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giovedì 10 dicembre 2015

La versione originale delle fiabe

Per la rubrica: 

Cenerentola, Biancaneve, La Bella e la Bestia, chi non consoce queste fiabe? Ognuno di noi è cresciuto ascoltandone le storie oppure guardando i cartoni della Disney, eppure in quanti sanno che quelle raccontate non sono le versioni originali ma bensì rivisitate e censurate? 
Ad ogni fiaba sono state tolte parti ritenute non adatte ai bambini, e sono state sostituite con finali lieti alla “vissero per sempre felici e contenti”.
Le fiabe sono state modificate per essere rese più magiche e meno mostruose, ma proprio quel loro lato realistico doveva servire ai bambini per rendersi conto di quanto dura poteva essere la vita.
Forse, le versioni originali erano più cruente ma sicuramente non illudevano i bambini.
Ecco cosa hanno cambiato nelle fiabe. 

Cenerentola
Nella storia originale inventata dai fratelli Grimm, sul finale, si legge di come le sorellastre si amputino i piedi per poterli far entrare nella famigerata scarpetta di cristallo, e di come poi vengano accecate dai canterini uccellini di Biancaneve. 
Le due perfide sorelle finisco col divenire delle mendicanti.
La morale che veniva trasmessa era chiara: non agire per il male, non mentire, non andrà a finire bene.


Biancaneve e i sette nani
Anche a questa storia i fratelli Grimm avevano riservato una fine cruenta al cattivo di turno.
La strega cattiva, dopo il matrimonio di Biancaneve, viene costretta ad indossare scarpe roventi che la portano alla morte a causa dell’insopportabile dolore. 
A ognuno la fine che merita.


La Sirenetta
Hans Christian Andersen si dimostra essere non meno crudele dei fratelli Grimm.
Alla sua protagonista, infatti, fa fare proprio una brutta fine.
Il principe di cui è innamorata la Sirenetta, ama un’altra donna e l’unico modo che ha la Sirenetta per poter tornare ad essere una creatura marina è di uccidere con un pugnale speciale il suo amato.
Non riuscendo a commettere quel terribile atto, la protagonista si lascia morire, divenendo parte della schiuma del mare.
L’intento dello scrittore non era quello di raccontare una bella storia, ma quello di disilludere le bambine dal credere che l’amore vinca sempre. 


Il Gobbo di Notre Dame
Celebre scritto di Victor Hugo che nella versione animata presenta un lieto fine sia per Esmeralda che per Quasimodo.  
Nel testo originale, però, le cose non andavano così, Esmeralda alla fine non ci arriva nemmeno! 
Quasimodo, ferito dal rifiuto di Esmeralda, la tradisce, facendola impiccare in piazza.
Pieno di rimorso, lui poi si lascia morire di fame ai piedi della forca.
Proprio un bel finale, vero? 


Pocahontas
Questa non era una fiaba ma bensì una storia reale che è poi stata romanzata e trasformata in cartone animato.
Effettivamente, Pocahontas sposa John Smith ma dopo il matrimonio finisce con l’odiarlo. La ragazza viene poi rapita e utilizzata come strumento di propaganda. 
Pocahontas muore a soli 21 anni.

6 commenti:

  1. Eh si! Avevo già letto di queste differenze, infatti ho sulla mia lista la sirenetta, che è il mio cartone animato preferito :)

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    1. E' bruttissima la versione originale della storia! Preferisco quella della Disney :D

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  2. Tutte le versione Disney sono le migliori, mamma mia che brutta cosa se pensiamo che alle versioni originali c'è poche volte il lieto fine

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    1. sì, erano fatte apposta per far aprire gli occhi ai bambini sulla realtà, oggi invece i bambini li incantiamo ;)

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  3. molte fiabe dei Grimm sono macabre, ma la disney le ha riprese in maniera più leggera!

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  4. Oddioo sìì avevo già letto la versione dei fratelli Grimm, che cosa inquietante!

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