Vol. 13 Agatha Raisin
Pagine 255
Genere Giallo
Originalità 8
Trama 7
Narrazione 7
Personaggi 8
Descrizioni 7
Ambientazione 7
Voto Finale: 7+
Il matrimonio con l’amato vicino James è stato decisamente lampo. Lui è scappato all’estero dicendo di volersi fare monaco.
Intanto a #carsely il pastore Alf Bloxby ha chiesto l’aiuto di un curato. Il signor Delon è arrivato prontamente e ha fatto subito strage di cuori. La chiesa non è mai stata così piena, le signore del paese sono tutte ai suoi piedi.
La signora Bloxby sente però puzza di bruciato, quel curato non la convince e chiede all’amica Agatha di investigare.
Ahimè Agatha ha un cuore sempre pronto ad amare ed ecco che si invaghisce subito del curato ma … è proprio lui a fare la prima mossa! La invita fuori a cena!
Durante l’appuntamento lui le confessa di essere bravo a giocare in borsa ma Agatha è già fin troppo presa e non sente quel campanello d’allarme.
Poco male, il giorno dopo la cena, Agatha vede sfrecciare un’ambulanza verso la canonica. Teme per la sua amica ma poi scopre che è il curato a stare male … è morto! Accoltellato nell’ufficio del pastore.
"Ho l'impressione che tutte le volte che tu cominci ad annoiarti, poi ammazzano qualcuno."
👉 Agatha si mette ad indagare su richiesta della signora Bloxby. Questa volta ad affiancarla è il nuovo vicino: John. I due si pestano spesso i piedi durante le indagini. Uno dei motivi per cui ad Agatha lui non va a genio.
👉 Ormai è un fatto risaputo: da quando Agatha è arrivata, a Carsely non ci si annoia più e gli omicidi sono aumentati.
👉 Il pastore rimane uno dei miei personaggi preferiti per via della sua evidente antipatia per Agatha, gliela sbatte in faccia senza tanti problemi.
👉 Il curato si dimostra essere un briccone, Agatha indaga nel suo passato e ne trova di cotte e di crude.
👉 Questo caso metterà in serio pericolo Agatha .. come sempre quindi.
👉 Agatha riesce perfino a far ubriacare gran parte del villaggio 😂
👉 Un’altra avventura intrigante e divertente per l’acida e romantica Agatha.
Vol. 6 Blackwater
Pagine 256
Genere Gotico
Originalità 8
Trama 7
Narrazione 7
Personaggi 8
Descrizioni 7
Ambientazione 8
Voto Finale: 7+
1958.
Dalle vicende dell'ultimo libro sono passati due anni.
Sister, quasi settantenne, è ormai invalida da anni, non si muove dal suo letto da undici anni. Sta diventando sempre più come sua madre. Si tiene informata sul mondo esterno grazie a Queenie che ha la pazienza di tenerle compagnia per gran parte della giornata.
Miriam, quasi quarantenne, decide che è arrivato il momento di sposarsi e decide a tavolino chi sarà il "fortunato" e dato che non riesce ad avere figli suoi, si prende quella della sorella: Lilah, ormai undicenne.
👉 Nel corso degli anni i Caskey non hanno fatto che sbalordire Perdido con il loro modo di fare unico.
👉 La loro mania di distribuire i figli a loro piacere continua, ormai è una tradizione come i matrimoni in sordina.
👉 Lilah viene influenzata dalla zia e il suo carattere diventa indomabile, non ha problemi a spadroneggiare sugli altri e adora i gioielli esattamente come Miriam.
👉 Questo è il capitolo conclusivo e finisce lì dove tutto era iniziato. Durante il corso della storia sono morti in tanti ma altri hanno preso il loro posto.
👉 Il finale è un po' sottotono, meno traumatico del previsto, mi aspettavo qualcosa di più ma soprattutto speravo che finalmente si scoprisse di più su Elinor e invece molte cose rimangono un mistero.
👉 Una saga familiare particolare, avvincente senza ombra di dubbio. Ci si affeziona ai Caskey con estrema facilità (ad alcuni più degli altri). Li seguiamo anno dopo anno, avvenimento dopo avvenimento. Sembra quasi di essere lì, in quelle tre case insieme a loro.
Pagine 368
Genere Narrativa
Originalità 5
Trama 4
Narrazione 5
Personaggi 6
Descrizioni 6
Ambientazione 5
Voto Finale: 5
Tookie è una tossica e quando la sua amica le propone di recuperare il cadavere del suo ex in cambio di soldi, lei va come se fosse la cosa più normale del mondo.
La nonchalance con cui recupera il corpo mi ha lasciata a bocca aperta, è come se lo facesse ogni giorno.
Raggira la vedova e riesce a portare via il cadavere senza intoppi. Non ho ben capito però come sia riuscita a caricarsi sulla spalla il corpo dell'uomo e a portarlo fuori. Cioè ... ma quanto è forte per poter fare una cosa del genere?
Purtroppo la fortuna l'abbandona e l'arrestano abbastanza in fretta, poco dopo che ha messo mano ai soldi e li ha versati in banca.
L'accusano di trafugamento di cadavere e di traffico di droga (il cadavere aveva attaccato addosso della droga e le altre due donne coinvolte la incastrano dando a lei tutta la colpa). In breve viene condannata a sessant'anni di carcere ma riesce ad uscire dopo meno di dieci anni.
In carcere i libri l'hanno aiutata e quando esce riesce a farsi assumere come libraia.
Nella libreria dove lavora però ha un problema con ... il fantasma di una ex cliente.
👉 Tookie è un'indiana, una nativa americana e questo aspetto ha una certa importanza nella storia.
👉 La narrazione all'inizio è scorrevole ma poi inizia a saltare da un tema all'altra e sembra di stare su una giostra che gira e gira fino a dare la nausea.
👉 E il carcere, la libreria, il fantasma, le tradizioni indiane, il lockdown, i cortei di protesta, la polizia, un pot-pourri confusionario. Troppi temi, troppi salti dall'uno all'altro. Inizia un argomento e poi passa a tutt'altro per ritornarci solo svariati capitoli dopo. Troppo dispersivo e confusionario.
👉 All'inizio non era male ma poi si è perso tra decide di argomenti diversi e conversazioni inutili.
Pagine 400
Genere Giallo
Originalità 7
Trama 8
Narrazione 7
Personaggi 7
Descrizioni 8
Ambientazione 8
Voto Finale: 8
Vienna. 1893.
L’ispettrice Leopold si reca al Prater perché ha sentito che è stato ritrovato il cadavere di una donna.
Si trova vicino a un laghetto, il corpo è ricoperto di sangue.
Il giovanne Leopold non è uno sprovveduto, ha con sé la sua borsa con gli attrezzi (provette, carta per appunti, macchina fotografica e molto altro). Ciò attira su di sé lo scherno dei colleghi che si zittisco però quando Leopold trova un paletto conficcato tra le gambe della donna.
Leopold e i suoi modi di fare non piacciono ai colleghi, motivo per cui il caso gli viene tolto. Ne ha un altro però: furto di cadavere e non uno qualsiasi. Si tratta del corpo del fratellastro del famoso Strauss, quello del valzer e del #sulbeldanubioblu.
È al cimitero che Leopold incontra il becchino Augustin Rothmayer, è lui a fornirgli i vari dettagli e a fargli presente che Strauss era ancora vivo quando lo hanno sepolto.
👉 I metodi di Leopold sono all’avanguardia nella Vienna del 1893. È stato trasferito apposta per introdurli, per portare la modernità a Vienna, i colleghi sono scettici e tendono a non apprezzare i cambiamenti.
👉 Molto interessanti le parti estratte dall’Almanacco per becchini di Rothmayer. In pratica è uno studio sui cadaveri.
👉 Quando l’assassino del paletto colpisce di nuovo, Leopold viene richiamato ad indagare. Si occuperà quindi di due casi.
👉 Il becchino è un esperto di patologia e scienze forensi.
È un uomo mite, appassionato studioso.
👉Leopold è un disastro, non è carismatico, sbaglia spesso, non collabora con i colleghi, fa spesso lo sbruffone ed ha un atteggiamento schivo e aggressivo con il becchino. Questo non lo capisco proprio. Rothmayer ha sempre delle informazioni utili per lui, lo cerca solo per comunicargliele e mai per scocciarlo ma Leopold lo evita come se fosse un seccatore.
👉 La trama è accattivante, Leopold un po’ meno. Decisamente migliore il becchino.
👉 La trama, i fatti e i personaggi sono per lo più inventati.
👉 Tra le strade di Vienna si aggirano individui disumani che nascondono il loro volto diabolico dietro maschere rispettabili. Teste rubate, donne impalate, compositori uccisi e morti viventi. Un giallo pieno di retroscena inaspettati.
Pagine 252
Genere Classico
Originalità 8
Trama 8
Narrazione 8
Personaggi 7
Descrizioni 8
Ambientazione 7
Voto Finale: 8+
A Londra, lo stesso giorno, nascono due bambini.
Uno, Tom Canty, povero e non voluto.
L’altro, Edoardo Tudor, erede al trono e voluto non solo dai genitori ma anche da tutto il regno.
Tom cresce a suon di botte. La madre è una mendicante, il padre un ladro che lo picchia ogni sera insieme alla nonna.
Unica luce in quella vita misera è Padre Andrew che gli fa da insegnante e da guida spirituale.
Tom, tutto sommato però pensa che le cose non gli vanno poi tanto male. Per lui quella è là normalità, non ne conosce altre, quindi va bene così.
A forza di sentire storie su principi, in Tom nasce il desiderio di vederne uno.
Un giorno, mentre bighellona a #westminster si imbatte in un castello e oltre il cancello … guarda un po’! Un vero principe. Le guardie tentano di scacciare Tom ma il principe accorre in suo aiuto e lo fa entrare.
Edoardo si fa raccontare da Tom la sua vita piena di miseria e botte sì, ma anche di lotte nel fango con gli amici, nuotate spensierate, duelli con spade finte, corse, spettacoli di burattini.
Ed ecco che il principe chiede a Tom di fare a cambio di vestiti.
👉 Per Edoardo iniziano una serie di problemi, Tom deve invece adeguarsi alla corte e alle sue regole strampalate. Entrambi provano a dire che c’è un errore, che c’è stato uno scambio di persona ma vengono ritenuti pazzi.
👉 Tom impressiona la corte con la sua bontà, giustizia e saggezza. Tutti rimangono commossi davanti alla sua carità e intelligenza.
👉 Mark Twain apre una finestra su una Londra ingiusta, povera, disumana, misera, con leggi basate sulla superstizione e l’ignoranza.
👉 Nel mondo esterno il principe imparare importanti lezioni: come siano sbagliate le leggi, come il suo regno sia brutale, con quanta facilità vengono condannate le persone a morte. In breve si ravvede e impara la compassione.
👉 Un classico meraviglioso costruito intorno alla figura reale di Edoardo VI. Una grande lezione di umanità.
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