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mercoledì 3 maggio 2017

Recensione: "Homeless" - Allyson Taylor


Editore Amazon
Pagine 228
Prezzo ebook 2,49 EURO
Anno prima edizione 2017
Genere Narrativa

Ashley non sa cosa significhi avere una
famiglia. Cresce in un orfanotrofio insieme ad altri bambini come lei, trascorrendo le giornate a fare i compiti o a giocare con i suoi amici. Mentre tutti vengono adottati, lei rimane sola in quella struttura dimenticata da Dio ad osservare ogni suo compagno di giochi andarsene e non tornare mai più. Trascorre la sua infanzia isolata e, quando raggiunge la maggiore età, lascia l'orfanotrofio per allontanarsi dai brutti ricordi che rappresenta. La sua vita cambia radicalmente, diventando una lotta contro il tempo per sopravvivere ogni giorno in mezzo alla strada. Tra piccoli furti e capacità di adattarsi, Ashley riesce a rendere più vivibile la sua esistenza fino all'incontro con Ryan Woods, una delle sue vittime. Ashley e Ryan litigano fin dall'inizio, ma presto si rende conto che lei non è la ragazza forte e indipendente che finge di essere. Segreti e delusioni sconvolgono entrambi, costringendo Ashley a prendere la decisione più importante della sua vita.

Una città, Los Angeles, e le sue strade dove convivono insieme realtà agli antipodi, dove le ombre si mischiano alle luci attenuandole, dove due cuori si incontrano nuovamente senza che il tempo ne abbia scalfito l'amore.
E' una notte di sopravvivenza come tante per Ashley, ma la tranquillità di un pasto caldo ottenuta ai danni dell'ennesimo malcapitato di turno ha uno strano peso sulla sua coscienza.
Ryan Woods nel tempo diventato un famoso architetto, quasi non riesce a credere ai suoi occhi quando riconosce nella ladruncola che si ritrova davanti a lui la ragazza che non ha mai smesso di cercare.
In un susseguirsi di colpi di scena che rendono la lettura del plot gradevole ed in un certo qual modo intrigante, nasce un patto tra Ryan e Ashley, un accordo che porta alla luce quei segreti custoditi nel profondo dei due protagonisti e che permette ai loro cuori di riconoscersi, incrociarsi, accarezzarsi di nuovo.
La trama ricalca i temi di una classica storia d'amore, alla quale viene data la precedenza sull'ambientazione.
Il testo ha un ritmo di lettura piacevole, soprattutto in quei punti dove le emozioni sono ben tratteggiate.
I protagonisti sono uno l'opposto dell'altro, soprattutto per le esperienze affrontate.
Ashey, una ragazza con la quale la vita è stata dura, sin dalla nascita è stata privata del calore di una famiglia e fin dalla più giovane età conosceva il lato peggiore degli uomini e delle situazioni.
Un cuore chiuso ed in allerta, un’anima diffidente che non riesce a credere che possa esistere anche per lei un differente destino, che non riesce a capacitarsi che anche lei possa provare nel profondo una fame di amore e che possa davvero trovare qualcuno in grado di soddisfarla, qualcuno che lei possa considerare come un’altra parte di se stessa.
Ryan, è invece un ragazzo con il quale la vita è sempre stata prodiga di doni, doni che gli hanno permesso di sviluppare un atteggiamento in apparenza superficiale e non curante degli altrui sentimenti.
Un cuore a cui manca un battito e un’anima che maschera tale mancanza con una rabbia che a volte esplode ferendo le fragili emozioni della persona che più desidera, colei in grado di ridare senso, e profondità alla sua vita.
Nel complesso si riscontrano varie sviste grammatico-periodali nell'arco di tutto il romanzo, che purtroppo invalidano in qualche maniera il valore dell'opera.
Alla fine della mia recensione però, alla domanda cruciale: consiglio questo libro? Non posso che rispondere affermativamente, perchè comunque in un certo qual modo si è attirati a sfogliare le pagine.
Per questo assegno al libro:

3 Wonderland su 5
Recensione a cura di:





Dal libro:

- "Qualcosa che non sapevo come definire, ma che somigliava tanto ad un bisogno"

- "Io voglio stare con te “. Dissi toccandogli il petto proprio all’altezza del cuore."

- "Da quel giorno ti sei presa un pezzo del mio cuore e più il tempo passava più sapevo che prima o poi sarebbe stato tutto tuo."

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