Editore Astoria
Pagine 292
Prezzo cartaceo 17,00 EURO Prezzo ebook 6,99 EURO
Anno prima edizione 2008
Genere Narrativa Straniera
È il 1946 e Juliet Ashton, giovane giornalista
londinese di successo, è in cerca di un libro da scrivere. All’improvviso riceve una lettera da Dawsey Adams – che per caso ha comprato un volume che una volta le era appartenuto – e, animati dal comune amore per la lettura, cominciano a scriversi.Quando Dawsey le rivela di essere membro del Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, in Juliet si scatena la curiosità di saperne di più e inizia un’intensa corrispondenza con gli altri membri del circolo.Mentre le lettere volano avanti e indietro attraverso la Manica con storie della vita a Guernsey sotto l’occupazione tedesca, Juliet scopre che il club è straordinario e bizzarro come il nome che porta.Una commedia brillante (anche se nel corso della narrazione emergono tradimenti, bassezze, vigliaccherie) che parla di amore per i libri, di editori, scrittori e lettori, e poi di coraggio di fronte al male, di lealtà e amicizia, e di come i libri ti possano salvare la vita.Pubblicato in 37 Paesi, a lungo in vetta alla bestseller list del “New York Times”, presto un film. Un libro raro, che farete fatica a dimenticare.
Amore a
Ebbene sì, il libro all'inizio non mi entusiasmava molto, soprattutto dopo che avevo scoperto che tutto il libro era narrato tramite lettere (orrore!). Dopo le prime pagine, però, mi sono innamorata del club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey senza se e senza ma.
Come ho detto, l'intera storia prende vita sotto forma di lettere, lettere mandate per lo più da Juliet a Sidney (suo editore e amico), a Sophie (sorella di Sidney), e poi ai vari abitanti dell'isola di Guernsey che fanno parte dell'esclusivo club del libro.
La storia è piuttosto insolita. E' ambientata nel 1946 ma al suo interno trovano spazio anche molti fatti accaduti durante la guerra.
"E' tutto così distrutto, Sophie, le strade, gli edifici, le persone. Specialmente le persone."
"Durante la guerra tenevo una rubrica settimanale per lo "Spectator", e la casa editrice Sthephens & Stark ha raccolto i miei interventi in un unico volume che ha pubblicato con il titolo Izzy Bickerstaff va in guerra."
Dawsey Adams un giorno scrive a Juliet per informarla di aver acquistato un libro di Charles Lamb che un tempo apparteneva a lei. Siccome il volume gli è piaciuto molto, chiede a Juliet se per caso sa dove può trovare altri scritti di quell'autore.
Nel mentre le racconta anche di come è entrato in possesso del suddetto libro e le nomina così anche il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, di cui fa parte.
Juliet (ed io ovviamente) non vede l'ora di conoscere tutti i dettagli su questo club ed è così che inizia una corrispondenza stretta con Dawsey.
"Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey ha preso vita proprio a causa di un maiale arrosto che fummo costretti a nascondere ai soldati tedeschi, perciò sento una certa affinità con il signor Lamb."
La storia del club e dei suoi partecipanti è talmente curiosa che Juliet vuole scrivere un libro su di loro e su come hanno affrontato la seconda guerra.Viene così sommersa di lettere e storie, storie assurde, rocambolesche, a volte anche un po' romantiche, storie che hanno finito con il conquistarmi.
"Leggevamo, parlavamo, discutevamo di libri e così diventammo sempre più uniti."
Teiere volanti, tedeschi distratti da canzoncine fischiettate, pagine di giornale sparpagliate tra gli abitanti dell'isola.
Un libro pieno di stranezze e curiosità allettanti.
Una storia dove la tristezza e la malinconia vengono sconfitti da libri e sorrisi.
Un racconto in cui vengono alla luce diversi particolari della seconda guerra mondiale alleggeriti però da eventi simpatici e più allegri.
I libri, gli amici e il club, ricordavano alle persone che esisteva altro oltre alla guerra.
Lettera dopo lettera, mi sono affezionata a tutti questi personaggi dalle indoli particolari, perfino ad Elizabeth, una presenza che conosceremo soprattutto tramite le parole degli amici.
"Elizabeth era mia amica e in quel luogo l'amicizia era l'unica cosa che potesse aiutarci a restare umani."
La nostra protagonista, Juliet, ha un'ironia molto spiccata, mi ha fatta sorridere, se non ridere, durante tutta la lettura.
"La mia vicina Evangeline Smythe darà alla luce due gemelli a giugno. Non ne è per niente felice, quindi le chiederò di regalarmene uno."
Credevo di odiare i testi epistolare, ma questo l'ho amato.
Alcune lettere, tra l'altro, erano così brevi che sembravano quasi dei messaggi su Whatsapp, mancavano solo le lineette blu ad indicare che si era stati deliberatamente ignorati.
Insomma, questo libro sa come emozionare i suoi lettori.
Tra una lezione di storia e una risata, la fine arriva troppo presto, proprio quando si vorrebbe leggere di più.
Un libro magico, commovente a tratti, dolce in altri.
Una storia che porterò con me per consolarmi nei momenti bui.
Una lettura a cui assegno:
- Trama: 5 - Narrazione: 4 - Personaggi: 5 - Cover: 3 - Finale: 4 -
4 Wonderland su 5
Dal libro:
- "Ecco ciò che amo della lettura: di un libro ti può interessare un piccolo particolare, e quel piccolo particolare ti condurrà a un altro libro, e da lì arriverai a un terzo. E' una progressione geometrica, di cui non si vede la fine e che come unico scopo il puro piacere."
- "Leggere bei libri ti toglie per sempre il piacere di leggere quelli brutti."
- "Forse, allora, c'è fine anche alla guerra."
- "La storia deve ancora cominciare e a ogni ora aggiungeremo un nuovo pezzo alla trama."
L'ho recensito anch'io poco tempo fa e, come te, l'ho adorato!
RispondiEliminaHo amato i personaggi, soprattutto Juliet e Isola, e mi sono affezionata e Elizabeth.
Un libro che ha un po' di tutto: fa riflettere, commuovere e sorridere.
esattamente :D non mi aspettavo che mi piacesse a tal punto un romanzo epistolare
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