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domenica 17 dicembre 2017

Natale con "I consigli della Challenge"


Quest'anno aspetteremo il Natale con "I consigli della Challenge"
Ogni giorno vi mostrerò un libro che i Lettori hanno amato leggere durante la Book Challenge 2017.
In aggiunta potrebbe esserci anche un libro natalizio.

Natale si avvicina e se volete farvi regalare dei libri, ecco qualche consiglio.


Domenica 17 Dicembre

Federica consiglia:


"Un indovino mi disse" di Tiziano Terzani

"Non è un romanzo ma un libro giornalistico, ricco di tutti quei particolari che rendono unica l'Asia. Io l'ho adorato perché per me è stato bellissimo rivedere quei posti attraverso i suoi racconti."

Federica
Nella primavera del 1976, a Hong Kong, un vecchio indovino cinese avverte l’autore di questo libro: «Attento! Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell’anno non volare. Non volare mai». Dopo tanti anni Terzani non dimentica la profezia (che a suo modo si avvera: in Cambogia, nel marzo del ’93, un elicottero dell’ONU si schianta con ventitré giornalisti a bordo, e fra loro v’è il collega tedesco che ha preso il suo posto...). La trasforma, però, in un’occasione per guardare al mondo con occhi nuovi: decide infatti di non prendere davvero alcun aereo, senza per questo rinunciare al suo mestiere di corrispondente. Il 1993 diviene così un anno molto particolare di una vita già tanto straordinaria. Spostandosi in giro per l’Asia in treno, in nave, in macchina, a volte anche a piedi, il giornalista può osservare paesi e persone da una prospettiva spesso ignorata dal grande pubblico: ci aiuta a riscoprire il gusto del Viaggio, ci guida alla scoperta di un continente in bilico tra passato e futuro (e che ricorre alla magia come antidoto alla modernità), ci insegna a conoscere palmo a palmo l’intero Sud-Est asiatico. Il documentatissimo reportage si trasforma man mano in una piacevole esplorazione, in un’appassionante avventura, in un racconto ora ironico ora drammatico, in qualcosa di eccezionale, come il resoconto di un interminabile viaggio in treno dalla Cambogia a Berlino o quello di una solitaria traversata su una nave portacontainer da La Spezia a Singapore. Vagabondaggi insoliti e di per sé entusiasmanti, cui si intrecciano – ancora più insoliti e inquietanti – gli incontri fortuiti o provocati durante il percorso: maghi, santoni, veggenti, invasati, stregoni, sciamani, ciarlatani, tutti i profeti dell’occulto sondati per comprendere sia il loro mistero sia il proprio futuro. O per tener fede a quanto un giorno un indovino disse...


Consiglio natalizio:


"La leggenda della rosa di Natale" di Lagerlöf Selma

"Racconti di antiche fiabe e leggende della Svezia, nessuna di loro però finisce con il classico lieto fine tipico delle fiabe, ma ognuna lascia un insegnamento, una morale forte e così reale da restare impressa. Tutti i racconti ti lasciano qualcosa, ma senza l'assolutismo del classico, "E vissero per sempre felici e contenti""

Stefania

Una foresta innevata che si trasforma a Natale in un meraviglioso giardino, impervie montagne che rivelano miniere d'argento, schiere di anime perdute che penano tra i ghiacci eterni, accudite da una vecchietta abbandonata che non si rassegna alla solitudine: è la Svezia delle antiche fiabe che rivive in questi racconti di Selma Lagerlöf, quella dei miti e delle leggende, delle storie tramandate al lume di candela nelle lunghe notti nordiche. Ma come nei suoi grandi romanzi, lo sfondo fantastico serve a raccontare i desideri, le passioni, le grandi domande morali. La fede nella bellezza di un vecchio abate che fa nascere un fiore nel buio inverno del Nord, la giovane che perde il suo amore in mare e trova nei sogni come riportarlo in vita, il violinista presuntuoso che impara l'umiltà dalla musica di un ruscello. Dietro un'apparente semplicità emerge una sottile indagine dell'animo umano: non c'è mai un "vissero felici e contenti" nelle sue storie, ma il lieto fine è segnato da una redenzione, l'accettazione di un limite, il superamento di una paura, una ritrovata fiducia nella fantasia. E quasi sempre il "miracolo" avviene attraverso un racconto nel racconto, quell'inesauribile potere dell'immaginazione di far vedere la realtà con altri occhi o di ricrearla, di trasformare uno scrigno nascosto nel tesoro dell'imperatrice Maria Teresa, e di insegnare a re Gustavo come il valore degli uomini superi ogni ricchezza.

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