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lunedì 29 febbraio 2016

Oscar Letterari: i libri dietro ai film


Per la rubrica: 

Si è conclusa ieri, o per meglio dire questa mattina presto, l'88ª edizione della cerimonia degli Oscar.
Il momento più emozionante che ha caratterizzato la serata, è stato sicuramente il ritiro dell'oscar come migliore attore protagonista da parte di Leonardo DiCaprio. L'intera serata, però, è stata tempestata da molto altre sorprese, non ultima, la presenza di un orso tra il pubblico e la partecipazione straordinaria dei Minion e BB-8.


Ma bando alle ciance! 
E' arrivato il momento di dare un'occhiata ai libri che stanno alla base dei film più premiati di quest'anno, ecco una carrellata di premi letterari!

"Revenant"
di Punke Michael

Editore: Einaudi

Premi:
- Miglior Attore Protagonista per L. DiCaprio
- Miglior Fotografia per Emmanuel Lubezki
- Miglior Regia per Alejandro González Iñárritu

Glass è un esploratore e un cacciatore di pellicce che nel 1822 prende parte a una spedizione lungo il fiume Missouri e i suoi affluenti: all'epoca quel territorio era di fatto, selvaggio e minaccioso come solo la Frontiera sa essere. L'ultimo avamposto americano, uno sperduto forte dell'esercito, è lontano una settimana di cammino: il resto è territorio di caccia di Sioux tutt'altro che in buoni rapporti con l'uomo bianco. E qui che Glass, separatosi dal gruppo per trovare provviste, viene assalito da un orso. Vedendo in che condizioni l'ha ridotto
l'animale, i compagni si convincono che gli resta poco da vivere: il grosso della spedizione procede nel suo viaggio, lasciando il trapper con due uomini, John Fitzgerald e Jim Bridger, incaricati di vegliare le sue ultime ore. Ma il destino sembra avere un conto in sospeso con il trapper: al terzo giorno di agonia, i tre uomini avvistano un gruppo di guerrieri indiani. Fitzgerald e Bridger, presi dal panico, abbandonano Glass, rubandogli le armi e il coltello. Sembrerebbe la fine di Hugh Glass e invece è solo l'inizio. È a questo punto, infatti, che Glass diventa il protagonista di un'incredibile odissea che possiede la grandiosità della leggenda e la fondatezza della cronaca storica. Intraprende un viaggio di tremila miglia, attraverso le condizioni più estreme, sopravvivendo ai pericoli e alle minacce della natura e degli uomini, mosso unicamente dalla più incrollabile delle volontà: quella di un uomo che cerca la sua vendetta.

"Tradimento. Il caso Spotlight"
Curatore The Boston Globe
Editore: Piemme

Premi:
- Miglior Film
- Migliore Sceneggiatura originale

L'inchiesta e i documenti che svelano il più grande scandalo all'interno della Chiesa. Tutte le rivelazioni dell'indagine che ha ispirato il film.

Porsi continuamente interrogativi e non smettere mai di cercare le risposte: è il credo dei giornalisti di Spotlight, lo staff investigativo del quotidiano Boston Globe. Così, incappando nelle vicende di un solo sacerdote, accusato per molestie e violenze da centinaia di vittime, non si sono limitati a raccontare la storia di una “mela marcia”. Hanno proseguito a fare e farsi tutte le domande, per giungere alla più scomoda: fino a che punto la Chiesa era al corrente? L’indagine
ha alla fine disvelato il più grande scandalo di pedofilia nella Chiesa cattolica e costretto alle dimissioni il potente arcivescovo di Boston, Bernard Law. È emerso che il caso di quel prete non era che la punta dell’iceberg di un sistema di omertà e violenze. Che i vertici della Chiesa americana erano al corrente dei crimini di quello e di altri sacerdoti e non solo si erano limitati a spostare di parrocchia in parrocchia i responsabili, accompagnandoli con parole di riconoscenza e di referenze, ma avevano anche comprato il silenzio delle vittime per evitare lo scandalo, usando la propria influenza in ogni direzione. Per oltre trent’anni. I giornalisti di Spotlight non si sono arresi di fronte all’omertà, alle minacce legali, alla connivenza di istituzioni compiacenti che hanno messo sotto sigillo documentazioni importanti. Sapevano che se l’opinione pubblica non fosse stata informata, altre “mele marce” avrebbero continuato ad approfittare della fiducia dei fedeli. Per la portata delle sue rivelazioni, che hanno coinvolto non solo gli Stati Uniti ma anche l’America Latina, l’Africa e l’Europa, per giungere fino a Roma, toccando decine di città e 102 diocesi in tutto il mondo, non si vedeva un’inchiesta cosi inappuntabile, documentata e clamorosa dai tempi del Watergate. E nonostante il risultato, e il Premio Pulitzer vinto, lo staff di Spotlight non smette di porre domande scomode, perché il lavoro non è mai finito.

"La grande scommessa"
di Lewis Michael
Editore: Rizzoli 

Premi:
- Migliore Sceneggiatura Non Originale

Scommettere contro il sistema e guadagnarci. È quello che ha fatto un piccolo gruppo di speculatori visionari dopo aver intuito cosa stava succedendo sul mercato, ben prima dello scoppio della crisi mondiale nel 2008. Ne hanno approfittato, facendo a volte precipitare gli eventi e uscendone vincenti. La grande scommessa è la storia della crisi dal loro punto di vista.
Personaggi fuori dagli schemi, "eroi" dai caratteri difficili, sconosciuti ai più ma fondamentali per capire che cosa è successo veramente. Una coppia di ragazzi partita con 100 mila dollari da un garage; un medico che gioca a investire a tempo perso nelle (pochissime) ore libere e divulga consigli finanziari in un forum; il trader arrogante che pensava di saperne una più degli altri, e che scoprirà di aver ragione. In comune, una certa "eccentricità" che li ha portati a non ascoltare il senso comune, la droga collettiva che spingeva tutto il resto del mercato a pensare che i rendimenti sui mutui e sui derivati non sarebbero mai finiti.

"The danish girl"
Ebershoff David
Editore: Giunti

Premi:
- Migliore Attrice non protagonista 

Giovani e talentuosi, Einar Wegener e sua moglie Greta vivono nella romantica Copenaghen di inizio Novecento, accomunati dalla passione per l'arte: paesaggista lui, ritrattista molto richiesta lei. Finché un giorno Greta, per completare un ritratto, chiede al marito riluttante di posare in abiti femminili. A poco a poco, l'ipnotico pennello di Greta, animata da un'improvvisa ispirazione, e il morbido contatto della stoffa sulla pelle di Einar, lo sospingono in un mondo sconosciuto, mettendo in moto un cambiamento che nessuno dei due avrebbe mai potuto sospettare. Quel giorno il giovane scopre che la sua anima è divisa in due: da una parte Einar, l'artista malinconico e innamorato di sua moglie, dall'altra Lili, una donna mossa da un prepotente bisogno di vivere. E Einar si trova di fronte a una scelta radicale: decidere quale delle due sacrificare.

"La verità sul caso Rudolf Abel"
di Donovan James B.
Editore: Garzanti

Premi:
- Miglior attore non protagonista

La mattina del 10 febbraio 1962, James Donovan è in missione sulla Glienicker Brücke, il celebre ponte delle spie che collega Berlino Ovest con l'Est comunista. Al suo fianco c'è Rudolf Abel, la più
misteriosa ed efficiente spia del XX secolo, per anni clandestinamente negli Stati Uniti a capo dello spionaggio russo. Dall'altra parte del ponte, i sovietici tengono in ostaggio Francis Powers, il pilota di un U-2 americano abbattuto mentre era in volo segreto sull'URSS: Donovan ha ricevuto dal presidente Kennedy l'incarico di riportarlo in patria a ogni costo. "La verità sul caso Rudolf Abel" ci catapulta nelle drammatiche giornate vissute per realizzare lo scambio di prigionieri, nelle lunghe e pericolose trattative diplomatiche, nei momenti concitati e avventurosi della guerra fredda tra due blocchi con le armi costantemente puntate.

"Room. Stanza, letto, armadio, specchio"
di Donoghue Emma
Editore: Mondadori

Premi:
- Miglior Attrice protagonista

Jack ha cinque anni e la Stanza è l'unico mondo che
conosce. È il posto dove è nato, cresciuto, e dove vive con Ma': con lei impara, legge, mangia, dorme e gioca. Di notte Ma' chiude al sicuro nel Guardaroba, e spera che lui dorma quando il Vecchio Nick va a fare loro visita. La Stanza è la casa di Jack, ma per Ma' è la prigione dove il Vecchio Nick li tiene rinchiusi da sette anni. Grazie alla determinazione, all'ingegnosità, e al suo intenso amore, Ma' ha creato per Jack una possibilità di vita. Però sa che questo non è abbastanza, né per lei né per lui. Escogita un piano per fuggire, contando sul coraggio di Jack e su una buona dose di fortuna, ma non sa quanto potrà essere difficile il passaggio da quell'universo chiuso al mondo là fuori.

2 commenti:

  1. Oddio che cosa strana commentare un anno dopo! Io ho visto "Il ponte delle spie" a scuola lo scorso anno! "Room", invece, mi incuriosisce. Ha letto il libro una mia amica!

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