Translate

mercoledì 15 novembre 2017

Recensione in anteprima: "Solo noi nell’universo" - Elle Eloise


Editore Delrai Edizioni
Pagine 400
Prezzo cartaceo 16,50 EURO 
Prezzo ebook 2,99 EURO
Anno prima edizione 2017
Genere Romanzo Rosa

“Il suo nome è come una profezia. La mia profezia. La voglio, voglio cogliere ogni angolo di luce, ogni zona d’ombra, ogni sfumatura, ogni parola, ogni silenzio, tutto ciò che tiene nascosto agli occhi degli altri lo voglio per me. E io voglio provare a fare la stessa cosa, regalare a lei tutto ciò che ho, compreso il mio cuore, compresa la mia anima.”

Guardare la vita con l’occhio della cinepresa è come trasformare la realtà in una favola. È questa
l’intenzione di Samuel quando al corso di Laboratorio di Regia viene assegnato un cortometraggio. Ciò che non si aspetta di trovare è un gruppo affiatato di amici che lo capiscono e condividono con lui la stessa passione per il cinema. Ma è l’amore a sorprenderlo e a trasformarsi in un incredibile imprevisto. Mia è una ragazza timida, chiusa in se stessa, e con una cotta stratosferica per lui. Lei che lo aveva già notato, che vive per il cinema e che soffre di balbuzie. Samuel invece non nota subito la ragazza che gli ha raccolto la penna, ma ne rimane affascinato a poco a poco, perché lei nasconde un universo pieno di stelle tutto da esplorare e riesce a far diventare ogni istante un piccolo momento di perfezione.

Questo è il quarto e ultimo volume della saga "How To Disappear Completely".
Io (ovviamente, come mi capita sempre con le serie) non ho letto i precedenti volumi, ma vi posso assicurare che il libro mi è parso ugualmente comprensibile e chiaro.
Attenzione, però!
Questo libro contiene piccoli spoiler sul primo volume della saga. Entrambi, infatti, si basano sullo stesso gruppo di personaggi, ma l'attenzione viene posta a turno, su protagonisti diversi.
Quindi consiglio di iniziare da "Apri gli occhi e comincia ad amare" per godere appieno la storia.
Questo libro ruota attorno a Sam, il fratello di Max (di cui non vi parlerò per non rovinarvi la lettura del primo capitolo della saga).
Sam va all'università e al corso di Laboratorio di Regia incontra Mia.
In realtà, si imbatte in questa ragazza già in precedenza, ma non fa caso a lei.
Mia è il classico personaggio che passa inosservato.
E' timida, balbuziente, veste in modo singolare e ha una passione per gli orologi vintage.
Porta sulle spalle un peso enorme, peso che spesso le lascia tracce sul corpo.
Ha avuto un'infanzia complicata e un'adolescenza tremenda, che hanno eroso il suo carattere, rendendolo fragile.

"Sembra una fanciulla d'altri tempi, con i suoi vestiti vintage e i monili antiquati."

Sam, invece, è un ragazzo scontroso, irascibile, schivo, burbero, introverso.
Preferisce le scappatelle nei bagni, all'amore vero.
Ed è proprio da una di queste scappatelle, che Sam è distratto e non nota subito Mia, già innamorata persa di lui!
E' a causa di un lavoro di gruppo che i due si avvicinano, che Sam si accorge dell'esistenza di Mia.

"Ho pensato che continuassi a commettere gli stessi errori: innamorarmi di qualcuno che non ricambia."
Mia, Sam e i loro amici di scuola, formano un gruppo non dei più spensierati, ognuno di loro ha i suoi problemi, i suoi incubi.
Mia è un personaggio che ha scatenato in me emozioni contrastanti.
La sua balbuzia mi ha innervosita non poco! Avrei voluto spronarla, farle un'iniezione di vitalità.
Le brutte esperienze l'hanno condizionata molto e spesso, mentre leggevo, mi veniva voglia di incoraggiarla, di dirle di essere forte, perchè ne era in grado! Doveva solo innescare la scintilla di quel fuoco assopito dentro di sè.
Io amo personaggi forti, decisi, Mia non compare quindi tra le mie eroine, ma capisco il perchè della sua fragilità.
Lei, però, non è l'unico personaggio "complicato" del libro. Diciamo che un po' tutte le figure del testo hanno la loro mole di ombre.
E' come se con la sua scrittura, l'autrice volesse puntare l'attenzione sui lati nascosti dei personaggi, quelli bui che più li fanno soffrire, e sottolineasse poi come questi non riescano, alla fin fine, ad abbattere i nostri protagonisti. Li aiutano a crescere, a trovare la forza per andare avanti.
Insomma, non è il più lieto e felice dei libri, ma è stato emozionante vedere come i vari personaggi riuscissero a convivere con le esperienze peggiori della loro vita e a tentare di trovare la loro parte di serenità.
Molto bello, poi, il "murales" di Mia, il suo piccolo diario, il suo universo in camera.
E proprio questo mi ricorda quanto questo libro sia pieno di tristezza ma anche di numerose altre emozioni.
Non c'è solo il dolore tra queste pagine, ma anche amicizia, amore, nuovi inizi.
E' stata una lettura intensa e per la maggior parte del testo, piacevole.
Non mi è piaciuto forse il troppo spazio dato al progetto del gruppo di Mia e Sam, ma nulla di tedioso, l'ho letto con mena passione, ma l'ho letto.
In conclusione, posso dire di aver apprezzato il libro e di essere quasi tentata di leggere, se non tutti i libri della serie, almeno il primo, per completare la storia che ho intravisto in parte in questo testo.
Assegno, infine, al libro:

- Trama: 4 - Narrazione: 3 - Personaggi: 3 - Cover: 3 - Finale: 3 -

3 Woderland su 5

Dal libro:

- "Sembra sempre lontano, come se non fosse mai concentrato sul qui e ora."

- "Arriva un momento in cui capisci che devi dire addio, un momento in cui aprire una porta significa chiuderne un'altra, la più difficile."

- "Ma più rifletto e più mi rendo conto di una cosa: non esiste un solo modo di amare, non esiste solo il mio modo di amare."

- "Di come l'invisibile dia il senso al visibile."

2 commenti: