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domenica 18 settembre 2016

Recensione Lettura di Gruppo: "Macbeth" - William Shakespeare


Editore Newton Compton
Pagine 224

Prezzo cartaceo 4,90 EURO
Prezzo ebook 1,99 EURO
Anno prima edizione 1605
Genere Classico - Opera Teatrale 


Macbeth è uno dei picchi dell’immensa creatività di Shakespeare. Scozia, XI secolo. Istigato da apparizioni soprannaturali e da una moglie ambiziosa, il barone Macbeth uccide re Duncan e s’invischia in una catena di delitti fino a prendere coscienza della vanità del mondo e della diabolica insidiosità delle profezie. Con l’aiuto delle
truppe inglesi, la nobiltà lealista, guidata da Macduff, uccide l’usurpatore ristabilendo l’ordine. Shakespeare condensa diciassette anni di storia in un tempo apparente di poche settimane, porta in scena coscienze logorate dal Male, dà vita a personaggi immortali, come quello di Lady Macbeth, miscela di cupidigia, odio, follia. Da questa tragedia Verdi trasse un’opera memorabile e il cinema, grazie a Welles (1948), Kurosawa (1957), Polanski (1971), e ora Branagh (2013) e Justin Kurzel (2015), non ha mai smesso di esplorarne le potenzialità poetiche.

Se un dì, nella nebbia più fitta, tre streghe apparissero e con fare ossequioso vi dissero che la vostra fortuna è fatta, che presto re diverrete, quanto a loro tenderete le orecchie?
Macbeth ammaliato da tali parole, fuorviato da dolci speranza, si lascia condurre da mani oscure verso un destino già deciso, dove la sua rovina è già in agguato.
Quanto, auspicabili parole possono fuorviare il senno di un uomo, quanto la bramosia di un futuro non ancora giunto può trasformare i nobili in spregevoli
assassini!
E se vi chiedete or ora cosa Macbeth fece all'udirsi chiamare re quando ancora non lo era, non vi resta che leggere le sue infauste prodezze.
A me, il compito di lodare le celebri e ammalianti parole dell'indimenticabile Shakespeare, che in cinque atti ci strabiliano e mutano i nostri favori.
E se la vostra curiosità vi tormenta, sappiate che la genialità di quest'opera sta
nell'aver scelto come eroe il medesimo personaggio che funge anche da cattivo.
Macbeth è sia prode che vile, protagonista che antagonista.
Nasce al primo atto come figlio di migliori intenzioni e finisce la scena miseramente, tra le mani di un demonio tentatore.
Un futuro alettante è proprio ciò che lo travia.
Potere e gloria l'hanno in fin rovinato.
Tra tomenti e fantasmi terminerà il suo atto.
Per un appellativo da anteporre al nome, Macbeth, infine, tutto osò.
Ad apprezzare ciò che abbiamo, questa tragedia ci insegna. A non tradire gli amici, a essere fedeli ai propri valori, a non voler tutto, per infine, tutto perdere.
L'ennesimo capolavoro del più osannato scrittore.
Un'opera teatrale così ben ingegnata che bastano le parole per immaginarsi atti, rumori e personaggi.
Uno scritto dalla doppia lingua, originale a fronte e tradotta a fianco.
Una storia di malasorte e prodezze.
Un libro a cui assegno:
4 Wonderland su 5

Commenti dalla Lettura di Gruppo:

Erika: 
"Questa è la terza volta che lo leggo, non so perchè, ma a me Shakespeare piace tanto!!!"

Cristina:
"Il Macbeth è una tragedia storica affascinante. Con poche parole Shakespeare rende visibile un castello, una collina scoscesa, il lento movimento di un bosco. Adoro la Scozia e questo testo rende onore a questa terra sconfinata e nebbiosa, mutevole e cangiante, sempre spazzata dal vento. Con una narrazione scarna riesce a calarsi negli stati d'animo e nelle emozioni più recondite dei personaggi. Bellissimo il lamento di Macbeth dopo la morte di Lady Macbeth. Bellissimo . Da leggere ancora e ancora."

Irene:
"Finito ora!!!! Ovviamente non è una lettura scorrevole... a volte ho dovuto rileggere qualche passaggio... essendo una tragedia teatrale probabilmente se vista sarebbe più semplice!!!! È una tragedia complessa... i personaggi sono tutti offuscati dalla sete di potere e per ottenerlo uccidono senza alcun pentimento!!! In tutta la tragedia non vi è un personaggio positivo!!! Se questa era la trasposizione del tempo... diciamolo pure... non erano per niente fortunati a vivere in quel tempo!!!"

Dal libro:

- "Vieni, inganniamo il mondo con l'aspetto più allegro:
Un viso falso celi ciò che sa un falso cuore."

- "Vanno al risparmio, in cielo:
Son tutte spente le loro candele."

- "Macbeth uccide il sonno - l'innocente sonno,
Il sonno che sgroviglia l'ingarbugliato grumo degli affanni."

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