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giovedì 19 febbraio 2015

"Mary Mapple e la spezieria della morte" - K.B.Wingard


Editore OPHIERE 
Pagine 107
Prezzo cartaceo 9.80 EURO
Prezzo ebook 4,99 EURO
Anno prima edizione 2014
Genere: Fantasy 

A Schnorr, nella Foresta Nera, le tre socie della bottega "Spezie&Delizie" avevano il sacro terrore di cose misteriose tipo spettri, fate, e fantasmi. Disapprovavano la morte e detestavano i bambini.
Non amavano marmocchi ad eccezione della bambina assaggiatrice della televisione del tutto simile a una foca per via di tutte quelle caramelle. Ma alle tre socie non importava, la
ritenevano la più bella del mondo, completamente diversa da una sventurata come Mary Mapple, trovata in un cassonetto. Figurarsi!!!
Mapple lo sapeva, era strana con tutti quei lividi, le occhiaie, la faccia pallidissima. E il fatto di essere nata il giorno dei morti, poi, era un segno di sventura certa.
Ma, come il professor Appleby avrebbe detto: «…Nel cielo, sopra le nuvole. In posti di cui si favoleggiano meraviglie, e stranezze, e dove dar battaglia alla morte, accadono fatti inimmaginabili!»







Vi è mai capitato di fare la conoscenza di tre discutibili e alternative signore che affermano che “l’arrivo di un neonato significa che qualche adulto deve andarsene. Altrimenti sulla terra non ci sarebbe posto per tutti!”? E quale reazione avreste se vi dicessi che queste ultime, Helga, Rachel e Frida, proprietarie di un negozio di dolci e spezie, hanno la soluzione per allontanare da loro l’Innominabile Abominevole (anche detta morte) con il semplice rimedio di “dimenticare gli estinti, vestire colori allegri e soprattutto evitare di mettere al mondo figli”?
Scommetto che già da queste mie prime affermazioni avete capito che il libro di cui si parla è un’opera decisamente singolare e curiosa.
Quello che ho letto in questi giorni è un testo surreale che ricorda un po’ la storia di “Coraline e la porta magica”, per la sua eccentricità e l’ambientazione così fuori dall’ordinario. Inoltre, anche questo libro, come protagonista, vede un’arguta bambina, Mary, le cui avventure vi lasceranno a bocca aperta per la loro eccezionalità.
Mapple (altro nome di Mary) a causa di un incidente che ha colpito il padre adottivo, viene affidata alle cure delle tre donne che non sono per niente felici di darle il benvenuto nella loro bottega. Secondo le tre socie, infatti, la bambina incarna la cattiva sorte. Nata il 2 Novembre (giorno dei morti), abbandonata in un cassetto dell’immondizia avvolta solo da una carta da regalo raffigurante il viso di Babbo Natale, Mary è proprio la personificazione della sfortuna, arrivata nella bottega “Spezie&Delizie” solo per attirare lo sguardo scrutatore e mortale dell’Innominabile sulle tre signore.
Il problema, quindi, ora è: come scongiurare tale pericolo? Semplice, basta fingere che la bambina non sia la nipote di Helga, ma bensì quella di Appleby, il filosofo/scaccia-spirti che vive sopra al negozio delle tre donne.
Chi l’avrebbe mai detto,però, che le paure delle tre donne, alla fine, si dimostrassero fondate? Chi si sarebbe mai aspetto veramente che un giorno la morte in persona rapisse la bambina per assegnarle il compito di sistemare i vasi pieni di vite umane sulle infinite mensole della sua casa?
Questo è un libro così strano che leggendolo avevo l’impressione di essere approdata in un mondo alternativo, governato da regole inaspettate e surreali che fanno sorridere ma anche pensare.
La narrazione di questo libro appare un po’ affrettata e priva di svolte particolarmente brillanti, ma ricca di eventi e luoghi diversi e straordinari.
I personaggi sono simpatici e ben delineati, le mie preferite sono sicuramente le tre socie, dalle idee bislacche ma convinte.
Ho trovato molto piacevole la lettura di questo libro, per un momento mi ha fatto credere che le idee fanciullesche in esso contenute fossero possibili, e non solo frutto di una storia inventata. Per un istante, ho creduto che l’impossibile potesse esistere solo nel caso in cui noi glielo permettevamo, e che il surreale non fosse altro che una realtà ricca di sogni.
Consiglio la lettura di questo libro a coloro che amano perdersi nell'irreale, a chi crede che la tenacia di un bambino può sconfiggere la morte e a chi crede che ci sia sempre speranza.
Assegno al libro: 

3 stelle su 5

Dal libro:

- "Se qualcosa ti minaccia devi affrontarlo. Non puoi far finta di non vederlo. Le cose spaventose devi farle diventare una sfida."

- "L'odore degli affetti più cari e ormai perduti è una terribile tentazione."

- "Avrebbe fatto volare l'aquilone più in alto possibile così quelle parole lo avrebbero raggiunto, ovunque lui si trovasse."

- "(...) la morte uccide i sogni, ma i sogni non servono per fuggire! Servono per combattere la morte. E durante la lotta, quando quei due, la morte e i sogni, sono occupati a menar botte, noi siamo veramente liberi e il mondo srotola davanti a noi tutte le sue meraviglie."

- "Sì, Mapple. Per morire bisogna quanto meno essere vivi."

3 commenti: