Editore Sonzogno
Pagine 352
Prezzo ebook 0,99 EURO
Prezzo cartaceo 17,50 EURO
Anno prima edizione 2016
Genere Giallo
Nulla è come sembra a Broughty Ferry, tranquillo paesino sulla costa scozzese. Jean Milne, ad esempio, è una matura zitella che vive sola in una lussuosa villa di ventitré stanze (quasi tutte chiuse) ed è, per i suoi concittadini, un modello di rispettabilità. Eppure, quando viene trovata brutalmente assassinata nella sua abitazione con i piedi legati e il cranio fracassato, l’immagine pubblica, che così a lungo ha resistito, comincia a incrinarsi. Chi può avere ucciso in maniera tanto feroce una signora così riservata? E perché, di colpo, conoscenti e testimoni
diventano elusivi e reticenti? E chi è l’uomo che, su carta violetta, le ha scritto, alla vigilia dell’assassinio, una lettera a dir poco personale? La notizia del crimine si diffonde rapidamente per tutta la Gran Bretagna, suscitando nei lettori delle gazzette una curiosità così morbosa che la polizia si sente subito sotto pressione: bisogna trovare un colpevole e bisogna trovarlo in fretta, anche a costo di qualche procedura non proprio scrupolosa. A indagare, con i più moderni ritrovati della scienza investigativa (siamo nel 1912), viene chiamato da Glasgow l’ispettore Trench, un esperto per i casi più difficili, affiancato dall’attento sergente Frazer, agente della polizia locale. Man mano che i due scavano nella vita della signorina Milne, i segreti della sua esistenza vengono a galla. E alla fine sarà uno shock per tutti. Basato su una storia vera, e ricostruito grazie a una meticolosa ricerca negli archivi della polizia e nei giornali dell’epoca, questo caso viene riaperto con sapiente talento narrativo e tocchi di britannico humour.
Una cosa che sono solita fare prima della lettura, non me ne vogliate cari Lettori, è giudicare il libro dalla sua trama.
Io non escludo mai nessun libro a priori ma è mia abitudine farmi un’opinione in merito prima di avventurarmi tra le pagine.
Quando ho sfogliato la trama di questo testo, avevo le più rosee aspettative, ma quando ho iniziato veramente a leggere il libro, mi sono resa conto che quel mistero letterario superava di gran lunga quelle mie prime positive impressioni.
Il mio giudizio in merito, non ha fatto che crescere pagina dopo pagina, per raggiungere il suo apice alla fine, quando ho letto che quella storia non era inventata, ma bensì realmente accaduta.
Lo scrittore ha deciso di riesumare un vecchio caso di omicidio rimasto irrisolto e con sagacia, ne ha cercato il colpevole, indagando su indizi vecchi di decenni.
Con abilità, ha poi trascritto sotto forma di romanzo poliziesco le vicissitudini legate al delitto, donandogli infine, la tanto agognata conclusione.
Il caso di cui ci viene parlato, è quello della signorina Jean Milne, un’anziana, benestante ed eccentrica donna di sessant’anni che ama trascorrere il suo tempo viaggiando oppure riposando nella solitudine della sua vasta villa.
Un giorno, questa signorina alquanto strana, viene trovata brutalmente assassinata nella sua dimora.
Il suo corpo freddo, in stato di decomposizione, legato e con la testa a pezzi, viene scoperto solo dopo settimane dalla data del decesso, e a causa di un evento puramente casuale.
Se il postino non si fosse infatti insospettito del mancato ritiro della posta, chissà quando mai la polizia avrebbe rinvenuto il cadavere.
In ogni caso, dopo aver facilmente appurato che si trattava di omicidio, la polizia di Broughty Ferry dà inizio alle indagini.
Fin da subito, gli indizi conducono verso un uomo sconosciuto dai baffi gialli, ma chi sarà mai questo individuo?
Le indagini sono seguite dal sergente Frazer e dall’ispettore Trench, che lotteranno fino alla fine per scovare l’assassino misterioso della povera signorina Milne.
Senza ombra di dubbio, questo è un giallo descritto nei minimi dettagli, tanto che, anche senza lo schizzo della scena del crimine che compare nel testo, si riesce in egual modo ad immaginare perfettamente la stanza in cui la vittima viene trovata.
Lo scrittore, riesce infatti a narrare la vicenda con grande precisione, facendo luce su ogni più piccolo dettaglio. Con eleganza, descrive anche i caratteri più macabri e con grande acutezza ci svela il volto del famigerato assassino e solo allora riuscirete a collegare piccoli particolari che durante la lettura avevate erroneamente sottovalutato.
Una brillante storia poliziesca, ambientata nel 1912, anno della tragedia del Titanic che viene, tra l’altro, anche citata nel testo.
Un’opera il cui finale vi spiazzerà, un’indagine che vi terrà incollati alla lettura, una storia minuziosamente costruita.
Un libro a cui assegno:
4 stelle su 5
Dal libro:
- "La signorina Milne aveva abbastanza denaro per concedersi ogni capriccio, e non faceva che assentarsi per brevi viaggi. "
- "L'assenza di prove non è prova di assenza."
- "Viviamo l'intera nostra esistenza sul bordo di un precipizio."
Nessun commento:
Posta un commento