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lunedì 23 febbraio 2015

"Storia del sentimento religioso. Nascita, sviluppo e tramonto delle religioni" - Immordino Luca


Editore CAVINATO EDITORE INTERNATIONAL 
Pagine 167
Prezzo cartaceo 13,00 EURO
Anno prima edizione 2014
Genere: Religione e spiritualità 

Il presente libro fornisce interessanti spunti per capire quando, come e perché nacque, si sviluppò e stia per tramontare il sentimento religioso nell'arco della storia dell'umanità. L'indagine esperita a tutto tondo, scandagliando i vari settori del sapere umano, rivela interessanti scoperte che confutano le teorie ufficiali diffuse ai nostri giorni sull'origine del fenomeno religioso. L'analisi sociologica e psicologica rivelerà l'importanza dell'ambiente e
dell'influenza culturale per il costituirsi delle idee sulla religione: a seconda dei bisogni umani, degli eventi naturali, degli incontri tra culture, muta l'idea sul divino. La straordinaria varietà di culti sparsi per il mondo mostrerà la diversità di concezioni religiose dovute ai diversi stili di vita ed alle diverse interazioni con l'habitat circostante. Si analizzerà il cervello umano per rivelare gli svariati meccanismi che sono alla base della nascita di concezioni relative al sacro. Il cervello umano è molto complesso e molto circa il suo funzionamento è ancora ignoto; esso è fonte di svariate elaborazioni o rielaborazioni di quanto percepito da stimoli sia esterni che interni, quindi fornisce una varietà d'interpretazioni straordinaria che si riversa sul patrimonio culturale dei vari popoli. Alla fine della trattazione si giungerà a stabilire che le società moderne non solo possono vivere senza le strutture religiose, ma che la loro assenza sia fonte di maggiore sviluppo sociale.







Fin dalla sua comparsa, la religione è sempre stata alla base della vita dell’uomo e fonte di accesi dibattiti, guerre irrazionali e comportamenti disumani. Quando si parla di religione, il più delle volte, ci si dimentica di tutte quelle atrocità che sono state commesse in suo nome o di ciò che sta alla sua base. Siamo , inoltre, stranamente inclini a non prendere in esame il fatto che tutte le religioni siano state create e professate dall’uomo, e che tutte le tracce di “divino” sono riconducibili solo alla parola e alla testimonianza dell’uomo.
Qual è, quindi, il vero motivo che ci spinge verso una determinata religione?
Questo libro, “Storia del sentimento religioso”, analizza il sentimento religioso dal punto di vista scientifico e razionale per trovare una spiegazione logica al nostro bisogno di avere una religione. Nei primi capitoli del libro si retrocede nella storia fino alla nascita delle prime religioni, successivamente, viene presentato un quadro esaustivo circa la psiche umana e il DNA, alla ricerca di un gene in grado di far nascere in noi un sentimento religioso. Non vi stupirete nel leggere che non esiste (o per lo meno ad oggi non è stato rinvenuto) un gene in grado di far nascere istintivamente in noi un sentimento religioso. Il nostro volere professare una religione, è dovuto unicamente al nostro bisogno di trovare risposte, e alla nostra necessità di trovare qualcuno a cui addossare la colpa di determinate sciagure di varia entità.
In breve, sono stati commessi omicidi, torture, guerre, ignominie a nome religioso, non per una nostra predisposizione naturale ma per il bisogno umano di comandare e controllare ciò che lo circonda. Poco importa se tutte le supposizioni date dalla religione sul mondo esterno siano fondate o meno, l’importante è che venga data una risposta e che tutti vi credano senza protestare.
Non c’è da stupirsi quindi, che con l’evolvere della scienza e della società, le religioni si stiano sempre più eclissando. Ai giorni d’oggi gli atei stanno superando i credenti per numero e i luoghi di culto religioso stanno via via chiudendo.
Più la scienza avanza, più la religione viene messa da parte, motivo che per secoli ha scatenato la furia di alte figure religiose contro scienziati di ogni genere che osavano contraddire le teorie sul mondo espresse dai testi sacri.
L’analisi contenuta in questo libro è precisa e dettagliata, da essa emerge chiaramente il pensiero dello scrittore in merito alla religione e alla fin fine, non si può obbiettare alla realtà descritta nel testo.
La religione ha accompagnato l’umanità per secoli, ma non sempre lo ha fatto in modo umano e pacifico. D’altronde c’è da ricordarsi che è l’uomo l’artefice delle sue azioni, sacrifici, guerre e azioni benefiche che siano.
Questo libro, scritto a volte con un linguaggio troppo dettagliato, fa riflettere e ragionare.
Più di una volta mi sono posta delle domande riguardo alla mia religione in contrapposizione alle altre. Leggendo questo libro, ho realizzato che la domanda importante alla fine non è se la mia religione è migliore delle altre, ma se la mia religione o le altre siano umane e giuste.
“Si deve credere; tradotto nella pratica, si deve solo obbedire e non contestare.” Ma si può continuare a credere in un Dio che chiede sacrifici umani, per cui vengono compiute guerre sanguinarie, e che se non osannato manderà sciagure e morte sulla Terra? Abbiamo davvero bisogno di credere in un Dio come questo? Di professare in una religione sporca di sangue?
Io credo che ognuno di noi ha bisogno di credere. L’importante non è in cosa si crede, ma credere che esista ancora qualcosa in cui poter avere fede.
Gran parte dell’umanità è atea ma non per questo ha smesso di credere. La fede ha smesso di essere prerogativa della religione. Oggi, si crede nei sogni, nella speranza, negli alieni e nell’uomo nero. Ci crediamo non perché ci è stato imposto dalla tradizione o dalla società, non perché veniamo perseguitati, ma perché ne abbiamo bisogno.
La più grande scoperta dell’era moderna è quella di poter credere in ciò che vogliamo senza aver paura di essere uccisi per questo.
Crediamo in cose e in modi diversi, a volte ci limitiamo a credere solo nella speranza, ma l’umanità si cela in questo: nel poter scegliere.
Assegno al libro:
3 stelle su 5

Dal libro:

- "L'uomo è l'unico animale che ha creato la religione o che manifesti comportamenti riferibili al sacro."

- "Comprendere vuol dire adattare la realtà alla dimensione umana."

- "(...) l'uomo non possiede una funzione cerebrale che sia fonte dell'origine della religione (...)"

- "La differenza fondamentale tra i miti, le fiabe e le religioni sta nel dar importanza alla veridicità delle storie in essa contenute."

- "Tutte le religioni si fanno scudo col "sacro"."

- "Possiamo definire i sacrifici come la legittimazione da parte della religione di compiere torture e uccisioni."

2 commenti:

  1. No, io e la religione non andiamo troppo in sintonia anche se mi farebbe bene leggere qualcosa sull'argomento!

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  2. idem con federica, non mi interessano libri sulla religione

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