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sabato 13 maggio 2017

Recensione Lettura di Gruppo: "Il club dei ricordi perduti" - Ann Hood


Editore Tre60
Pagine 352 
Prezzo cartaceo 9,90 EURO
Anno prima edizione 2007
Genere Narrativa Straniera

Senza nessuno cui dedicarle, le parole
sono vuote e inutili. Come vuota e inutile è ormai la vita di Mary Baxter, una brillante giornalista che ha visto il filo della sua esistenza spezzarsi un maledetto giorno di primavera. Tuttavia, con un matrimonio sull’orlo del fallimento e un lavoro che ha perso ogni significato, Mary sorprende per prima se stessa quando decide di seguire l’unico consiglio che le ha dato la madre per superare il dolore: iscriversi a un corso di lavoro a maglia. Scettica ma allo stesso tempo incuriosita, Mary inizia quindi a frequentare la merceria di Alice – una premurosa e saggia vecchietta – dove cinque donne si ritrovano ogni mercoledì sera per creare sciarpe, maglioni, cappellini e calzini. Così, col passare delle settimane, si instaura un profondo rapporto di intimità e amicizia tra Mary e le componenti del «club», che durante le sedute le raccontano il proprio passato. Come Scarlet, che ha deciso di aprire una panetteria dopo aver perso l’amore; o Beth, madre di quattro figli, che si porta dietro un grande rimpianto; e poi Lulu, Ellen, Harriet, ognuna con la sua storia e i suoi segreti, le gioie e le delusioni, i successi e i fallimenti… E saranno proprio quelle donne e la serenità trasmessa dal lavoro a maglia ad aiutare Mary a capire che è sempre possibile uscire dal guscio in cui ci rinchiudiamo, per aprirci di nuovo alla vita e all’amore.

La fiera della malinconia, ecco come descriverei questo libro pieno di storie dal finale ancora tutto da scrivere.
Tra queste pagine c'è la vita di Mary e il suo dolore per la morte della sua bambina di cinque anni.
C'è Lulu e il suo trauma, Ellen e il cuore malandato della figlia, c'è Scarlet e la tragedia che l'ha segnata, c'è Harriet e quel primo atto di terrorismo, c'è Beth e la sua battaglia e poi c'è Alice che le riunisce tutte nel suo negozio di lane dove insegna a tutte loro a fare la maglia e a cacciare lontano i cupi pensieri, la depressione, il dolore.
Il loro è un club di cuori spezzati, di menti troppo piene, di occhi colmi di lacrime.


"All'inizio succede così. Lavori a maglia per salvare la tua vita."

Una trama semplice, che si riassume in poche tragiche parole, ma piena di emozioni così forti che lottano per uscire e travolgere tutto ciò che sta loro di fronte.
Decine di vicende diverse, accomunate da un filo di lana che viene lavorato da ferri carichi della voglia di stare meglio, di tornare di nuovo a vivere.

"Ogni punto è una lettera, e in ogni giro io scrivo: - Ti voglio bene. -"

E un po' alla volta, così come veniamo a conoscenza delle storie delle frequentatrici del club della maglia, le vediamo alle prese con le loro vite, tessute giorno dopo giorno con coraggio e forza.
La storia che più mi ha colpita è quella di Beth per via della sua determinazione a non lasciare soli i figli, della sua tenacia, della sua voglia di combattere senza resa.



"Beth, hai regalato una vita di ricordi."

Un testo commovente dove il destino si accanisce sui personaggi, e dove loro, prontamente, si spezzano ma poi trovano anche il modo di rialzarsi.
Un libro colmo di tristezza dietro a cui si può scorgere però la speranza di un nuovo inizio.
Una lettura estremamente cupa, che ti mette un po' di malumore ma che ti fa anche commuovere.
La voglia di lavorare a maglia poi vi assalirà!
E' stato bellissimo leggere questo libro con le Lettrici del gruppo perchè era un po' come fare parte del club della maglia, ma invece della lana condividevamo le pagine del libro.
Concludo, assegnando al libro:

- Trama: 4 - Narrazione: 3 - Personaggi: 3 - Cover: 4 - Finale: 3 -

3 Wonderland su 5

Commenti dalla lettura di gruppo:

Sandra:
"Il libro mi è piaciuto molto, è vero che ha una linea di tristezza che va dall'inizio alla fine ma ti lascia con quell'alito di speranza per un possibile futuro sereno. Le storie sono tutte commoventi, ho pianto per Beth ma forse quella che mi ha lasciata con un nodo allo stomaco è quella di Scarlet."

Irene:
"Beth ... è la storia che più mi ha commossa e che mi ha lasciato un'infinita tristezza.
Resto comunque del parere che tutte loro avrebbero dovuto andare in gruppo a Lourdes a chiedere qualche benedizione."

Marianna:
"E' un libro profondo e struggente che ci fa riflettere sul senso della vita e della morte, un dolore immenso raccontato in tutte le sue sfumature e condiviso da donne forti e coraggiose. La storia che mi è piaciuta di più é quella di Alice che poi é la fondatrice del club della maglia.

E' un club della maglia, ma potrebbero chiamarlo il club delle lacrime, ognuno ha il suo fardello da portare e il suo dolore da condividere.
Ma é anche un libro che parla di seconde occasioni e nuove opportunità.
Che tristezza ... ma nello stesso tempo queste donne hanno una forza e un gran coraggio.
Il libro ci insegna che nonostante il dolore ci possa annientare e soffocare la vita ci offre sempre un'altra chance e innumerevoli possibilità.... Mi é venuta una pazza voglia di imparare a lavorare ai ferri. Voto 9."

Simona:
"Il libro mi è piaciuto molto anche se ha una linea di tristezza però fa vedere che ci possono essere delle altre possibilità e il coraggio di queste donne. La storia di Beth e quella che mi ha più commossa perchè forse avendo perso mia madre un po' di anni fa mi ha fatto rivivere quei momenti e che quando una mamma ci lascia una parte di noi se ne va con lei."

Barbara:
"Un libro forte, con un impatto emotivo importante, non certo da leggere al parco ma comodamente sdraiati sul divano con una scatola di fazzoletti a portata di mano. Assolutamente da consigliare."

Carmela:
"Libro toccante e delicato che tratta di coloro che subiscono un lutto, una perdita, della sofferenza che passo dopo passo diventa più sopportabile se confrontata con altre sofferenze e del lavoro a ferri, che con il suo ipnotico ticchettio quieta la mente. Le storie di Mary, Scarlett, Ellen, Lulu, Harriet, donne che insieme riescono ad andare avanti, intrecciandosi con Beth, Roger, Mamie, ed Alice in primis. Cosa potrei scrivere senza svelare troppo di questo libro che iniziato, è talmente commovente, a volte disperato da farti piangere, ti spinge ad andare avanti aprendosi alla speranza e finito ti lascia il rimpianto come di aver lasciato un gruppo di amiche.Voto 10."

Stefania:
"Davvero un bel libro (poi il lavoro a maglia mi risveglia sempre tanti ricordi), scrittura semplice e scorrevole non riesci a smettere, una volta iniziato lo leggi tutto ed entri nella storia, la vivi, senti il dolore, la colpa, ti arrabbi, gioisci con loro, vere emozioni e vivi le loro vite, intanto la voglia di provare a lavorare il filato, cresce...
Più che consigliato!"

Pin Jak No:
"Mary segue il consiglio e da li parteciperà anche alle riunioni del club della maglia che si tengono ogni mercoledì sera, piano piano stringe amicizia con le 5 componenti del club e lì capisce che non è l'unica a soffrire tanto. Ma ogni componente ha una storia triste o disperata, ma con la loro amicizia e il lavoro a maglia si può trovare la forza per andare avanti e credere ancora in futuro positivo!"

Valentina:
"Il libro mi è piaciuto molto anche se mi ha messo un po' di tristezza... La storia che mi ha commosso più delle altre è stata quella di Beth."

Angela:
"Ho finito proprio ora di leggere il libro.
Una storia, anzi un insieme di storie che parlano di dolore, morte, ma, fondamentalmente, di seconde possibilità. Ognuna di loro è riuscita a superare le difficoltà che la vita metteva davanti. Tutte le storie avevano un qualcosa di particolare, che mi è rimasto dentro, ma se dovessi scegliere quella che mi è rimasta più impressa è stata quella di Lulu. È tristemente attuale. L'imprevedibilità della vita con tutti i colpi di scena che ci riserva.
In totale do al libro un 8."

Dal libro:

- "Le parole, che erano state la sua vita, il suo rifugio, a volte persino la sua salvezza, ora erano diventate le cose più inutili del mondo."

- "Le storie assomigliano al lavoro a maglia, non è vero? Tutto è collegato, connesso."

- " "Io porto la mia bambina a Boston. Voglio salvarle la vita." Chiaramente in quel momento non lo sapevo, ma stavo salvando anche la mia vita."

6 commenti:

  1. Libro che sembra regalare una forza di volontà immensa di riprendere in mano la propria vita e affrontarla al massimo anche se il passato è sempre con loro. Sono rimasta colpita dalla trama e dalla tua recensione.
    Un saluto,
    Destino di Carta.

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    1. E' stata davvero una lettura sentita, piena di malinconia ma anche della forza di tornare a vivere.
      Se ti piace il genere, te lo consiglio :)

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  2. Sembra davvero un bel libro!!! :) Ci sono altre letture di gruppo previste?

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    1. sì, una al mese qui https://www.facebook.com/groups/1832706560351983/
      ora è aperto il sondaggio per decidere il libro di giugno :)

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  3. Ciao!
    Ho letto e recensito anch'io questo libro un annetto fa e mi era piaciuto davvero moltissimo!!
    Una storia triste, certo, ma anche piena di coraggio e rivincita!
    Ogni storia raccontanta mi ha toccato il cuore! :)

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    1. Io ho amato molto la storia di Beth, detestato quella di scarlet invece.
      Sono felice che sia piaciuto anche a te :D

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