basa sul materiale raccolto dall'autrice ma non essendo molto (più che altro lettere scritte dai commensali in cui parlano della cena) ha dovuto poi completare il tutto con un po' di fantasia.
Questa cena e questo congresso sono importanti perché riunirono i fondatori della fisica quantistica.

👉 Più che sulla cena, il libro parla però di questi fisici, delle loro vite e delle loro stranezze, particolare che ho apprezzato molto. 
Come noi lettori ci perdiamo nei libri, loro si perdevano nella fisica, nei numeri, tra le teorie. 

👉 Ci sono parti un po' complicate, all'inizio, ad esempio, la scrittrice parla delle basi della fisica quantistica, oppure verso la fine c'è l'intera trattazione di Bohr.

👉 L'argomento è interessante ma la scrittura non è il massimo. A volte, il testo è un po' ripetitivo, l'autrice ritorna sempre su alcuni punti. Alcune descrizioni sono poi molto puntigliose. 

👉 Il testo è arricchito da foto varie di appunti sulla cena, del luogo dove si è tenuta e alcune immagini che aiutano a capire alcune teorie.

1 commento: