Editore Piemme
Genere Thriller1935.
Il dottor Viktor Kosàrek è uno psichiatra del manicomio criminale di Bohnice ... o almeno lo era.
Viktor viene infatti assunto in un manicomio molto più temibile, quello di Hrad Orlu, in Cecoslovacchia.
Quel manicomio ospita solo sei detenuti, i più pericolosi, i più sanguinari, quelli conosciuti come i "sei figli del diavolo".
Ognuno di loro ha un soprannome.
C'è la Vegetariana, una signora esile, apparentemente innocua che però si è mangiata un occhio del precedente psichiatra.
C'è poi il Taglialegna, un boscaiolo che ha fatto a pezzi (letteralmente) tutta la sua famiglia.
Il Pagliaccio è un uomo piccolo, infantile, un ex circense che amava spaventare i bambini ... e non solo.
Il Necromante è uno scienziato che fa esperimenti con i morti ... o con ciò che crede resti di loro.
Poi c'è il Collezionista di cristalli, chiamato così per la sua ossessione per il cristallo di Boemia ... le cose che ci fa con quel cristallo!
Infine, il Demone, il più pericoloso di tutti. Ha ucciso, smembrato, mangiato ogni genere di essere umano, bambini compresi! E usava le loro facce come maschere.
Questi elementi sono rinchiusi nel manicomio che sorge all'interno di un antico castello. Castello che pare sia stato costruito per proteggere l'ingresso dell'inferno.
Viktor e gli altri psichiatri studiano questi sei individui allo scopo di trovare nuove cure, nuove terapie per aiutare le persone malate come loro.
In particolare, Viktor è convinto che il diavolo non sia un concetto ma qualcosa di reale che giace nelle persone ed è questa teoria che lui vuole testare, vuole trovare l'aspetto diabolico.
Nello stesso tempo, a Praga, il capitano della polizia Lukas Smolák è alle prese con un serial killer chiamato "Grembiule di Cuoio".
Una nuova vittima è stata trovata, una donna maciullata.
I dettagli a riguardo sono davvero raccapriccianti.
Il modo di uccidere di questo killer assomiglia a quello di Jack lo Squartatore, assassino che agiva a Londra cinquant'anni prima.
I capitoli di Viktor si alternano a quelli di Lukas, fino a quando non si intrecciano.
L'aspetto più interessante del libro è l'analisi psichiatrica dei detenuti.
Le loro storie vengono analizzate da Viktor, gli stessi detenuti gli raccontano parte della loro vita.
Sono storie agghiaccianti ma affascinanti proprio perché trattate anche dal punto di vista psicologico.
La storia del Demone è quella più impressionante, del resto lui stesso afferma di non essere pazzo ma solo malvagio!
La trama di questo libro è molto ricca: nazisti, psicopatici, serial killer non manca nulla insomma, un bel mix di follia. Tuttavia non è molto ricca di eventi, nella prima parte, in pratica, si parla più che altro dei sei figli del diavolo e in effetti, i loro racconti erano le parti più interessante, il resto non era particolarmente avvincente.
A metà libro, la storia prende una svolta inaspettata, surreale.
Il finale non mi ha sorpresa più di quel tanto, me lo aspettavo.
Nel libro ci sono diverse scene molto raccapriccianti, dettaglio che può piacere o meno.
La narrazione, però, non mi ha convinta, non è molto fluida, rallenta un po' la lettura.
Lo scenario storico non è molto marcato, spesso mi dimenticavo che il libro era ambientato durante la seconda guerra mondiale e non nei giorni nostri.
Consiglio questo libro a chi ama i thriller psicologici e non teme scene macabre.
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