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martedì 24 febbraio 2015

"L'angolo dei lettori ribelli" - Rebecca Makkai


Editore PIEMME 
Pagine 363
Prezzo cartaceo 4,90 EURO 
Prezzo ebook 8,99 EURO
Anno prima edizione 2012
Genere: Narrativa straniera  

Lui: Ian Drake, 10 anni, occhiali tondi e grande sorriso, lettore vorace. Gli piace che i libri inizino con un prologo. Lei: Lucy Hull, 26 anni, bibliotecaria per caso in una piccola città di provincia (sezione ragazzi), discendente di rivoluzionari russi emigrati in America. È convinta che i libri possano salvarti la vita. Sarà che entrambi non sanno resistere alla tentazione di sbirciare subito l'ultima riga dei romanzi, ma tra loro si stabilisce una complicità immediata. Per Ian, fedelissimo della biblioteca, che frequenta anche con la varicella o una gamba rotta, quegli scaffali sono un rifugio dal controllo opprimente della famiglia, ultrareligiosa. E Lucy, approfittando delle scarse conoscenze dei suoi genitori in materia di narrativa per ragazzi, aggira la loro censura, ben felice di passare a Ian sotto banco libri "proibiti", come quelli che osano parlare di magia, specie se "scritti da Harry Potter". Quando però a Ian non basterà più fuggire con la fantasia, si farà rapire davvero. E i due appassionati lettori diventeranno protagonisti di una loro personale avventura. In cerca, soprattutto, di se stessi. Una storia per chi ama la lettura e per chi ama la libertà - che, in fondo, sono la stessa cosa.








“L’angolo dei lettori ribelli” è un libro dal titolo accattivante ma dalla storia inverosimile e alquanto dimenticabile.
Lucy, bibliotecaria di 26 anni che si occupa della sezione per ragazzi, una mattina, “involontariamente”, quasi per caso, rapisce Ian, bambino di 10 anni, assiduo frequentatore della biblioteca.
Ian vive in una famiglia religiosa all’ennesima potenza, così credente che, temendo per le inclinazioni sessuali del figlio, lo mandano a un corso per la “rieducazione sessuale” tenuto da un prete ex gay che ha sposato una ex lesbica.
Per aiutare il bambini a sopravvivere alle idee inumane dei genitori, Lucy lo carica in macchina e inizia con lui un viaggio fino al confine dello stato.
Come faccia Ian a sopravvivere una decina di giorni con quella donna che di bambini non sa proprio nulla è un mistero. Mancava poco che Ian morisse a causa dell’asma perché Lucy si era scordata di prendergli un inalatore nuovo!
Una domanda poi che mi ha assillato per tutta la durata della lettura è: perché rapisce il bambino?
Ian ha un problema con i genitori , non accettano che lui sia gay (come si fa poi a riconoscere che un bambino di 10 anni sia gay è ancora da stabilire). La bibliotecaria, per aiutarlo, lo rapisce, ma perché, invece, non prova a parlare con i genitori o a chiamare il telefono azzurro? Perché lo rapisce quando può denunciare quella sottospecie di associazione cristiana antigay? Lucy, se proprio era timida, poteva scrivere una lettera di protesta anonima ai genitori di Ian, invece di caricarselo in auto per portarlo sul confine dello stato a vedere una reliquia contenuta in una chiesa cattolica! (Ian è protestante).
Un’altra cosa poca chiara del libro è: quando Ian scompare, per quale ragione i genitori non smuovono mari e monti per ritrovarlo?
Nel libro si accenna appena all’intervento della polizia, se mio figlio fuggisse di casa, io chiamerei carabinieri, polizia, FBI, Interpol e avvierei una caccia al bambino in tutto il paese. I genitori di Ian, invece, sembrano alquanto distaccati dall’evento. Ma li vedono i telegiornali? Sanno che per strada gira gente psicopatica? Sono cristiani, ma anche un po’ ingenui e irresponsabili!
Insomma, di interessante in questo libro c’è solo la storia del padre di Lucy, il resto è una narrazione surreale che viene fatta passare per plausibile.
Alcuni passaggi nel testo sono confusi, belli i riferimenti agli altri libri, decisamente una delle cose più intriganti del libro!
Conclusione: tanto fumo niente arrosto, o per meglio dire, tante parole niente libro coinvolgente.
Una lettura noiosa con qualche vago barlume di eccentricità.
Assegno al libro:
2 stelle su 5

Dal libro: 

- "(...) nel guardare il milione di dorsi di libri posso immaginarmi un milione di conclusioni diverse, Che l'assassino sia il maggiordomo, che io abbia finito per sposare Mister Darcy (...). O meglio ancora, posso immaginarmi che sia una storia non ancora scritta, che ci sia ancora il tempo di cambiare tutto."

- "Questo è un paese di matti, con tutta questa gente che vuole ammazzarsi. Da altre parti, si lotta ogni giorno per sopravvivere (...)"

- "Questa è una nazione di fuggiaschi. Ogni persona arriva da qualche altra parte."

- "Lucy, ascolta: pensavo che mi avrebbero sparato e non me ne fregava niente. Non perchè volevo suicidarmi, ma perchè sapevo di avere ragione."

- "Ci importava più di essere nel giusto, che fare ciò che era giusto. E ci importava più di essere nel giusto che della nostra vita."

- "Sapevo che i libri potevano salvarlo perché era ciò che avevano fatto fino a quel momento, e perché conoscevo gente salvata dai libri."

15 commenti:

  1. Preferisco senza ombra di dubbio leggere le recensioni negative di quelle positive, penso che siano più sincere! Ho apprezzato la tua, hai fatto delle osservazioni molto vere e che la gente dovrebbe conoscere su questo libro, brava!

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    1. le recensioni negativi sono utili se costruttive, io infatti cerco sempre di argomentare i motivi per cui non mi è piaciuto

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  2. Ammetto che se avessi trovato questo libro in libreria mi sarei fatta conquistare dalla libreria ... e dalla tua recensione penso avrei fatto male!

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  3. Menomale che ho letto la recensione, ho evitato il rischio di farmi incantare dal titolo e dalla storia.

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  4. Concordo con quanto scritto dagli altr! Per fortuna che esistono opinioni sincere che ci salvano dall'acquisto di romanzi poco interessanti!

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  5. Peccato perchè la trama e il titolo mi ispiravano un sacco!

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  6. Davvero è così deludente? Peccato perchè la sinossi è davvero accattivante. Grazie per questa recensione illuminante :)

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  7. Noo leggendo la trama pensavo "Oddio, ma sembra meravigliosoo!".. poi ho letto la tua recensione e vabbé, l'hai completamente smontato! ahahahh Peccato, sembrava alquanto promettente!!

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    1. magari a te piacerà, ma io l'ho proprio debellato dalla lista dei libri che mi sono piaciuti

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    2. Dalla trama ha destato il mio interesse, però la tua recensione no, per niente! Ahahahah se mi capiterà di imbattermi in questo libro, magari proprio quest'anno, gli darò una possibilità! In fondo la lettura è soggettiva, fortunatamente! :3

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