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venerdì 30 aprile 2021

Recensioni: "Molto forte, incredibilmente vicino" - "Le avventure di Arsenio Lupin" - "La condanna del sangue"


"Le avventure di Arsenio Lupin, ladro gentiluomo" di Maurice Leblanc 

Pagine 221
Genere Giallo

Originalità 8
Trama 7
Narrazione 8
Personaggi 7
Descrizioni 6
Ambientazione 7
Finale: Rivelatore 

Voto Finale: 7

Il secondo giorno a bordo della Provence arriva un'allarmante notizia via telegrafo: Arsenio Lupin è a bordo della nave sotto il nome di R... il resto del messaggio non arriva causa guasto.
Chi non conosce il famoso ladro gentiluomo che opera solo nelle dimore più illustri e che è un mago del travestimento! Tutti i giornali parlano delle sue prodezze (che ridere alcune!). 
Sul transatlantico serpeggia l'eccitazione mista all'ansia. Si scatena la caccia al ladro, il signor d'Andrésy e Miss Nelly arrivano alla conclusione che il ladro sia il signor Rozaine ma prima di approfondire, lady Jerland diffonde il panico sostenendo di essere stata derubata.
Questo è il primo dei novi racconti contenuti in questo volume. Racconti collegati tra loro.

👉 L'introduzione del libro è piuttosto interessante perché non parla solo del personaggio ma anche della sua creazione. Peccato che poi diventi prolissa.

👉 Lupin è un personaggio affascinante, un gentiluomo che ruba per diletto e mai uccide. La sua fama è tale che lo credono capace di prodezze al limite del credibile. Lupin è sfrontato ma sempre educato.
Lui è nato in contrapposizione a Sherlock Holmes, è la sua variante francese. Lupin è un Robin Hood con la mente di Holmes.

"Un uomo della tempra di Arséne Lupin ha forse bisogno di assistere al furto che commette?"

👉 Questo è un giallo un po' particolare perché non devi scoprire chi è il colpevole ma come si è svolto il furto. Purtroppo capivo i piani fin dall'inizio, Agatha Christie è stata un'ottima insegnante. 

👉 In alcuni punti questo libro fa morire dal ridere. Lupin è un protagonista estremamente ironico e giocoso. A volte scrive direttamente alle sue vittime chiedendo loro di imballargli la merce e di spedirgliela direttamente 😂

👉 L'autore è avaro in descrizioni, non perde tempo con i dettagli.

👉 In questa edizioni c'è un errore, alcune frasi sono state copiate due volte.

"Molto forte, incredibilmente vicino" di Jonathan Safran Foer

Pagine 351
Genere Narrativa

Originalità 8
Trama 8
Narrazione 6
Personaggi 8
Descrizioni 6
Ambientazione 6
Finale: Rewind

Voto Finale: 8

Oskar è un bambino curioso, intelligente e fastidioso all'ennesima potenza! Lui è uno di quei bambini che parla e fa domande senza sosta.
Suo padre è morto nell'attacco alle Torri Gemelle e lui lo ha scoperto ascolto gli ultimi messaggi che ha lasciato nella segreteria telefonica. 
Circa un anno dopo, Oskar trova una chiave in una busta con sopra scritto Black. Decide di scoprire cosa apre e per farlo gira la città in lungo e in largo andando da tutti i Black di New York.

👉 Io vi ho riassunto il testo in poche righe ma in realtà il libro è molto più complesso. Non contiene solo la storia di Oskar e la sua ricerca, alcuni capitoli sono narrati anche dal padre, dal nonno, dalla nonna, il libro raccoglie vari punti di vista, varie vicende e una moltitudine di emozioni. Un turbinio di storie che si accavallano, spintonano, sfiorano. Storie folli e per questo affascinanti.

👉 La narrazione mi ha fatto venire il mal di testa e al temo stesso mi ha affascinata.
Sembra quasi un flusso di coscienza il problema era che mi perdevo quando cambiava il narratore. La scrittura sembra quasi onirica, a volte sembra un groviglio sconclusionato di pensieri. 
Allo stesso tempo, è accattivante la grafica, ci sono molte foto e pagine contenenti una sola frase, oppure lettere con segnati in rosso gli errori.

👉 Le mie parti preferite sono quelle di Oskar. Lui è un piccolo inventore, il mondo visto attraverso i suoi occhi è caotico, pieno di quesiti e inefficienze, è un mondo che spesso non capisce.
Perché non ci sono tasche grandi ad esempio? Così grandi da poter contenere l'universo sostenuto dalle tartarughe? 

"Però sapevo che non possono esistere tasche così grandi, e che alla fine tutti perdiamo tutti."

Questo bambino mi ha fatto perdere la pazienza con le sue mille domande e mi ha sciolto il cuore con le risposte che trovava.

👉 Durante il suo pellegrinare, Oskar si imbatte in tante persone curiose. C'è un tizio che ha uno schedario dove cataloga tutte le persone che ha incontrato da quando era piccolo. Oppure una signora che vive sull'Empire State Building. C'è poi il nonno che ha perso tutte le parole e deve quindi scrivere su mille e mille quaderni quello che vuole comunicare. 
E in qualche modo, Oskar riesce a cambiare le vite di queste persone.
Risate che echeggiano negli androni delle scale, lacrime che gocciolano e liberano. 

👉 Un libro pieno di solitudine, malinconia e ferite non rimarginate. 
Un bambino che viaggia tra le anime e salva le persone da se stesse, riportandole nel mondo.

"Che rimpianto, pensare che serve una vita per imparare a vivere una vita, Oskar."

👉 Lato positivo del libro: vieni travolto dal testo e leggi, leggi senza renderti conto del tempo che passa.
Lato negativo: a volte non capisci che cosa stai leggendo però sai comunque che è bello.

👉 Ho rimandato per anni la lettura di questo libro ... e forse a ragione perché è arrivato solo ora il momento di amarlo.

"La condanna del sangue" di Maurizio De Giovanni 
Vol. 2 La primavera del commissario Ricciardi

Pagine 296
Genere Giallo

Originalità 7
Trama 7
Narrazione 8
Personaggi 7
Descrizioni 8
Ambientazione 8
Finale: Unire tutti i fili

Voto Finale: 7

Una mattina, mentre sta andando al lavoro, il brigadiere Maione sente una donna urlare. Si imbatte in Filomena, la bellezza è la sua dannazione, gli uomini arrivano a minacciare suo figlio per averla. Quanta gelosia e invidia suscita tra le donne, lei che è sempre stata fedele al marito, lei che da sempre considera la sua bellezza una croce e non un vanto.
Maione la trova seduta al tavolo, uno squarcio che le attraversa il volto dalla tempia al mento.
La porta in ospedale e poi va in questura dove lo attende un nuovo caso.
Segue il commissario Ricciardi in un palazzo di Napoli. In uno degli appartamenti, un'anziana giace morta sul pavimento. In un angolo in suo fantasma che ripete un detto e lì vicino una ragazzina menomata che ha lo stesso dono di Ricciardi: vede gli spettri. 
Chi era la vittima? Una santa, uno strozzino, una cartomante? 

"Brigadie', certe volte si ha pure il bisogno di credere in qualche cosa."

👉 Ricciardi è un personaggio molto affascinante. Lui vede i fantasmi, vede il dolore, il Fatto, l'ultimo messaggio di chi muore in modo violento. 
Ricciardi è figlio di un barone, poteva vivere di rendita ma ha scelto di fare il poliziotto proprio a causa di questo dono, non riesce a ignorare tutta questa sofferenza e cerca di porvi rimedio arrestando gli assassini. 
Al lavoro non è molto amato a causa di quel suo essere solitario e cupo, e per via della sua straordinaria abilità nel risolvere i casi. Non possono fare a meno di lui perché è bravo ma non è gradito e spesso non gli riconoscono i suoi meriti. Poco importa, a lui interessa solo fare giustizia. 
Lui vive con la tata e ama in silenzio attraverso i vetri della finestra. Ha appuntamenti fissi con Enrica, si guardano da lontano, si parlano con gli occhi.

👉 Mi sono persa un po' tra i vari personaggi. Questa volta vengono raccontate le storie di varie figure e la domanda è: cosa li unisce? Cosa hanno a che fare con il caso dell'anziana? 

👉 L'autore è abilissimo a farti immergere nella storia. Fin dalle prime pagine si entra in sintonia con il testo, sembra veramente di essere a Napoli, i primi giorni di primavera, con Ricciardi. 

👉 La narrazione ti fa venire la pelle d'oca da quanto è bella e coinvolgente. 

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