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lunedì 9 ottobre 2017

Recensione: "Ciò che non muore mai: Il romanzo di Chopin" - Alfonso Signorini


Editore Mondadori
Pagine 264
Prezzo cartaceo 18,00 EURO
Prezzo ebook 10,99 EURO
Anno prima edizione 2017
Genere Biografia

Una storia d'amore fatta di passione,
compassione e livori profondi. Il genio romantico di Fryderyk Chopin è il paradigma contemporaneo del talento, del viaggio, della sofferenza, della capacità di amare e di odiare. La sua misteriosa vicenda sentimentale con George Sand è lo sfondo di un'esistenza continuamente vissuta tra il paradiso e l'inferno. Chopin fu la grazia della sua musica eterna e fu la dannazione della fragilità. Amò profondamente, ma faticò sempre a convivere con la propria umanità. Un uomo moderno, da scoprire, conoscere e amare.

La storia che questo libro vuole raccontare è la storia di un genio, di un pianista eccezionale.
E' la storia di Fryderyk Chopin e prima ancora quella del padre.
All'inizio, leggiamo infatti di Nicolas Chopin che si trasferisce in Polonia e inizia a lavorare come insegnante di francese presso la contessa Skarbkowa, con la quale instaurerà un legame che durerà negli anni, soprattutto con il figlio di lei, il conte Fryderyk, che lo aiuterà in un momento alquanto teso, tanto che Nicolas deciderà di chiamare il figlio proprio come il conte.
Fryderyk Chopin viene considerato un prodigio fin dalla tenerà età, più che i giocattoli, lui ama suonare il piano, giocare con le variazioni, i suoi compagni di giochi sono Mozart, l'adorato Bach, Beethoven.

"Non ho bisogno di giocare, ho bisogno di suonare."

A quattro anni, Fryderyk fa parlare di sé per le sue abilità al pianoforte, a sette inizia a comporre musica e a otto ha il suo primo concerto.

"La tua musica è notte, piccolo Chopin, e nelle tue notti finalmente si vedranno i colori."

Mentre il padre diventa uno degli insegnanti di lingue più richiesti di Varsavia, Fryderyk cresce e inizia a girare per il mondo portando con sé la sua musica.
Vienna gli è ostile ma Parigi lo ama! E mentre viaggia si accompagna a persone diverse, persone che Fryderyk con il suo grande cuore ama senza limiti.

"Ama, Fryderyk. Ama. Ama tutto ciò che puoi."



Con una narrazione in terza persona colma di poesia, Alfonso Signorini racconta la vita di Nicolas e Fryderyk Chopin.
Lo fa con parole semplici ma coinvolgenti, saltando vari anni e andando dritto al punto, parlando degli avvenimenti più importanti e significativi.
Ci presenta quindi una versione semplificata e riassuntiva di quella che è stata la vita del famoso pianista.
Vari personaggi storici fanno la loro comparsa nel testo, personaggi che in un modo o nell'altro hanno fatto parte della vita degli Chopin, personaggi che attraverso questo libro ci viene data l'occasione di conoscere meglio, anche se forse superficialmente.

"Chopin la musica la ascolta e la assapora."

Attraverso una storia che a volte sembra proprio un romanzo, l'autore ci fa conoscere e ricordare un grande della musica polacca.
Ce lo mostra sotto ogni sua più piccola sfumatura, mostrandoci quel bambino nato già adulto e dedito al suo pianoforte.
Nel libro si possono leggere curiosità e avvenimenti che lo vedono protagonista, nonché la sua vita romantica.
E' stata una lettura leggera, affatto tediosa, che a fine testo mostra persino alcune foto relative a Fryderyk e altri personaggi.
E' un libro che ho letto con piacere e a cui assegno:

- Trama: 3 - Narrazione: 4 - Personaggi: 4 - Cover: 3 - Finale: 3 -

3 Wonderland su 5

Dal libro:

- "La memoria è una carogna, tiene in vita anche ciò che non ti piace."

- "Quelli che non ridono mai non sono persone serie."

- "Tu continua a suonare, Fryderyk. Per favore, non smettere mai."

- "Ti sei illuso che senza uno specchio non si invecchia."

2 commenti:

  1. Mi ha intricato molto, sin dalla prima volta lo vidi fra le nuove pubblicazioni. La musica classica non mi piace, ma questo non nascondo mi intriga davvero tanto ☺☺

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    1. Più che sulla musica, il libro è incentrato sul personaggio storico ed è fatto sotto forma di romanzo.
      Molto piacevole e leggero, insomma non è la solita biografia che magari può annoiare, è scritto bene.

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