Purtroppo, mi ha un po' delusa.
È venerdì notte quando la dottoressa Kay Scarpetta viene chiamata dal sergente Marino.
Hanno trovato un'altra vittima, la quarta.
Gli omicidi erano iniziati due mesi prima e Kay si occupa personalmente delle autopsie.
La vittima (come le altre) è stata uccisa in casa sua, nella sua camera da letto. È state legata, uccisa e violentata.
Kay vuole ad ogni costa trovare il colpevole ma è complicato, non solo perché ci sono poche prove ma anche perché alcune sono state manomesse.
👉 Ecco, la trama è tutta qui, si può riassumere perfettamente con un paio di frasi. Non è nulla di complesso, le indagini le seguiamo dal centro di medicina legale, sulla scena del crimini e a volte seguiamo Kay in qualche sporadica uscita sul campo.
👉 Il tutto ci viene raccontato dal punto di vista di Kay, direttrice del Centro di medicina legale del Commonwelth della Virginia. Affrontiamo quindi il caso dal laboratorio. Le autopsie vengono spiegate passo dopo passo, in modo analitico. Non ci sono scene particolarmente macabre o crude.
In particolare, ci vengono spiegate le nuove tecniche, come lo studio del DNA.
👉 Oltre al caso, il libro tratta anche la vita privata di Kay, in particolare conosciamo sua nipote Lucy.
👉 I vari personaggi sono ben descritti, l'autrice ci parla in generale del loro aspettato e delinea bene il loro carattere.
👉 L'inizio è davvero lento e noioso. Nelle prime cento pagine, si parla raramente del caso, tutto si concentra su Lucy, sul compagno di Kay e su un problema al centro di medicina. Le indagini procedono al rallentatore, all'inizio ero quasi tentata di abbandonare la lettura perché non riuscivo ad andare avanti tanto era monotono. Fortuna che è migliorato nella parte finale!
👉 Le ultime cento pagine sono entusiasmanti! Lì sono concentrate le indagini, le rivelazioni, i colpi di scena! È l'unica parte del libro che mi ha elettrizzata.
Sinceramente, non ho voglia di continuare questa serie, mi aspettavo qualcosa di molto più intrigante e coinvolgente. Tuttavia, ho già preso altri libri di questa serie quindi li leggerò, magari saranno migliori di questo.
Sotto i commenti della lettura di gruppo.
Prima traccia di Ottobre.
RispondiEliminaTraccia Gold "Postmortem" di Patricia Cornwell.
Recensione di Michela Di Terlizzi.
Oscar Mondadori
326 pagine
#ladredilibri
Richmond: un serial killer è in azione e già tre donne sono state uccise, violentate e strangolate brutalmente nelle loro camere da letto. Sembra che nulla le accomuni, l'omicida sceglie e colpisce le sue vittime a caso. La sola costante è che i delitti avvengono sempre nella notte tra venerdì e sabato. E' per questo che quando una telefonata della polizia la sveglia nel cuore della notte, Kay Scarpetta, capo dell'ufficio di medicina legale della Virginia, intuisce immediatamente che lo spietato assassino ha agito di nuovo e colpirà ancora. Kay non può escludere nessuna ipotesi, nemmeno quella di essere il suo prossimo obiettivo... E sa che Lui non è il suo unico nemico!!
"Postmortem" è il primo libro della fortunata serie che vede protagonista Kay Scarpetta, medico legale e da poco direttrice dell'istituto della Virginia. È stato scritto nel 1990 ma è incredibilmente moderno e innovativo, infatti quando è uscito questo libro l'argomento era abbastanza inedito, non si parlava minuziosamente di autopsie, non si era abituati a leggere le descrizioni di cadaveri uccisi nei modi più brutali e crudeli, si conoscevano poco le tecniche di anatomopatologia e balistica e soprattutto era veramente raro che di queste pratiche si occupasse una giovane donna tra l'altro piuttosto affascinante. Kay viene descritta come una quarantenne, alta circa un metro e sessanta, bionda dagli occhi azzurri, elegante e affascinante, che adora la cucina italiana, grazie alle sue origini, e le sue specialità sono le lasagne e le tagliatelle. Le piace cucinare perche è l'unico momento in cui si rilassa e stacca dalla sua professione. La sua caratteristica principale è la razionalità e la fiducia incondizionata nella scienza e nella medicina, la sua missione è scoprire e ricostruire il modus operandi di un serial killer dalle tracce impercettibili che lascia dietro di sé: DNA, fibre, impronte. Quindi ogni particolare, anche il più piccolo e all'apparenza insignificante, deve essere analizzato.
In questo caso particolarmente complicato, Kay talvolta si lascia prendere dall'emotività e si fa coinvolgere più di quanto avrebbe voluto, ma sa che la paura e la rabbia possono fargli perdere la lucidità necessaria per venirne a capo.
Questo assassino infatti non ha scrupoli, entra dalle finestre lasciate aperte ed è particolarmente brutale con le sue vittime. La paura dilaga senza controllo nella città di Richmond, anche grazie alle indiscrezioni che trapelano dalle scene dei crimini e che la stampa, e in particolar modo la famigerata cronista di nera Abby Turnbull, vincitrice di molti premi grazie ai suoi articoli, sfrutta per scoop che allarmano ancora di più la popolazione.
Tutte le vittime sono uccise in maniera sadica e crudele, dopo torture, stupri ed una lenta agonia, soffocate con un cappio al collo. Scarpetta, nonostante la grande raccolta di prove ed indizi non capisce cosa possa accomunare queste morti. Inoltre sembra che qualcuno trami contro di lei e il suo ufficio, non si fida di nessuno, si sente sola, è convinta che il sergente Pete Marino, responsabile delle indagini, non l'aiuti ma le remi contro. Pensa che possa essere il capro espiatorio sia per le fughe di notizie che per i grossolani errori della polizia. A questa situazione per niente facile si aggiunge Lucy, la sua sveglia ed intelligente nipotina, figlia di sua sorella, che adora ma che trascura, non riuscendo a dedicare il tempo che vorrebbe per via del suo lavoro.
Kay non può permettersi di perdere la testa ma dovrà ragionare per catturare questo spietato serial killer perché nessuno è al sicuro, neanche lei...
Veramente un bel libro!
io non sono rimasta super entusiasta però ne proverò altri :)
EliminaPremetto che avevo letto questo libro anni fa, in un periodo che amavo la Cornwell. L’ho riletto per il gruppo e non so l ho trovato un po’ noioso, si concentra molto sulla vita di Kay, troppe nozioni scientifiche, certo é il suo libro d’esordio ma la tendenza a concentrare tutto alla fine non piace molto. Lato positivo i personaggi sono ben definiti, come la nipote Lucy.
RispondiEliminaSpero migliori perché ne ho altri due di questa serie
Elimina
RispondiElimina1° Gold di Ottobre.
Casata: #LostinAusten
" Postmortem ", Patricia Cornwell
Pur non essendo il primo libro della CORNWELL che leggo, trovo incredibile il fatto di essermi lasciata sfuggire questo che è il primo della serie che vede KAY SCARPETTA protagonista😱... imperdonabile, oserei dire!!!
Lo stile è pressoché esemplare, il registro narrativo scorrevole e - nonostante i temi trattati - piacevole, una trama costruita alla perfezione che riesce a coinvolgere come pochi sanno fare!
Se proprio devo trovare un difetto dirò che il finale è piuttosto sbrigativo e forse doveva essere trattato con un po' più di " rispetto ", ma comunque è un buon thriller sotto tutti gli aspetti!!!
A me non è piaciuto tantissimo, il top è sul finale
Elimina"Postmortem" di Patricia Cornwell
RispondiEliminaMondadori Editore, 1994
361 pagine
Traccia GOLD
#ladredilibri
⭐⭐⭐⭐⭐
La città di Richmond, in Virginia, è terrorizzata da un serial killer, le vittime sembrano scelte a caso.
Le accomuna solo il fatto che sono tutte donne, violentate e strangolate nelle loro camere da letto e che gli omicidi si verificano tutti tra la mezzanotte del venerdì e prima dell'alba del sabato 😰
È per questo che la dottoressa Kay Scarpetta, nominata da due anni direttrice del Centro di Medicina Legale del Commonwealth della Virginia, decide di occuparsi personalmente del caso.
Il killer non lascia indizi utili, solo una sostanza misteriosa che brilla sotto il laser, tracce di sperma e un insolito odore. L’analisi del DNA è una nuovissima tecnica, i tempi sono lunghi eppoi non esiste ancora un database con il DNA di tutti i criminali, quindi si trovano in un vicolo cieco... il killer può colpire in qualsiasi momento, ovunque... 😱
Intanto, Kay ha capito di avere altri nemici... qualcuno sta cercando di intralciarla, qualcuno che nell'ombra cerca di compromettere la caccia all'assassino facendo trapelare informazioni alla stampa rubandole dal suo ufficio per metterla in cattiva luce.
"L'isolamento è la più crudele delle punizioni e mai mi era venuto in mente di essere qualcosa di meno di un essere umano per il solo fatto di non essere maschio." 😠
Nello stesso periodo con lei in casa c'è Lucy, la sua unica nipote, che a dieci anni già studia i libri di scienze e di matematica delle scuole superiori. Un piccolo genio e una insopportabile peste 😊💞
In contemporanea per destabilizzare il killer, lei, Benton Wesley e la cronista Abby Turnbull (sorella della quinta vittima) decidono di diffondere la notizia che il corpo dell'assassino ha un odore particolare.... e durante un controllo, Kay scopre per caso che tutte le vittime, qualche giorno prima di essere uccise, avevano chiamato il 911 🙄
All'improvviso Kay Scarpetta diventa una potenziale vittima 😨
È sola... di chi si può fidare??
Il sergente Pete Marino da che parte sta?
"Postmortem" è il primo romanzo della Cornwell, ed è un libro un po' datato 1990 😊 che ha vinto svariati premi come l'Edgar Award americano, io l'ho letto secoli fa (infatti per me è una rilettura) comunque ho ritrovato la trama avvincente e ricca di colpi di scena, me lo sono proprio divorato 👍🏻
Amo la Dottoressa Kay Scarpetta, divorziata, senza figli... che ama il suo difficile lavoro di medico legale... è forte, determinata e competente... e per questo che è circondata da uomini che la invidiano.
"Sopravvivere era la mia sola speranza, avere successo la mia unica vendetta."
⭐⭐⭐⭐⭐
"I morti non mi hanno mai fatto paura. È dei vivi che ho paura." 🙄😊
key è davvero tosta, su questo punto nulla da dire
EliminaEmma Guidi
RispondiEliminaCasata Ladre di libri
Ho trovato questo libro un po’ noioso, ho fatto fatica a leggerlo, troppo descrittivo dei sentimenti e degli stati d’animo della dottoressa Scarpetta e pagine intere descrittive delle procedure tecniche ma dal punto di vista della storia praticamente in un paio di pagine si trova il serial killer
e finisce il libro. Non si capisce neanche per quale ragione il commissario Amburgey la odia tanto da fabbricare prove false per cercare di distruggerla professionalmente, solo perché è una donna in un mondo di uomini? Ci sono varie incongruenze come il procuratore Boltz suo fidanzato super sexy e stupratore che ad un certo punto cambia città e rimane impunito.
Mi aspettavo qualcosa di più da questo libro
Forse sul fidanzata spiega qualcosa di più nei prossimi libri
EliminaTraccia gold #1 ottobre
RispondiEliminaCasata: #ordinedellafenice
Avevo grandi aspettative per questo romanzo, perché i precedenti che ho letto dell'autrice con protagonista Kay Scarpetta mi sono piaciuti veramente tanto, ma questo mi ha lasciato un po' con l'amaro in bocca. Inizia bene, dato che ci troviamo subito dentro ad un caso, tuttavia si perde durante la narrazione risultando fin troppo lento. Mi piace lo stile descrittivo, soprattutto quando si parla di questo genere dato che non mi 'triggera' né infastidisce, ma in questo caso non serve a niente se non a rallentare la lettura. Per 3/4 del romanzo non succede praticamente niente, viene tutto condensato nell'ultimo centinaio di pagine ed è un peccato perché se fosse stato tutto così sarebbe stata una bomba.
La protagonista ed il suo malvisto collega Marino rimangono i miei personaggi preferiti, così come la nipotina continua a urtarmi — non ho letto i romanzi in ordine, ma in tutti ( anche quando è già adulta ) risulta antipatica ed irritante allo stesso modo.
sì, la nipotina fa venire il nervoso
EliminaCasata ordine della fenice
RispondiEliminaSimona anelli
Sono una grande Fan di Patricia Cornwell ma soprattutto di Kay Scarpetta.
Di tutti i libri questo è il meno apprezzato: per le prime 100-150 pagine non accade nulla! Lentissimo in generale. Accadono fatti che poco c'entrano col thriller in sè.
Pete Marino, uno dei miei personaggi preferiti, pare fare il doppio gioco...insomma....sono un tantino delusa e non lo consiglio.
menomale, perchè ne ho altri e sono felice di sapere che sono migliori
EliminaCasata Ordine della Fenice
RispondiElimina_Commento con spoiler_
Dunque dunque dunque... all'inizio non ero convinta di voler leggere il libro, per via di ciò che accade alle vittime. In realtà, tra serie Tv come Grey's anatomy, Castle e L'Allieva, l'argomento mi ha preso un po' meno allo stomaco di quanto immaginassi.
L'ho trovato uno strano romanzo d'esordio: i personaggi non vengono introdotti più di tanto, ci ritroviamo già con rivalità molto accese con Amburgey e altri, e soprattutto Kay viene coinvolta in prima persona nel caso e la sua vita è a rishcio! non so, mi aspettavo un romanzo d'apertura in cui magari si parlasse del passato di lei, si mostrasse come sa essere brava e distaccata nel suo lavoro... e avrei lasciato in altri romanzi, più avanti, un coinvolgimento personale (a livello emotivo) nel caso e un attentato alla sua vita. Mi pare tutto un po' troppo, per il primo libro.
Mi ha colpito tutto il discorso sui computer, che fanno parte della nostra vita e riguardo ai quali non ci poniamo troppi interrogativi... negli anni 80/90 non era così, per capire come un computer dovevi aver studiato il manuale... ora li usiamo in automatico, senza porci il problema di come e perchè funzionano.
Per quanto riguarda i personaggi:
Kay Scarpetta mi è piaciuta, la nipotina Lucy è tosta ma mette tenerezza (già non è facile avere un'intelligenza sopra la media quando si vive in contesti familiari normali, così deve essere un incubo), del sergente Marino ho intuito subito che in realtà è burbero ma buono. Interessanti i plot twist su Abby e Boltz. Interessante anche la modalità con cui l'assassino sceglie le vittime.
Non credo leggerò altri libri di questa serie, però alla fine gialli e thriller sono abbastanza nelle mie corde (anche se ho avuto un paio di incubi, a sto giro xD)
anch'io avrei voluto lasciare perdere ma ormai ho già preso altri due libri sulla fiducia, mannaggia
EliminaRossana Giacon
RispondiEliminaBambini Sperduti
Questo libro proprio non lo volevo leggere. Poi invece, nonostante le lunghe descrizioni e divagazioni, mi ha preso l'ansia di finirlo. Le pagine "indigeribili" riguardanti le descrizioni del lavoro dell'anatomopatologa Scarpetta, se devo essere sincera, a tratti le ho saltate. Certo è che da ora in poi non lascerò più finestre della casa aperte. Le ultime pagine, quelle riguardanti il suo superiore, le ho trovate un pò inutili....forse poteva evitarle. Ero già a posto con la fine delle indagini. Non credo ne leggerò altri....se non costretta...ahahahahah
concordo, alcune cose potevano essere tagliate
EliminaAvevo letto la cornwell qualche anno fa (senza sapere che ci fosse una saga di kay scarpetta) e ricordavo il libro scorrevole e piacevole. Stavolta la lettura è stata lenta per più di metà libro: se non fossi così curiosa probabilmente avrei abbandonato! Gli ultimi capitoli invece li ho divorati, mi sono apparsi scorrevoli e intriganti a dispetto del resto del libro.
RispondiEliminaIlenia #bambinisperduti
EliminaL'ordine della fenice
RispondiEliminaSono anni che sento parlare bene di Kay Scarpetta, mai letto niente della Cornwell e la delusione è stata tanta. Lento, molto lento, quella lentezza che ti fa passare la voglia di proseguire, tanto che tra un capitolo e l'altro passavano anche un paio di giorni prima che io ne continuassi la lettura. Troppi dettagli informatici di cui non ho capito una cippa, colpevole buttato nella trama così, senza molto senso e non c'è azione, calma piatta. Non mi sento di bocciarlo del tutto, la trama è valida, il modo in cui è stata narrata decisamente no.
anch'io avevo grandi aspettative, una delusione
EliminaGiulia Chirco per le #ladredilibri
RispondiEliminaA tratti lentissimo a tratti emozionante questo libro sembra ricordare il ritmo delle normali indagini di unità criminali. E questa è stata la caratteristica migliore dell'intero romanzo, a mio avviso.
Certo siamo in America e quindi tutto deve essere atroce e incasinato ma anche i personaggi sono scarsetti! ( Kay Scarpetta dovrebbe essere una della migliori anatomopatologo dello Stato con un team di cinque persone e nessuno sa riconoscere la borace?)
Ho temuto fino alla fine che il colpevole fosse il suo amico barra non amante perché capita spesso che nei romanzi il serial killer di turno sia la persona meno sospettabile ma più vicina a chi la cerca. Invece in questo romanzo il serial killer si deve proprio presentare alla porta del medico Key per essere beccato! insomma personaggi poco interessanti ma non per questo verosimili e inutili intrighi all'interno del dipartimento di polizia.
mi aspettavo qualcosa di più anch'io da questo libro
EliminaDebora Dell'Erba per la casata #ibambinisperduti
RispondiEliminaHo letto la prima volta questo libro quando ero al liceo perché lo comprò mia madre e ricordavo mi fosse piaciuto molto, visto che poi abbiamo deciso di collezionare tutti gli altri della serie della dott. Scarpetta.
Non ricordavo fosse così prolissa sui dettagli tecnici del suo lavoro, peccato poi che questo suo esser prolissa si sia perso alla fine...me l'aspettavo ormai. Il fatto di aver chiuso la vicenda con "tre parole" non mi è piaciuto granchè, anche perchè il killer "salta un po' fuori dal nulla"...sorvoliamo sul fatto che mi stavo quasi convincendo fosse il sergente Marino il colpevole.
Però a parte questo, sono già pronta per una rilettura di tutto il resto della serie.
io adesso mi fionderò sulla fabbrica dei corpi
EliminaOmbretta Perucca #lostinausten
RispondiEliminaÈ il primo romanzo che leggo di questa autrice è devo dire che non è niente male. Ha uno stile narrativo molto affascinante in certi passaggi, l'incipit coinvolge e la trama scorre che è un piacere. Questa storia risulta un buon mix tra medicina, scientifica e indagini poliziesche. La protagonista è Kay Scarpetta, il capo del dipartimento di medicina legale. Detto così sembra solo un medico nascosto dietro un sacco di scartoffie invece la protagonista è un personaggio attivo e fortemente coinvolto nelle indagini. Il suo rapporto con il poliziotto Marino mi ha colpita e divertita fin da subito. Lui infatti è il tipico poliziotto americano, sovrappeso e dal turpiloquio facile. La dottoressa inizialmente lo prende in antipatia e la cosa sembra reciproca ma il procedere delle indagini è il temperamento deciso di entrambi finirà per avvicinarli. I due stanno dando la caccia a un terribile serial killer di donne sole e indifese, un mostro che gode del dolore altrui. L'autrice crea una buona dose di suspance e di ansia, tanto che in alcuni momenti ho avuto la tentazione di andare a controllare le finestre😅. Unica pecca secondo me sta nell'eccesso di termini tecnici in pieno stile C. S. I che se nella serie TV sono di facile comprensione a volte nel romanzo rimangono un po' oscuri. In ogni caso un ottimo romanzo.
la parte tecnica è davvero molto precisa, rallenta un po' la lettura a mio avviso
EliminaMonica Longi
RispondiEliminaLadre di libri
Postmortem
Un serial killer è in azione nella città di Richmond: già tre donne sono morte, violentate e strangolate nelle loro camere da letto. I delitti avvengono sempre di sabato, prima dell'alba. E' per questo che quando una telefonata della polizia la sveglia nel cuore della notte, Kay Scarpetta - capo dell'ufficio di medicina legale della Virginia - intuisce immediatamente che l'assassino ha agito di nuovo . Kay non può escludere nessuna ipotesi, nemmeno quella di essere il suo prossimo obiettivo. E sa di avere anche altri nemici.
Dopo un inizio titubante e leggermente noioso, verso la metà del libro le cose si fanno interessanti. Primo libro che leggo di questa scrittrice; molto scorrevole, alcune parti un po' scontate, ma nel complesso mi è piaciuto! l'intreccio tra i personaggi e i fatti narrati sono in perfetto equilibrio.
Il libro è molto scorrevole , mi hanno molto attratto tutte le introspezioni dei personaggi con mille difetti del carattere umano
Consigliata certamente a chi ama il thriller
Sono contenta che ti sia piaciuto :)
EliminaKay scarpetta è una tipa tosta, in passato avevo letto altri libri della serie il primo mai Ammetto che ho fatto fatica ad entrare nella storia, all'inizio L'intreccio era povero e la suspense altrettanto. Dalla metà del libro l'adrenalina è salita il modus operandi dell'assassino è venuto alla luce.
RispondiEliminaPatrizia Cornwell ha ideato un personaggio molto particolare, mi è piaciuto scoprire il rapporto esclusivo che ha con la nipote gli usi e anche L'intesa con Marino che sembra Rozzo e sgorbutico Ma che diventerà un ottimo braccio destro punto un bel libro Anche se le mie aspettative erano un po' più alte.
Voto 7
Marianna Salerno Bambini Sperduti
anch'io mi aspettavo qualcosina in più
EliminaBella lettura anche se questa scrittrice non e tra le mie prefetite. Ho faticato a finirlo perché lho trovato poco coinvolgente e lento......ma forse è capitato solo a me.......
RispondiEliminaPoteva dare di più secondo me........