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lunedì 23 febbraio 2015

"Delirio di una Notte di Mezza Estate" - David Safier


Editore SPERLING & PAPERBACK 
Pagine 275
Prezzo cartaceo 9,50 EURO
Anno prima edizione 2012
Genere: Narrativa straniera 

La convivenza tra un uomo e una donna - si sa - può essere un vero incubo. Ma che cosa accadrebbe se i due si ritrovassero a condividere addirittura lo stesso corpo? È quello che succede a Rosa, giovane maestra dal cuore infranto, quando decide di farsi ipnotizzare da un sedicente
mago per dimenticare i suoi problemi sentimentali: si ritrova catapultata nella Londra del XVI secolo e imprigionata nel corpo di un uomo. E non di un uomo qualunque, bensì di William Shakespeare! Per colpa di un bizzarro sortilegio, Rosa non potrà tornare indietro finché non avrà assolto un piccolo, semplice compito: scoprire che cos'è il vero amore. Impresa tutt'altro che facile, soprattutto perché la poveretta dovrà farlo vestendo i panni dell'illustre scrittore, in un'epoca che conosce soltanto attraverso vaghe reminescenze scolastiche, per di più circondata da damigelle ansiose di conquistare il cuore - e non solo del bel bardo. Eppure, mentre Rosa si barcamena alla meno peggio tra duelli, incontri galanti e intrighi di corte, cercando nel frattempo di tenere a bada l'esuberante spirito di Shakespeare - per nulla felice che una donna abbia il controllo della sua vita! -, fra loro nascerà la storia d'amore più tenera e originale di tutti i tempi.







Ho desiderato leggere questo libro non appena ne ho letto il titolo. Carismatico, storico e romantico, ecco le caratteristiche di questo testo che, più di una volta, mi ha lasciato un sorriso sincero sul viso.
In questa storia si intersecano insieme le varie opere di William Shakespeare, e lo stesso autore è coprotagonista di questa simpatica commedia.
Rosa, dopo aver tentato di riconquistare l’ex fidanzato prossimo alle nozze, va con un collega di lavoro al circo, dove si imbatte in un ipnotizzatore in grado di far retrocedere le persone alle loro vite precedenti.
Un po’ scettica, a fine spettacolo, Rosa si reca da quest’ultimo, ma mai avrebbe ammesso che quel fantomatico mago fosse in grado realmente di farla “volare” direttamente in una sua reincarnazione del passato, figuratevi quindi la sua reazione quando si ritrova nell’Inghilterra elisabettiana nel corpo, non di un uomo comune, ma proprio in quello del celebre William Shakespeare!
Rosa voleva sì diventare scrittrice di musical ma mai avrebbe immaginato che in una sua vita precedente fosse proprio Shakespeare!
Tra salti temporali, spie, spiacevoli situazioni legate al possedere un corpo estraneo, duelli, amore ed opere teatrali, riuscirà Rosa a scoprire il significato più profondo del vero amore?
Questo libro è scritto con molta semplicità, ma dietro si cela un grande studio di Shakespeare. Le sue opere si fondono nella trama, e gli usi e costumi dell’epoca elisabettiana sono rappresentati con maestria.
Ho trovati però qualche errore a livello di testo e non ho capito come una maestre, seppure delle elementari, possa sapere così poche nozioni a riguardo di Shakespeare.
Il testo è scritto con una giusta dose di sarcasmo. Già l’avvertenza ad inizio libro mi ha fatta sorridere: “Da un punto di vista storico questo libro è straordinariamente privo di fondamento.”
Trovo la trama interessante, e lo scrittore è riuscito a destreggiarsi abilmente nei panni del famoso poeta. Il messaggio di fondo, inoltre, è a dir poco rincuorante. Alla fine di tutto e nonostante tutto, c’è un momento nella vita in cui arriviamo a comprendere che nella nostra vita, la persona più importante, siamo noi, e non possiamo pretendere di amare qualcun altro, se prima non impariamo ad amare noi stessi.
Miei cari Lettori, questo libro ha un mix perfetto di ironia, amore e magia. Leggetelo, per poter riscoprire l’importanza di amarvi.
Assegno al libro:

4 stelle su 5

Dal libro:

- "Perché un insegnamento la vita me l'aveva trasmesso: se si cade vittima dell'amore si può solo pregare di avere a disposizione due cose, un pezzo di corda e una sedia traballante."

- "La visione realistica dell'amore è sempre triste."

- "Gli uomini portavano quasi tutti raffinate calzamaglie, che quindi non erano indizio di un orientamento omosessuale (...). Tuttavia la moda maschile induceva a pensare che gli stilisti del momento non fossero etero. Ma in quale epoca lo sono mai stati?"

- "Era questo, dunque l'impeto creativo; la creazione di figure e situazioni distoglieva Shakespeare dal suo dolore. Inventarsi delle storie era per lui meglio di qualsiasi droga (...)."

- "Perché anche di questo si trattava in amore: curare le ferite che la vita ci ha riservato."

8 commenti:

  1. Oh una bella commedia simpatica! Assolutamente da leggere!

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  2. Shakespeare, magia e (dalle citazioni presenti) sembra anche una bella atmosfera frizzante. Decisamente un libro da aggiungere immediatamente alla wishlist!

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  3. Oddio che storia stranissima! Senza alcun dubbio originale! Mi hai incuriosita, anche se non sono un'amante di Shakespeare!!

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    1. "Perché anche di questo si trattava in amore: curare le ferite che la vita ci ha riservato." Vero..!

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    2. La prima citazione mi ha spiazzata! ahahahhaha

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  4. originalissima! sicuramente attira i miei gusti!

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