Editore HAPPY HOUR EDIZIONI
Pagine 252
Prezzo cartaceo 12,80 EURO
Anno prima edizione 2015
Genere: Thriller
"Anche se lontano, si vede bene l'interno del portavalori. Si vede il
pianale lucido di metallo, le pareti blindate e lisce, le piccole aperture protette dalle grate. Si vede ogni cosa. Tranne il denaro. Quello non c'è." 1997. Il Monaco non ha mai smesso di pensare alla rapina di vent'anni prima al portavalori della Banca d'Italia e ai dodici miliardi scomparsi insieme al Principe, uno della banda guidata dal Gatto. Ma quando il Principe gli confida che non è stato lui a tradirli, il Monaco riprende la caccia al tesoro e agli altri componenti della banda, per scoprire cosa è successo veramente quel giorno.
pianale lucido di metallo, le pareti blindate e lisce, le piccole aperture protette dalle grate. Si vede ogni cosa. Tranne il denaro. Quello non c'è." 1997. Il Monaco non ha mai smesso di pensare alla rapina di vent'anni prima al portavalori della Banca d'Italia e ai dodici miliardi scomparsi insieme al Principe, uno della banda guidata dal Gatto. Ma quando il Principe gli confida che non è stato lui a tradirli, il Monaco riprende la caccia al tesoro e agli altri componenti della banda, per scoprire cosa è successo veramente quel giorno.
Sono fermamente convinta che i libri racchiudano in sé molto più che una semplice storia.
Ho sempre creduto che all’interno dei libri si celasse il tesoro più prezioso al mondo: la conoscenza.
È nei libri che cerco le risposte alle mie domande, alle mie curiosità, sia quelle di natura filosofica, legate ai grandi interrogativi della vita, sia quelle d’indole umana, legate ai sentimenti.
Dal mio punto di vista, i libri sono la memoria dell’umanità, in loro hanno raccolto sapere, segreti ed insegnamenti. E non mi stupisco più di trovarvi dentro importanti esperienze come quella del Monaco.
È il 1977, il Rosso, il Principe e il Monaco stanno per compiere il loro regolare rito legato alle scommesse. Sono tre ragazzi, tre scapestrati che vivono con l’illusione che un giorno le loro vite si sistemeranno, che i loro problemi si dissolveranno per merito di un prodigioso colpo di fortuna.
Il Rosso è un padre di famiglia, il Monaco un religioso mancato, il Principe un figlio di papà senza soldi, anche se in effetti, tutti e tre lo sono.
Sono persone che vivono alla giornata, e non lo fanno sempre seguendo le leggi.
Per questo mi chiedo: che cos’ha visto il Gatto in loro per proporgli di fare il colpo del secolo?
Il Gatto non è solo il proprietario del Jolly Blue, il bar dove i tre si riuniscono sempre, ma anche la mente che ha progettato la rapina al portavalori. Il suo piano è pericolosamente semplice, prevede una messinscena, una mascherata e si attua con sei persone: lui, il Rosso, il Principe, il Monaco, Veronica e Macrì.
Il bottino verrà diviso in parti uguali fra i partecipanti.
Un piano veloce, provato tante volte, facile da inscenare ma realizzato da persone inesperte. Non sono un gruppo di ladri professionisti, ma di ragazzi disperati, capeggiati da un visionario che li porterà dietro le sbarre.
Qualcosa è andato storto, la strada si è tinta di sangue e i soldi? Dove sono finiti i soldi? Chi li ha presi? E perché il Principe non è finito in galera come tutti gli altri? Tante, troppe, domande senza risposta.
Il Monaco non si dà pace, né tra le sbarre, né fuori, dopo essere evaso. Vuole risposte e dopo vent’anni finalmente arrivano grazie a un funerale, e sotto forma di biglietto aereo per l’Italia.
Una storia dal retrogusto amaro, che ti ricorda quanto i soldi possono rovinarti la vita e con quanto sublime piacere t’incantano e t’invogliano a mettere tutto in gioco per averli.
Un romanzo dalla narrazione roca che t’invita a scoprire la verità, a giungere alla fine per realizzare fin dove le scelte hanno portato i protagonisti di questo triste piano.
Un libro scritto sull’onda di gelosie, rivincite, soprusi, difficoltà, amicizie, tradimenti, inganni.
Pagine ricche di personaggi disperati che affrontano la vita come possono.
Un caso di furto che richiede un finale.
Una lettura leggera ma attanagliante, non troppo soffocata da pesanti e marcate descrizioni, incentrata sugli avvenimenti e le vite dei personaggi.
Un libro che ho letto con piacere e a cui assegno:
Ho sempre creduto che all’interno dei libri si celasse il tesoro più prezioso al mondo: la conoscenza.
È nei libri che cerco le risposte alle mie domande, alle mie curiosità, sia quelle di natura filosofica, legate ai grandi interrogativi della vita, sia quelle d’indole umana, legate ai sentimenti.
Dal mio punto di vista, i libri sono la memoria dell’umanità, in loro hanno raccolto sapere, segreti ed insegnamenti. E non mi stupisco più di trovarvi dentro importanti esperienze come quella del Monaco.
È il 1977, il Rosso, il Principe e il Monaco stanno per compiere il loro regolare rito legato alle scommesse. Sono tre ragazzi, tre scapestrati che vivono con l’illusione che un giorno le loro vite si sistemeranno, che i loro problemi si dissolveranno per merito di un prodigioso colpo di fortuna.
Il Rosso è un padre di famiglia, il Monaco un religioso mancato, il Principe un figlio di papà senza soldi, anche se in effetti, tutti e tre lo sono.
Sono persone che vivono alla giornata, e non lo fanno sempre seguendo le leggi.
Per questo mi chiedo: che cos’ha visto il Gatto in loro per proporgli di fare il colpo del secolo?
Il Gatto non è solo il proprietario del Jolly Blue, il bar dove i tre si riuniscono sempre, ma anche la mente che ha progettato la rapina al portavalori. Il suo piano è pericolosamente semplice, prevede una messinscena, una mascherata e si attua con sei persone: lui, il Rosso, il Principe, il Monaco, Veronica e Macrì.
Il bottino verrà diviso in parti uguali fra i partecipanti.
Un piano veloce, provato tante volte, facile da inscenare ma realizzato da persone inesperte. Non sono un gruppo di ladri professionisti, ma di ragazzi disperati, capeggiati da un visionario che li porterà dietro le sbarre.
Qualcosa è andato storto, la strada si è tinta di sangue e i soldi? Dove sono finiti i soldi? Chi li ha presi? E perché il Principe non è finito in galera come tutti gli altri? Tante, troppe, domande senza risposta.
Il Monaco non si dà pace, né tra le sbarre, né fuori, dopo essere evaso. Vuole risposte e dopo vent’anni finalmente arrivano grazie a un funerale, e sotto forma di biglietto aereo per l’Italia.
Una storia dal retrogusto amaro, che ti ricorda quanto i soldi possono rovinarti la vita e con quanto sublime piacere t’incantano e t’invogliano a mettere tutto in gioco per averli.
Un romanzo dalla narrazione roca che t’invita a scoprire la verità, a giungere alla fine per realizzare fin dove le scelte hanno portato i protagonisti di questo triste piano.
Un libro scritto sull’onda di gelosie, rivincite, soprusi, difficoltà, amicizie, tradimenti, inganni.
Pagine ricche di personaggi disperati che affrontano la vita come possono.
Un caso di furto che richiede un finale.
Una lettura leggera ma attanagliante, non troppo soffocata da pesanti e marcate descrizioni, incentrata sugli avvenimenti e le vite dei personaggi.
Un libro che ho letto con piacere e a cui assegno:
4 stelle su 5
Dal libro:
- "Qual è il meccanismo, l'incantesimo che porta a dare tutto per un figlio?"
- "Ci sono cose sepolte che andrebbero lasciate dove si trovano e il nostro passato è una di queste."
- "Qui ho scoperto di non essere così solo come credevo."
Ciao,
RispondiEliminagrazie mille per la bella recensione. Alla prossima e buone letture!
Sergio
mi entusiasma
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