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martedì 23 febbraio 2016

Un tè con ... Susanna De Ciechi


Per la rubrica: 

Qui da Toglietemi tutto, ma non i miei libri non ci stanchiamo mai di offrire tè e dolcetti ai nostri scrittori.
Oggi, infatti, abbiamo ospite qui da noi Susanna De Ciechi, ghost writer che di recente ha pubblicato il libro "Tessa e basta" biografia di Tessa Krevic.
Il libro verrà presto recensito qui in pagina, nel frattempo, se voi avete già letto il libro o volete approfondire la conoscenza della scrittrice, ecco le nostre domande per lei. 

"Tessa e basta" 
Tessa Krevic


Tessa ha quindici anni, è croata e si trova a vivere l’adolescenza durante il conflitto dei Balcani. Scopre che per alcuni lei, ortodossa, è diversa dagli altri. Cresce in fretta, impara cosa sono la paura sotto le bombe, il terrore per le minacce di violenza. Ma Tessa non molla, rivendica il diritto a una vita normale. Vuole l’amore e dimenticare. La guerra la inseguirà a lungo, anche fuori dalla sua terra.


1. Ciao Susanna, benvenuta a Toglietemi tutto, ma non i miei libri.
Se non sbaglio, finora hai sempre scritto libri come ghost writer.
Che differenza c’è tra lo scrivere come ghost writer e come scrittore?

Un ghost writer sviluppa e traduce in scrittura ciò che un altro gli racconta. Questo in estrema sintesi, poi ciascuno lo fa secondo il proprio stile. Io, per esempio, scrivo romanzi biografici o comunque ispirati da storie vere. Per farlo avvio una sorta di viaggio, che dura mesi, in compagnia della persona che mi racconta la storia.


2. Essere un ghost writer non è un po’ avvilente? Non preferiresti sempre prenderti tutti i meriti per i tuoi lavori?

Al contrario, è un lavoro che offre molte soddisfazioni ed è anche piuttosto avventuroso. Ho fatto dello scrivere il mio mestiere, prima come giornalista e poi come scrittore fantasma. Per arrivare a essere un ghost writer professionista, occorre avere un’ottima scrittura come base, poi servono anche altre doti. Le persone che si rivolgono a me perché hanno una storia da raccontare, sanno di non disporre degli strumenti per poterla scrivere. Io scelgo i narratori e le storie che più mi piacciono e le trasformo in romanzi non fiction. In questo modo posso entrare in mondi cui non avrei mai accesso e conoscere persone straordinarie.

3. Quale motivo ti ha spinta a pubblicare con il tuo nome, ad uscire allo scoperto?

È successo un po’ per caso e un po’ per necessità. Nel 2015 ho scritto due libri, La regola dell’eccesso e Tessa e basta, in cui i narratori, ovvero le persone che mi hanno raccontato oralmente la storia, avevano la necessità di assumere uno pseudonimo letterario per mantenere l’anonimato, tuttavia volevano che i libri fossero pubblicati perché le loro storie fossero conosciute. Da qui è nato il cambio di passo, il ghost writer si è tolto il lenzuolo per presentare i libri in qualità di scrittore

4. Quali esperienze, emozioni, ti sono rimaste dalla stesura di questo libro? Oppure non hai provato nulla di più di quello che provavi le altre volte?

Ogni volta che scrivo un libro condivido in modo intimo e complice la vita di una persona che mi racconta senza alcuna reticenza la sua storia, le sue emozioni e facendolo, torna a fare i conti con se stessa. Per me è sempre un’esperienza emozionante e coinvolgente. Spesso riviviamo insieme un’esistenza intera nell’arco di alcuni mesi. Ogni storia mi insegna e mi lascia qualcosa. Con Tessa mi sono calata nei panni di una ragazzina, una quindicenne che ha dovuto fare i conti con la guerra. L’ho accompagnata fino a che è diventata una donna adulta. Ora Tessa ha quarant’anni e vive in Italia. Alcune parti della storia, l’oppressione della guerra e le violenze, sono state esperienze intense. Per quanto difficili e faticose sono contenta di averle attraversate insieme a lei.

5. Consiglia ai Lettori qui in pagina tre titoli di libri che devono sicuramente leggere.

Consiglio tre autrici molto diverse tra loro: Gli anni di Annie Ernaux, 20 frammenti di gioventù vorace della cinese Xiaolu Guo, Riva di Kim Thuy, vietnamita.

6. Quanto è stato difficile per Tessa Krevic rivelarti la sua storia? E quanto è stato per te difficile trascriverla? 

Abbiamo fatto insieme un percorso, sostenendoci come sorelle. Come sempre abbiamo avuto momenti belli, per i ricordi dei tempi felici, e momenti orribili, difficili, in cui Tessa ha faticato a ripercorrere episodi feroci, legati alla guerra. Lei ha attraversato di nuovo quel dolore, lo stesso di tanti anni prima, l’angoscia, le umiliazioni; io le sono stata vicina e mi sono immedesimata nella Tessa che ha iniziato a combattere la battaglia della vita a quindici anni. Non è mai facile il lavoro del ghost writer, per come ho scelto di farlo. Io attraverso la vita di un altro, nel bene e nel male. 
Per il narratore è molto difficile mettersi a nudo, deve avere molto coraggio.

7. Nel tuo lavoro ti dedichi maggiormente alle biografie e alle storie vere. Per quale motivo? Perché hai scelto di dedicarti alla realtà invece che alla fantasia?  

Ho sperimentato che la fantasia non regge il confronto con la realtà. Mi vengono proposte molte storie, io scelgo solo quelle che più mi appassionano e che rimandano alle vicende straordinarie vissute da persone fuori del comune. Ogni fatto mi viene documentato con foto, filmati, articoli di giornale, testimonianze… A volte ho perfino il problema di rendere verosimile ciò che è vero.

8. Dicci tre motivi per cui dovremmo leggere il tuo libro. 

Racconta la storia di una donna che non si è mai arresa alle difficoltà. Ci insegna che, se vogliamo, possiamo cambiare la nostra vita. Inoltre ci fa conoscere la guerra nel quotidiano: un giorno in cantina sotto le bombe, il giorno dopo a scuola o al barettino con gli amici ad ascoltare Eros Ramazzotti. In questo modo ci aiuta a comprendere meglio anche il nostro presente. La storia di Tessa è molto attuale, parla di una guerra etnica che in parte stiamo vivendo anche oggi, ma lascia spazio anche alla speranza. Durante il conflitto Tessa incontra l’amore della sua vita, un italiano speciale. Infine, leggere questo libro, pagina dopo pagina, sapendo che la storia è vera e che Tessa è tra noi… secondo me è emozionante. E fa riflettere.

9. Stai già lavorando ad un altro libro? Se sì, puoi farci delle anticipazioni? 

Sì, sono alla fase finale della stesura di un nuovo libro. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un’altra storia straordinaria che mi ha portato fino in Sri Lanka. Il mio narratore questa volta ha un nome in chiaro, è Massimiliano Fanni Canelles, presidente di @uxilia, in prima linea negli aiuti umanitari in ogni luogo del mondo in cui ci sia una guerra. Al momento non posso dire di più.  


10. Un piccolo saluto ai nostri fan.

Mi fa molto piacere che abbiate avuto voglia di scoprire chi è un ghost writer, che tipo di cose scrive. Vi ringrazio per il vostro tempo e faccio un abbraccio virtuale a Claudia. Il tuo blog è molto interessante. Complimenti.

2 commenti: