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giovedì 26 ottobre 2017

Recensione: "La donna silenziosa" - Debbie Howells


Editore Newton Compton
Pagine 330
Prezzo cartaceo 10,00 EURO 
Prezzo ebook 0,99 EURO
Anno prima edizione 2015
Genere Thriller

Quando Rosie Anderson, una ragazza di appena

diciotto anni, scompare, la cittadina idilliaca dove viveva non è più la stessa. Kate, la giardiniera del posto, è scossa e tormentata dal senso di colpa. Conosceva bene Rosie e, negli ultimi tempi, forse era arrivata a conoscerla anche meglio della madre. Rosie era bella, buona e gentile. Veniva da una famiglia amorevole e aveva tutta la vita davanti a sé. Chi avrebbe mai voluto farle del male? E perché? Kate è convinta che la polizia non stia valutando tutti gli indizi. Di sicuro qualcuno in paese sa più di quel che dice. Via via che le ricerche del colpevole vanno avanti, Kate è sempre più ossessionata dalla soluzione del mistero…

Inizia tutto con una morte, quella di Rosie, e la sua triste consapevolezza di stare lasciando questa vita.
Rosie aveva diciotto anni, era timida, amante dei cavalli.
Aveva una sorella più piccola, era figlia di Jo e Neal. Lui è un giornalista, un inviato di guerra.
Hanno una vita agiata, si trasferiscono spesso, tra la loro riservatezza si celano però brutali segreti.
La morte di Rosie non viene scoperta subito.
All'inizio la davano per dispersa. Sua madre chiamava disperata le amiche per sapere se l'avevano vista.
E' così che Kate viene a conoscenza della cosa.
Kate è amica di Jo, madre di Grace, ragazza della stessa età di Rosie.
Kate e Rosie si vedevano spesso, la ragazza amava trascorrere il suo tempo con i cavalli di Kate, con loro si sentiva a suo agio.
Qualche giorno dopo, è proprio in quei sentieri dove Kate va a cavalcare che il cadavere di Rosie viene trovato.
Ed è proprio attraverso i suoi ricordi, gli ultimi prima di morire, che vediamo la sua vita.
Una famiglia che nasconde raccapriccianti colpe.
Un'infanzia vissuta nella paura e nel regime dittatoriale.
Un amore che purtroppo non l'ha salvata.


Che dire di questo testo, se non che è stato una grande delusione?
Una storia mediocre che ho letto fino alla fine solo per sapere se le mie supposizioni in merito all'assassino erano giuste.
Il nome del colpevole è sempre stato lì, in bella vista, tra l'inchiostro delle parole, tra altri nomi ingannevoli, ma era evidente, l'ho riconosciuto subito.
I personaggi si dividono in due gruppi: quelli malati di mente e quelli stolti!
Vogliamo parlare della cieca Kate? La nostra detective dilettante/giardiniera? 
Per tutto il libro non fa che indagare, ficcare il naso in giro, gironzolare intorno la famiglia di Rosie e per tutto il tempo non vede la verità, nemmeno quando le mandano i bigliettini con gli indizi!
Tutt'al più con lei c'è Laura, una giornalista che non fa che passarle altri indizi!
Proprio due volpi, non c'è che dire! 
Passiamo ora ai personaggi psicopatici!
Diciamo che della famiglia di Rosie ... si salva solo quest'ultima! 
Non dico altro! Solo che suo padre l'ho davvero detestato! 
Comunque, questo libro mi ha decisamente annoiata. Non è intrigante, non è brillante, il colpevole si intuisce subito e non ci sono nemmeno tante indagini, quindi, alla fine dei conti, è stata una lettura decisamente soporifera.
Le uniche parti passabili erano quelli narrate da Rosie e un po' quelle brevi della sorella, ma nulla di eclatante o entusiasmante.
Motivo per cui assegno al libro:

- Trama: 2 - Narrazione: 3 - Personaggi: 2 - Cover: 3 - Finale: 2 -

2 Wonderland su 5

Dal libro:

- "E senza rendermene conto, visualizzo l'immagine di una stella lucente, che acceca tutti quanti con il suo bagliore un'ultima volta prima di implodere."

- "Ancora mi chiedo come ho fatto a non capirlo."

- "Ho un brutto presentimento. E poi si trasforma in paura, sì, la paura è in agguato dietro ogni angolo."

2 commenti:

  1. Ciao! Mi dispiace che proprio non ti sia piaciuto. Io non l'ho trovato un thriller indimenticabile, ma mi ha comunque coinvolto. 😃

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    1. Io l'ho trovato proprio scialbo, come thriller ha fatto piuttosto pena.

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