Translate

sabato 2 dicembre 2017

Recensione: "Arabesque" - Alessia Gazzola


Editore Longanesi
Pagine 349
Prezzo cartaceo 17,60 EURO 
Prezzo ebook 9.99 EURO
Anno prima edizione 2017
Genere Thriller

Tutto è cambiato, per Alice Allevi: è un mondo nuovo quello che la attende fuori dall’Istituto di Medicina Legale in cui ha trascorso anni complicati ma, a loro modo, felici. Alice infatti non è più una specializzanda, ma è a pieno titolo una Specialista in Medicina Legale. E la luminosa (forse) e accidentata (quasi sicuramente) avventura della libera professione la attende. Ma la libertà tanto desiderata ha un sapore dolce amaro: di nuovo single dopo una lunga storia d’amore, Alice teme di perdere i suoi
punti di riferimento. Tutti tranne uno: l’affascinante e intrattabile Claudio Conforti, detto CC, medico legale di comprovata professionalità e rinomata spietatezza. Quando le capita il suo primo incarico di consulenza per un magistrato, Alice si rimbocca le maniche e sfodera il meglio di sé. Al centro del caso c’è una donna di 45 anni, un tempo étoile della Scala e oggi proprietaria di una scuola di danza. In apparenza è deceduta per cause naturali. Eppure, Alice ha i suoi sospetti e per quanto vorrebbe che le cose, per una volta almeno, fossero semplici, la realtà è sempre pronta a disattenderla. Perché, grazie alla sua sensibilità e al suo intuito, Alice inizia a scoprire inquietanti segreti nel passato della donna, legati all’universo – tanto affascinante quanto spietato e competitivo – del balletto classico…

Alice Allevi è finalmente una specialista in medicina legale.
In attesa di sostenere un concorso per un dottorato nell'Istituto dove da sempre ha lavorato, si iscrive all'albo dei periti, cosa che le fa ricevere una chiamata dal Pm Valentina Montechiaro.
Alice è ancora inesperta, non è tra i più brillanti medici legali al mondo, ma la Montechiaro vuole metterla alla prova e le assegna un caso.
Si tratta della morte di Maddalena Vichi, donna di quarantasette anni, ex ballerina e proprietaria di una scuola di danza.
La signora è stata trovata in condizioni disperata nel giardino di casa sua, la causa della morte la dovrà verificare Alice tramite autopsia.
E' il primo caso che gestisce da sola, è preoccupata di trarre le conclusioni sbagliate.
La signora Vichi è morta per cause naturali come effettivamente sembra oppure si tratta di un omicidio ben mascherato?

"Ma le cose semplici non fanno per me. Deve esserci la fregatura, l'insidia da qualche parte."


Fortunatamente (oppure no?) Alice viene aiutata dal suo maestro nonché amante: Claudio Conforti, uomo per cui la nostra protagonista ha mandato a monte il suo imminente matrimonio.
Che dite? Sarà la volta buona per Alice e Claudio? Oppure non se ne fa nulla nemmeno questa volta?

"Meriti qualcuno che ti meriti."

Che dire di questo ultimo capitolo della saga di Alice Allevi?
Intanto sono felice di aver avuto la possibilità di incontrare nuovamente questa ragazza dalle mille imperfezioni.
Benché si sia fatto largo nel mondo lavorativo, serba ancora tutta l'incertezza che l'ha caratterizzata durante la specializzazione.
Forse è ancora più tentennante di prima, in quanto ora non ha nessuno che le copra le spalle e le dica dove sbaglia.
L'indagine che ha seguito, quella della signora Vichi, mi ha un po' delusa, non l'ho trovata particolarmente elettrizzante o intricata.
Al contrario. mi sono fatta prendere dalla vita privata di Alice.
Di questa serie, più che le indagini, mi piace il personaggio della protagonista e il modo in cui affronta le varie vicissitudine che si mettono sul suo cammino.
Considero questo, un giallo dai forti accenti romantici, anche se non sviluppati a dovere.
Niente scene piccanti, solo qualche accenno, insomma, storie d'amore sì, ma non approfondite.
Quindi, un bel libro, dalle ricche sfumature ma un po' carente sotto certi punti di vista.
Assegno al libro:

- Trama: 3 - Narrazione: 3 - Personaggi: 4 - Cover: 4 - Finale: 3 -

3 Wonderland su 5

Dal libro:

- "Come diceva sempre il Supremo, si trova quello che si cerca, si cerca quello che si sa."

- "Quel corpo che vedere era una vita. C'era gente che amaca quella vita. Questo ha un valore."

- "Sono un tipo che si innamora alle parole e, in particolare, di quelle parole speciali che ti vengono dette quando meno te l'aspetti. quelle che aprono un varco di una delle tante vite parallele che non viviamo."

Nessun commento:

Posta un commento