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lunedì 9 novembre 2015

Un tè con ... Chiara Zanini


Link all'acquisto: http://www.amazon.it/Lorologio-della-Verita-Wizards-Blackholes-ebook/dp/B00NZJTI74
La mia recensione: http://chelibroleggere.blogspot.it/2015/05/lorologio-della-verita-chiara-zanini.html
Editore WIZARDS AND BLACKHOLES
Pagine 42
Prezzo ebook 1,99 EURO
Anno prima edizione 2014
Genere: Fantasy

"Némilie, una giovane ed ingenua ladra di strada di Parìs, compie un furto che cambierà la sua vita: un prezioso orologio dai poteri sorprendenti. Ma quello che sembrava destinato a fare la fortuna di Némilie si rivela un pessimo affare: l'orologio attira le attenzioni di persone molto potenti e la ragazza è costretta ad una rocambolesca fuga."
 
Link all'acquisto: http://www.amazon.it/Fernweh-Chiara-Zanini-ebook/dp/B00QZJ1F0O/ref=pd_sim_351_1?ie=UTF8&refRID=03129AVESV7GF21Q4VMG
La mia recensione: http://chelibroleggere.blogspot.it/2015/05/fernweh-chiara-zanini.html
Editore NATIVI DIGITALI EDIZIONI
Pagine 250
Prezzo ebook 3,49 EURO
Anno prima edizione 2014
Genere: Fantascienza

"Anno 2452: una catastrofe climatica colpisce la Terra, lasciando i pochi superstiti in balia di un sole ustionante, tornado e tempeste di fulmini. Poco prima di arrendersi, Mirna trova rifugio in un baluardo misterioso e inquietante: la città di Murian, protetta da una grande Cupola artificiale, dove si è stabilita una nuova società scandita da rigide regole di comportamento.
Anno 2618: Jared e Eleanor, gemelli discendenti di Mirna e da lei cresciuti ed educati nel ricordo del passato, non accettano di conformarsi all’alienante società di Murian, preferendo la compagnia dei “devianti”, i reietti costretti a una vita di stenti e miseria nel sobborgo-prigione Thanatos. Sarà proprio insieme ai devianti che organizzeranno un folle piano di evasione, verso un futuro lontano dalla prigionia della Cupola; ma niente è come sembra, e una rivelazione terrificante attende Jared ed Eleanor."

Link all'acquisto: http://www.amazon.it/rouge-Chic-Chick-Chiara-Zanini-ebook/dp/B00YZLHCW4/ref=sr_1_2?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1444473760&sr=1-2
Editore DELOS DIGITAL
Pagine 56
Prezzo ebook 1,99 EURO
Anno prima edizione 2015
Genere: Romanzo rosa

"Lara è una tipa tosta. Lara è una che non molla. Una che sa trasformare ogni problema in una sfida. È questo che Lara Bianchi, stilista in prova nella casa di moda dei suoi sogni, si ripete in continuazione per convincersi di essere all’altezza degli standard richiesti dall’azienda. È anche graziosa, sì, ma per arrivare al metro e ottanta della sua amica Lia, aspetto da fata e parlantina da scaricatore di porto, non le basterebbe un tacco ventiquattro. Ha grinta, certo, ma combina un guaio dietro l’altro, attirandosi le frecciatine degli antipatici e invidiosi Steve e Alexia, gli altri stilisti. Ha tanti amici, sicuro, ma il suo preferito è senz’altro Matteo, il segretario della Fil Rouge, un principe azzurro perfetto che però vive con un uomo. E quando, arrivando trafelata proprio nel giorno della presentazione dei suoi progetti per la collezione Autunno-Inverno, va a sbattere contro l’Amministratore Delegato della Fil Rouge e rovina tutti i suoi bozzetti, la sua vita prende una svolta imprevista..."

Link all'acquisto: http://www.amazon.it/Aliz%C3%A9e-Wizards-Blackholes-Chiara-Zanini-ebook/dp/B016U4O4OW/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1446827881&sr=1-1
Editore WIZARDS AND BLACKHOLES
Pagine 61
Prezzo ebook 1,99 EURO
Anno prima edizione 2015
Genere: Fantasy

"L’unica cosa che Alizée ricorda di sé, quando a cinque anni si ritrova sola in un vicolo sotto la pioggia, è il proprio nome. Viene accolta da una coppia adottiva che la aiuta a crescere e ricostruirsi una nuova vita senza sapere da dove viene e chi sono i suoi veri genitori.Ma quando, una volta adulta, mentre si sta recando a un colloquio di lavoro viene aggredita da una creatura mostruosa che sembra l’incarnazione del diavolo e sanguina fiamme, e difesa a colpi di balestra da un misterioso ragazzo dagli occhi blu elettrico che pur salvandole la vita la tratta con inspiegabile disprezzo, dovrà imparare a fare i conti con quel passato di cui non ha memoria, che tutto a un tratto pare più importante della sua stessa vita."

Ora, conosciamo meglio la scrittrice attraverso una breve intervista e un piccolo viaggio tra le pagine della sua opera:

1. Descrivici il personaggio di Némilie.

Némilie è una ragazza semplice, costretta ad arrangiarsi come può per sopravvivere nei sobborghi di una Parigi immaginaria. Se la cava con sotterfugi e piccoli furti, ma quando il destino la costringe a fare una scelta, se rischiare la propria vita pur di smascherare la falsità del potere costituito o sfruttare a proprio vantaggio i poteri favolosi di un orologio magico che ha rubato alla persona sbagliata nel momento sbagliato, non esita nemmeno un istante: è disposta a qualsiasi cosa pur di far conoscere a tutti la verità. È proprio questo, che mi piace di lei: il contrasto tra il suo animo puro nonostante le avversità che è costretta ad affrontare e la furbizia che deve sfoderare nella vita di ogni giorno per tirare avanti.

2. In "Fernweh" descrivi un futuro per niente simpatico, catastrofico e praticamente privo di sentimenti, te lo immagini così il futuro? Qual è l'aspetto peggiore di questa nuova società?

In Fernweh affronto diversi temi che mi stanno a cuore: la vita in un ambiente asettico e privo di stimoli sensoriali, dove ogni aspetto è regolamentato fino al più piccolo dettaglio, il rapporto con il diverso, l’omologazione e l’insofferenza alle regole. Questo romanzo, pur essendo nato da un sogno, scaturisce in realtà da una mia riflessione personale: quando cammino per strada mi pare di vedere sempre più spesso persone identiche, che portano i capelli dello stesso colore e acconciati allo stesso modo, parlano e, all’apparenza, pensano senza differenziarsi in nulla gli uni dagli altri. Come potrebbe svilupparsi, in futuro, una simile tendenza al conformismo?
In questo romanzo mi sono divertita a portare questa mia considerazione all’eccesso: cosa succederebbe se, per colpa di una serie di regole sociali sottilmente imposte dal governo nella vita di tutti i giorni, ognuno fosse costretto a indossare tute unisex grigiastre, vivere e comportarsi allo stesso modo, e per ogni minima deviazione dalla norma la gente venisse addirittura imprigionata in un ambiente in cui, al contrario, non esiste nessuna regola?
Il tema di fondo di Fernweh è proprio questo: l’imposizione subdola di un’omologazione di massa e il conseguente anelito alla libertà di chi, alle regole costituite, proprio non riesce a uniformarsi.

3. Parlaci di Lara, la protagonista di "Fil rouge", ti assomiglia?

Sì, per certi aspetti Lara mi assomiglia. Quello di Lara è un personaggio molto divertente: è una ragazza determinata a diventare una stilista di successo, ma troppo maldestra per raggiungere sempre gli standard richiesti dalla casa di moda in cui lavora. Si ritrova a fare gaffes in continuazione, da cui si riprende solo grazie alla sua spontaneità e alla parlantina naturale. Ha un incessante dialogo interiore, con cui cerca di darsi la carica per mostrarsi all’altezza di ogni situazione, che viene puntualmente smentito dalle sue figuracce. Ma ama quello che fa, tanto da mettere l’anima nei suoi bozzetti e risultare irresistibile per tutte le persone che credono davvero in lei.

4. Raccontaci un po’ di "Alizèe", se lo dovessi descrivere con una parola, quale useresti?

Mi piace molto una parola che ha usato l’Editore per definire Alizée: ieratica. Corrisponde in effetti al personaggio, ma non lo identifica del tutto: per me, è soprattutto misteriosa.
Alizée è un enigma, per il lettore ma prima di tutto per se stessa. Trovata da una coppia in un vicolo buio all’età di cinque anni, non ricorda nulla del proprio passato. Cresce circondata dall’affetto, ma è sempre tormentata da un tarlo che la rode dentro: per quale ragione non sa nulla di sé? Da dove viene, dov’è nata, qual è la sua vera famiglia? Perché, nei momenti difficili, prova l’istinto irrefrenabile di scappare e lasciarsi tutto alle spalle?
Solo quando, aggredita da una creatura mostruosa che vuole ucciderla senza motivo apparente, viene salvata da un favoloso ragazzo dagli occhi blu elettrico che la tratta con inspiegabile ostilità, Alizée comincia a intravedere una soluzione del mistero: sprazzi del suo passato tornano a galla. Ma i ricordi sono così dolorosi che, davvero, per lei sarebbe stato meglio rimanere all’oscuro di tutto.

5. Parlaci di te. Hai sempre sognato di diventare una scrittrice? Qual è il libro a cui sei più affezionata?

Da che ho ricordo non è mai passato un giorno senza che leggessi qualcosa. Non provavo il bisogno di scrivere una storia mia, però: mi era sufficiente smarrirmi nei mondi altrui e non mi sentivo all’altezza di emulare i miei miti della letteratura.
Poi, un giorno, mi sono svegliata di soprassalto da un sogno talmente vivido e dalla trama così articolata che non ho potuto resistere: ho buttato giù tutto quello che ricordavo e mi sono resa conto che, praticamente, costituiva un romanzo intero, già fatto e finito senza che fosse necessario aggiungere altro. Quel sogno è diventato Fernweh, il mio primo romanzo.
Da quel momento mi si è aperto un mondo: chi avrebbe detto che dentro di me c’erano delle storie, che lottavano per emergere? Non sono più riuscita a fermarmi: da una decina d’anni ho preso l’abitudine di scrivere ogni giorno e, per fortuna, sono sempre piena di idee, tanto che fatico a star dietro alle centinaia di personaggi che mi chiacchierano nella testa e alle trame, sottotrame e sottosottotrame che mi brulicano nella mente.
Quanto al libro cui sono più affezionata… Difficile rispondere, visto che la mia lista di romanzi preferiti è pressoché infinita come, immagino, capiterà a tutti i lettori forti. Mi verrebbe da citare l’Iliade, perché contiene ogni possibile emozione umana (rabbia, gelosia, sconforto, follia, amore, tenerezza e così via); potrei optare per i libri della serie Outlander di Diana Gabaldon, perché sono impeccabili dal punto di vista storico ma anche incentrati su una storia d’amore di quelle che ti fanno piangere e ridere e sospirare a ogni pagina, ma trovo che sia meglio andare sul sicuro e nomino l’Amleto di Shakespeare. Che, in effetti, è Il Libro.

Dal libro: 

L’orologio della verità 

"Chi è il più ricco da spennare, qui? si domandò lasciando scivolare lo sguardo su una donna avvolta in un mantello così ampio che avrebbe potuto usarlo come tovaglia."

Fernweh

"Sopra di lei non c’era più il cielo azzurro, malato ma pur sempre naturale. 

C’era una volta immensa, oscura come una maligna nube nera." 
Fil Rouge

"È incredibile: non sembro più una ragazzina in piena crisi adolescenziale, ma una femme fatale con tanto di sguardo seduttivo sottolineato da un neo vezzoso." 

Alizée:

"Lacrime di luce, piccole perle d’oro che le caddero dagli occhi."

Breve estratto: 


L’orologio della verità
"Qualcosa non andava. Gli occhi del suo amico divennero tutto a un tratto torbidi. Le sue palpebre si fecero pesanti, quasi non riuscisse più a tenere gli occhi aperti. Eppure, nello stesso istante un’energia insolita si impadronì del suo corpo emaciato.
Senza una parola, Davronche si tese in avanti, la afferrò per la vita, l’attirò a sé. E la baciò.
Oh cielo. Mille pensieri le si sballottarono nella testa, cozzando l’uno contro l’altro come un mucchio di bilie impazzite.
Davronche stava male, aveva la febbre e si comportava in maniera bislacca.
Davronche era impazzito.
“Ma… cosa?” ansimò Némilie quando riuscì a staccarsi, prendendo una gran boccata d’aria. Le sue labbra avevano un sapore delizioso. Miele e menta. Ma non era in sé, era evidente. Quello non era il suo solito Davronche. “Cosa combini!” borbottò, a corto di fiato.
“Era da così tanto che volevo farlo, io…” ansimò Davronche, sfilando una mano dalla sua vita per catturarle una ciocca di capelli, carezzandola come se fosse più soffice della seta.
Némilie riuscì a tirarsi indietro, guizzando via dal suo abbraccio. E a richiudere di scatto l’orologio."

Fernweh 

"Una vibrazione improvvisa saettò lungo il pavimento.
Mirna spalancò gli occhi. La prima cosa che vide fu il sole, così rovente da perforarle il cervello. Deglutì, la gola riarsa; si girò su un fianco, cercando di raccapezzarsi. A pochi passi da lei giaceva Adrian, rannicchiato su se stesso, il corpo scosso a intermittenza dai brividi.
Si tirò su a fatica, allungando una mano per sfiorargli la fronte: era bollente.
Sbatté le palpebre, cercando di mettere a fuoco la vista, concentrandosi su una decina di scatolette rovesciate a terra.
Ora ricordava. Si erano spinti fuori dal nascondiglio proprio quando il sole era a picco. Era rischioso, ma non mangiavano da troppi giorni, e Adrian era indebolito da una brutta febbre che non accennava a diminuire. Stremati per lo sforzo, non avevano avuto abbastanza energie per tornare indietro.
Una nuova scossa le riverberò lungo il braccio su cui si appoggiava al pavimento. Sbalordita, Mirna sollevò una mano, per schermarsi la vista e guardare all’orizzonte.
Lontano, tra i cumuli di macerie, vide profilarsi la sagoma di uno scarafaggio gigantesco, dalla corazza scura e lucida."

Fil Rouge

"Non balbettare, non balbettare, non balbettare.
– Ehm… buongiorno a tutti – balbetto.
Brava, Lara: meriteresti che ti crollasse il soffitto in testa.
Batto le mani, faccio un respiro per concentrarmi.
E sorrido.
– Oggi voglio fare una presentazione diversa dal solito – dico allontanandomi dal tavolo e mettendomi a camminare avanti e indietro, invece di avvicinarmi al cavalletto dove, in teoria, dovrei posare i disegni per mostrarli a tutti.
– Oggi puntiamo tutto non solo sulla vista, ma anche sull’immaginazione.
Stringo le mani a pugno senza quasi rendermene conto.
– Facciamo un esercizio. Provate a guardare dentro di voi quello che sto per descrivere, d’accordo?
Silenzio.
Decine di occhi che mi fissano, chi sgomento, chi sorpreso, chi vagamente incuriosito.
Okay. Vai avanti, Lara."

Alizée 

"Pioggia.
Intorno a lei.
Sulla sua testa, sui capelli, sul viso. Dentro di lei.
Un suono improvviso sulla strada grigia: un ticchettio ritmico. Voci, risate, qualche sussurro complice.
‒ Oh? Cos’abbiamo qui?
Si rintana su se stessa. Prova l’istinto di nascondersi, rifugiarsi nell’ombra, svanire. Ma anche il desiderio di tendere il viso, spalancare bene gli occhi per vedere tutto, esaminare con la vista e con il cuore la creatura sottile ed elegante che incombe sopra di lei.
‒ Hai visto, Joseph? Una bambina!
Bam-bi-na. Si chiama davvero così? Bambina?
Ma no. Lei ha un altro nome.
‒ Che cosa ti è accaduto, piccola? Perché sei tutta sola?
La pioggia non cancella tutto.
Non i profumi, per esempio. Questa creatura di luce sa di rose e gelsomini.
Se solo la prendesse in braccio. La facesse sentire al sicuro con il suo tepore."

Colonna sonora del libro: 

L’orologio della verità

Fernweh

Fil rouge

Alizée

Potete contattare e conoscere la scrittrice sulle pagine: 

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